Ma secondo me stiamo deragliando... poco sopra, si fa l'esempio del pedone spiaccicato dal tir: quindi è più sicuro andare in aereo che a piedi sul marciapiede (e tanti saluti all'ecologia...)?
E' evidente che si sta scivolando sul paragone di campioni non omogenei di dati.
In condizioni ottimali, ormai tutti i mezzi sono "sicuri", studiati con sistemi di protezione e di controllo etc. etc.
Le auto vengono progettate e testate prima di essere messe in produzione, così come gli aerei. E infatti sono plasticoni (almeno sulle superfici più esposte) che assorbono gli urti e rimbalzano, sintanto che questi sono entro il limite del codice stradale. Al massimo, si accartocciano, assorbendo l'urto, e le butti nel cesso. Però complessivamente la categoria non ne viene fuori male.

Se introduciamo il fattore umano, invece le cose cambiano. Però diviene anch epiù difficile quantificare e sistematizzare l'analisi.
Innanzitutto va calcolato tutto in percentuale.
E, ripeto, se considero un'ora di Milano-Bergamo, solo in un senso di marcia: non sempre ci sono incidenti, e comunque coinvolgono al massimo una decina di persone media; quante persone fanno un viaggio in auto su quella rotta in quell'intervallo di tempo? moltiplichiamolo per le ventiquattr'ore, e per tutti i santi giorni... ovvero, quante ore/persona di traffico auto stiamo valutando, rispetto a quelle di volo?
Il numero di incidenti va spalmato su questo numero di percorrenti, e non confrontato diretamente con gli incidenti aerei.

Al di là di ciò, spesso qualcosa si riesce a fare, al volante, per evitare il peggio. Questo è un dato di fatto che verifichiamo tutte le volte che guizziamo lateralmente come il topo, per poi imprecare contro il pedone fuori strisce che ci si è buttato davanti (e che rimane un pedone c****one, e non un pedone stirato). E tutte le volte che evitiamo qualcosa con una manovra improvvisa e quello dietro ci suona ma non ci arriva in c***.
Mio fratello, su stradina ghiacciata e avelocità adeguata, cappottò in una roggia la Croma di mio padre, e non si fece niente, tanto per dire come sono progettate le auto.
Io ho all'attivo una gomma scoppiata, tre rimbalzi su guardrail da un lato all'altro del raccordo tangenziale, di cui uno frontale, e all'ultimo l'auto "si è fermata" accostando di fianco al guardrail, ho spento il motore aperto la portiera e sono scesa (non è andata proprio così tranqullamente.... non stavo in piedi per lo spavento...) quindi forse qualcosa in quegli interminabili secondi ero riuscita a fare agendo sul volante... insomma, un margine di possibilità di intervenire c'è.
Su un aereo si fa la fine del topo.