Le mille spine legate al lavoro.A voi come sta andando?

**Stefano De C.** · 04/06/2013, 21:33

Originariamente Scritto da roby4061

non sto aprendo un c..

ma mi è stata delegata, oltre a molte altre rogne che ho già da mesi (

) anche quella della ricerca del personale...

e non pensavo fosse così difficile \fp\

Allora lavori in uno di essi o lavori in un'agenzia interinale?

**Fede85** · 04/06/2013, 21:47

Originariamente Scritto da Fenrir

Guarda, non lo volevo dire :D ma visto che l'hai buttata li'...
...vivendo all'estero ho incontrato tanti italiani. Gli ho anche chiesto se parlavano inglese e loro hanno anche avuto il coraggio di dire di "si'".
Poi li ho sentiti "parlare" "inglese".

Basta sentire Mancini e Ancellotti parlare inglese per farsi un idea

Scusate l'Ot

**Fabio68** · 04/06/2013, 21:49

Originariamente Scritto da nevearoma

Ma infatti mi riferivo a me, lui parla tutte le lingue dell'emisfero nord (anche un po' di quello sud) e non fa testo.

pensavo che intedessi con un generico "io se fossi al posto di pinco pallino imparerei ..."

**Fabio68** · 04/06/2013, 22:01

Originariamente Scritto da FunMBnel

Per fortuna qui nonostante la crisi, che ha colpito anche il settore, si continuano a macinare utili.
E l'aver avuto l'occhio lungo di perseguire l'internazionalizzazione e divenire, di fatto, una multinazionale già anni fa ha aiutato ad assorbire la botta (dati recenti dicono che il 30% del fattura del gruppo viene da fuori dall'Italia; fino a 5-6 anni fa era più vicino al 100% che al 70%...).
Ovviamente non si parla di assunzioni (salvo casi particolari e super-spot), il controllo dei costi è diventato maniacale, il budget per le consulenze e le collaborazioni è decimato e non si sciala sulla formazione.
Ma intanto si fanno utili e ci si allarga: ultimo "acquisto" la Turchia; viste le news di questi giorni forse non è stato troppo lungimirante.

Ma il mercato è di quelli in crescita.

scusa Max, che settore è il tuo?

(così, pour parlè)

**iltempoamartina** · 04/06/2013, 22:09

Originariamente Scritto da roby4061

sei capace di gestire una cucina di un ristorante?

perché tu prima lo sapevi fare?

**roby4061** · 04/06/2013, 22:35

Originariamente Scritto da iltempoamartina

perché tu prima lo sapevi fare?

no, infatti non è il mio ruolo.

ma per stare qui in cucina devi essere in grado di resistere ad un assalto come quello che può esserci in una domenica d'agosto in una località turistica di montagna. e non è da tutti

**iltempoamartina** · 04/06/2013, 23:08

Originariamente Scritto da roby4061

no, infatti non è il mio ruolo.

ma per stare qui in cucina devi essere in grado di resistere ad un assalto come quello che può esserci in una domenica d'agosto in una località turistica di montagna. e non è da tutti

ma non riuscite a trovare nemmeno qualche ragazzino bravo che va all'alberghiero o un neo diplomato all'alberghiero che accetti di passare l'estate con voi?

**roby4061** · 05/06/2013, 07:44

un ragazzino muore in quel ruolo

**FunMBnel** · 05/06/2013, 08:59

Originariamente Scritto da Fabio68

scusa Max, che settore è il tuo?

Lavoriamo per il demonio

: sviluppiamo prodotti e servizi in genere per la valutazione del rischio creditizio (quindi i principali clienti "istituzionali" sono banche, finanziarie e assicurazioni; ma ovviamente il tutto è disponibile anche per ogni tipo di clientela che ne faccia richiesta).

**alexeia** · 05/06/2013, 09:13

Originariamente Scritto da NoSync

O cambiare l'assetto politico se questo non è più adeguato alla situazione corrente. Il che può voler dire fondere più stati, dividere in più parti uno stesso stato, riassettare lo stato in forme diverse (da centrale a federale, da federale a centrale, etc). Sono sostanzialmente le stesse cose che si farebbero con un'azienda, e non vedo perchè trattare lo stato in modo differente quando alla base è esso stesso una libera associazione di cittadini. Se non va bene, si riforma l'azienda. O si vende. O si chiude.

Daccordo. E' patriottico anche prendere atto che "qui tutto a schifio finisce...", rimboccarsi le maniche e proporre soluzioni.
Non è che patriottismo significa cacciare la testa sotto la sabbia e ripetersi "come siamo belli come siamo bravi". Questo non serve, nè a noi né alla patria.
Per me è essere partecipi attivi e coscienti, e non semplicemente ritirarsi dietro il disfattismo preconfezionato "tanto gli italiani sono..."
Gli "italiani" SIAMO NOI, nel bene e nel male!
Una patria può evolversi, è successo tante volte nella storia. Eravamo un nucleo di Comuni sparsi che si sentivano culturalmente "italiani", e siamo diventati una nazione unitaria sotto l'egida di un regnante straniero che ci ha messo assieme; nulla vieta che, passata l'epoca dei regni e superata anche quella della repubblica del dopoguerra, si trovino nuovi assetti ed equilibri, che ci garantiscano un posto al sole con pari diritti e dignità rispetto agli altri nuclei nazionali, federati, separati o quel che sarà...