
Originariamente Scritto da
Gianni78ba
Il manifesto elettorale di Le Pen, spiega un articolo del Financial Times, non contempla più l’idea di abbandonare l’euro, contrariamente a quanto avvenne nel testa a testa contro Macron, il primo, del 2017.Ma la candidata rimane scettica sul libero commercio, così come non è sicuramente una fan dell’apertura dei confini.Tanto che Jérome Legras, responsabile della divisione di analisi di Axios Alternative Investments, sottolinea che una sua eventuale vittoria potrebbe mandare in soffitta la risposta finora coordinata che l’Unione europea ha dato all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.Legras spiega che, in questo contesto di incertezza, le banche sono le prime che i trader tendono a scaricare: “Le aspettative (ora) sono di una risposta europea coordinata per cercare di smorzare lo shock economico ..(provocato dalla guerra). E c’è il timore che con Le Pen non ci sarebbe lo stesso livello di coordinamento”.Per esempio, continua Legras, “non sarebbe scontato disporre di quel cuscinetto macro che è importante per la redditività delle banche”.Inoltre, oltre alla lotta contro l’immigrazione e all’impegno ad aumentare i finanziamenti da destinare alle forze dell’ordine e alle prigioni, Le Pen ha promesso di rinazionalizzare la rete autostradale francese, mandando al tappeto i titoli delle società francesi attive nel comparto delle infrastrutture, come Vinci e Eiffage, che ieri in Borsa hanno perso quasi il 5%. Insomma, una vittoria di Le Pen, ha commentato all’FT un banchiere, “sarebbe un disastro”.Ma il disastro, è questa la domanda martellante, si estenderebbe anche all’Europa?Sicuramente l’Ue non sarebbe immune agli effetti di una vittoria di Le Pen. Così la divisione di ricerca del colosso bancario britannico Barclays: “Una vittoria di Le Pen il prossimo 24 aprile scuoterebbe il quadro politico francese e avrebbe conseguenze importanti sia per la diplomazia che per l’Europa. La costituzione francese conferisce grandi poteri al presidente nelle decisioni attinenti alla difesa e alla politica estera. In particolare, l’articolo 52 stabilisce che il presidente negozia e ratifica i trattati internazionali”.“La presidenza di Le Pen finirebbe per avere implicazioni indiscutibili e immediate sul ruolo della Francia in Europa. Un primo possibile problema direttamente legato alla guerra in Ucraina è rappresentato dalla cordialità precedentemente manifestata nei confronti del presidente (russo) Putin e verso la Russia – si legge nell’analisi di Barclays – Sebbene dall’inizio della guerra abbia cercato di prendere le distanze dal presidente Putin, lo scorso 31 marzo, in un intervento alla TV francese (Elysée 2022, France 2), Le Pen ha detto che la Russia potrebbe diventare un alleato della Francia nella lotta al fondamentalismo islamico: dichiarazione – rimarcano da Barclays – che è improbabile che sia stata vista con favore dagli altri governi Ue”.Le Pen ha detto inoltre che, “se eletta, lancerebbe un referendum per cambiare la costituzione francese, ribaltando la supremazia delle leggi Ue su quelle francesi (intervento France Inter, 19 gennaio 2022). La candidata del ha anche promesso di fermare al libera circolazione di cittadini e beni tra la Francia e il resto dell’Ue, fattore che sarebbe una violazione del mercato unico”. E, si legge ancora nella nota degli analisti, “sebbene abbia abbandonato l’idea di una Frexit, in questo modo Le Pen, di fatto, impedirebbe alla Francia di rispettare i trattati europei”. Insomma, “le relazioni tra la Francia e il resto dell’Ue verrebbero probabilmente messe a dura prova nel caso in cui Le Pen vincesse”.
Poi c'è questo
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il problema è raccogliere le prove inconfutabili
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