In 27 città della Russia, da S.Pietroburgo a Mosca, da Kaliningrad a Ekaterinburg e da Sochi ad Ufa, ci sono state manifestazioni per la pace, contro l'intervento militare della Russia in Ucraina.
Tutte rigidamente controllate dalla polizia e disperse in breve, molte segnalazioni e identificazioni, meno arresti rispetto alle manifestazioni dell'altroieri, giovedì, dove a S. Pietroburgo almeno metà dei manifestanti (1200-1500 persone dalle fonti) sono stati fermati, portati in caserma ed alcuni arrestati.
C'è un enorme malcontento nelle aree urbane e metropolitane russe, europee geograficamente.
Paradossalmente pure in una lontana città come Ufa.
Grandi manifestazioni collettive di piazza non ce ne sono state, a parte giovedì a Mosca e Pietroburgo con diverse migliaia.
Non tanto perché i russi concordino.
C'è molta preoccupazione in Russia, gli stessi russi sono preoccupati.
È la guerra dell'oligarchia di Putin, non l'avrei mai pensato ma ci siamo.
La NATO annettendo alcune repubbliche baltiche ha sicuramente destabilizzato equilibri.
Dal 2014 con la Crimea ad oggi è stata tutta una gran latenza preparatoria.
L'intervento militare del 2015 dell'esercito russo in Siria a favore di Assad per contrastare sia ribelli sia ISIS fu anche una prova generale per certi armamenti e certe tattiche soft adottate finora.
È tutto molto distorto in queste ore.
Le parole durissime del presidente USA Biden non credo fossero necessarie.
Generazioni di falliti miserabili, dovremmo esser tutti impegnati a ripulire gli habitat inquinati.. e invece giochiamo ad estinguerci. A ´sto giro se proprio dev'esserlo, fate in modo che non si realizzi il motto di Einstein, finiamola qua proprio!
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Dell’europa più unita ne abbiamo parlato e straparlato tra l’altro, ma dovrebbe diventare una federazione di stati con sovranità propria, e lo sappiamo tutti qui dentro che gioverebbe al vecchio continente quanto a peso contrattuale a livello globale. Ma è un discorso a lungo termine (e io credo che ci si arriverà comunque, prima o poi) e non certo una soluzione di pochi giorni.
Spero solo che questa situazione faccia prendere in considerazione sul serio il progetto di difesa ed esercito comune, cosa che secondo me è imprescindibile per il completamento dell’unione.
L'Unione Europea dovrebbe essere più forte e autonoma, su questo non ci piove, ma non pensare che basti affermarlo per risolvere tutti i problemi.
Perché a quel punto dovremmo anche affrontare nodi cruciali come il fatto che i membri orientali non si sentono pienamente tutelati dall'UE senza la protezione militare americana, che servirebbe un esercito comune e una spesa militare come minimo raddoppiata rispetto ad ora, una chiara cessione di sovranità anche in politica estera con l'attribuzione all'Unione di chiare competenze in materia (che finora non è mai stata considerata), una politica energetica con un chiaro orientamento strategico che non si affida interamente sulla benevolenza altrui e così via.
Questa vicenda ha messo in evidenza moltissimi limiti degli stati europei e delle istituzioni comunitarie, nessuno si aspettava che la situazione potesse evolvere in questo modo (me lo hanno confermato anche i miei contatti in commissione europea) e si sono ritrovati ad improvvisare una risposta e fare frettolosamente valutazioni di impatto in una situazione per cui nessuno aveva fatto i minimi preparativi, perché era considerata impossibile. In Europa ci si è cullati per decenni nell'illusione di un mondo fatto di regole in cui la forza bruta non conta, ma in questi giorni si è visto che non è così.
Senza gli americani che hanno dato una svegliata a tutti saremmo stati colti ancora più di sorpresa.
Quindi in astratto va benissimo, anche a me piacerebbe una UE forte e indipendente, ma in concreto c'è un sacco di strada da fare e finora è risultato molto comodo lasciare il lavoro sporco agli americani (che hanno mille difetti ma non è che senza di loro il mondo diventerebbe magicamente un luogo di amicizia universale in cui tutti vanno d'accordo, poi ci tocca difendere i nostri interessi con le nostre forze)
Ultima modifica di snowaholic; 26/02/2022 alle 22:05
Qui alcuni stanno ragionando come se l'invasione dell'Ucraina fosse un problema degli USA e non dei paesi europei (e non mi riferisco solo all'UE). Dico solo che con Trump alla Casa Bianca ora staremmo a chiederci se Putin si fermerà alle coste lituane o vorrà prendersi tutto il Baltico fino a Stettino... e non sto scherzando, perché in fondo l'ambizione russa sarebbe quella... così come nelle visione "strategica" di Trump il dominio russo su parte dell'Europa (forse su tutta) avrebbe dovuto essere il prezzo da pagare a Putin per "staccarlo" da Pechino...
Se c'è un vulnus in tutta questa faccenda per assurdo sta proprio negli USA, nel senso che tra poco ci saranno le elezioni di metà mandato e dall'altra parte, ossia dalla parte di quelli che potrebbero vincere e magari tornare alla Presidenza tra due anni e mezzo, c'è chi pensa che Putin sia un genio o quantomeno che il neo-imperialismo russo riguardi l'Europa orientale e al massimo il Medioriente... e che, dal profondo di questo convincimento afferma che, in fondo, se Putin vuole prendersi il vecchio continente va bene lo stesso, perché comunque qualcuno con cui "Si può parlare, non è come Xi...". Quanto sia possibile e costruttivo parlare con Putin lo si è visto nelle ultime settimane...
Aspettiamo che torni Trump (facendo i dovutissimi scongiuri) e poi dovremo valutare se l'Armata russa si fermerà ai Balcani o deciderà di passare l'Adriatico...
Putin non è pazzo, sa perfettamente che le ambizioni si scontrano con la realtà e a un certo punto dovrà esserci un punto di caduta, il problema è che il suo punto di caduta, poco alla volta e con "strappi violenti" tende a spostarlo sempre di più verso i suoi obiettivi...
Ultima modifica di galinsog@; 26/02/2022 alle 21:46
Ho pessime sensazioni per l'evolversi della situazione,la Nato sta spingendo verso un conflitto mondiale,poco da dire...se invii armamenti all'Ucraina vuol dire che vuoi un allargamento del conflitto.
Colpito ospedale oncologico bambini a Kiev, un morto"
L'artiglieria russa ha colpito l'ospedale oncologico per bambini Okhmadyt di Kiev, causando la morte di un bambino e il ferimento di altri due, insieme a due adulti. Lo scrive il Kyiv Independent, citando la tv Tsn. Secondo testimoni oculari citati dal giornale, sulla città cadono molti razzi, da ogni direzione.
Maledetti
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