Secondo me la valutazione sul "più sicuro" resta teoria.
Statisticamente, può anche essere che sei esattamente quello 0,000001% di casi che, purtroppo si verifica, e tanto basta. Personalmente sono abbastanza sfigata da collezionare una serie di situazioni in cui mi sento dire "è un caso, rarissimo, non era mai successo"... quindi, nel dubbio...
Sono propensa a preferire le situazioni in cui almeno una parte del rischio è condizionato dal mio comportamento stesso: se accade qualcosa, forse un pochettino magari me la son cercata, e forse magari riesco ad evitare all'ultimo istante con un guizzo di istinto di sopravvivenza.
Psicologicamente, è una situazione consolante. Dà almeno quel minimo di sostegno nel cacciare la punta del naso fuori casa (assieme alla considerazione che tanti sono anche morti nel crollo della propria casa, quindi forse è la vita che è un rischio).

Al di là di questo, mi vien da mettere in conto anche il numero complessivo di ore su auto rispetto alle ore volate. Anche il più assiduo dei vacanzieri, e buona parte dei business-men probabilmente, trascorrono più ore in un'auto che non in un aereo. La usiamo tutti i giorni, anche per recarci nell'isolato a fianco. Incrociamo centinaia di volte la rotta di centinaia di auto, regolandoci "a occhio" e sapendo che quelli che ci stanno intorno non necessariamente rispetteranno i protocolli. Insomma, non mi meraviglia che gli incidenti siano in proporzione.
Ma, a quel punto, è più rischiosa l'auto in sé, o è più rischioso il numero di incompetenti alla guida? Un rischio dell'auto potrebbe essere proprio questo: ha meno controlli, la patente la si dà a tutti, la gente guida telefonando, avendo bevuto, dormendo, leggendo il giornale etc. etc., ma a voler essere pignoli, non è un rischio insito nel mezzo, bensì in chi lo usa (o autorizza ad usarlo). E' bastata la medesima leggerezza sul conducente di un aereo, e si è fatta la medesima frittata.
Poi, ancora... molti provocano il loro stesso incidente, per condotta di guida, azioni sconsiderate, incuria del mezzo... tutti questi li depennerei dalla "pericolosità dell'auto" in sé: si tratta di selezione naturale.
Poi... poi... beh, non mi viene in mente altro...

fine dell'arrampicata sui vetri...

insomma, è un mero fatto psicologico, non quantificabile con numeri statistici: in auto ho l'illusione di poter sperare in un ultimo margine di c... fortuna. L'aereo mi fa paura perché è una scatola chiusa senza via d'uscita. E oltretutto sospeso nel vuoto.