Citazione Originariamente Scritto da Cristian-Ostuni/Bologna Visualizza Messaggio
va bene tu rimani con la tua personale opinione, e io mi tengo la mia che funziona allo stesso modo. Quindi tu per me fai stragi di verdure e non ti permetto di pensare che la tua opinione sia più corretta della mia. Siccome TU pensi che non provano dolore non vuol dire che ci sono esseri viventi di serie A e di serie B. E' la stesa storia di una donna che vuole a tutti i costi un bambino, fa in modo di rimanere incinta, si offende a morte se parli di abortire, ma poi butta il feto nel cesso e tira lo sciacquone quando scopre che ha qualche malattia grazie agli esami prenatali. io continuerò a pensare che fai stragi d verdure.
In verità io mi permetto di pensare ciò che voglio, alla pari di tutti, e di esprimere il mio pensiero in modo conforme. Quindi tu non puoi proibire nulla, a mio modesto avviso (visto che non sto offendendo nessuno). Riguardo, invece, al fatto che un'opinione sia più giusta o meno, occorrono dati oggettivi in modo tale che tutti possano valutare. La scienza dice che le piante non hanno terminazioni nervose e che, quindi, non provano dolore. Le piante, inoltre, mettono a disposizione i loro frutti proprio perché "desiderano" che vengano mangiati. Io non vado in giro a fare "strage" (anche se di strage non si può parlare, per via dell'assenza di dolore) di meli, di peri i di ciliegi. E non faccio nemmeno "strage" di zucchine, di peperoni, di pomodori o di melanzane, visto che le piante muoiono, successivamente, in modo naturale.

Idem per la rucola od il "cicorino", ad esempio, che vengono tagliati per poi ricrescere subito (insieme a molte altre verdure da taglio). Anche l'insalata potrebbe non essere sradicata ma, volendo, si potrebbero staccare di volta in volta le foglie ed attenderne la ricrescita.

L'esempio della donna, poi, non ha proprio senso in questa discussione e, soprattutto, se rapportato a chi si nutre di frutta e verdura. I lettori, tuttavia, sapranno farsi un'opinione sulla base delle argomentazioni, appunto.