C'è anche un altro elemento che spesso non viene preso in considerazione: ossia che la frequenza di attacchi agli esseri umani, da parte dei lupi, è in rapporto col numero di prede a disposizione. In pratica il lupo da predatore opportunista caccia l'uomo solo come "extrema ratio" quando il numero di altre prede scende a un livello tale da non essere in grado di sostenere la popolazione lupina, allo stato attuale è estremamente improbabile che possa succedere, ma è una condizione che può modificarsi nel tempo... è chiaro che fino a quando i lupi avranno a disposizione un elevato numero di prede (ed è la condizione attuale) è estremamente improbabile che ci siano attacchi a scopo di predazione. Con l'orso invece c'è proprio un problema di convivenza legato sia alla territorialità, sia al fatto che le femmine tendano a stanzializzare, quindi la prima cosa che si dovrebbe fare è un monitoraggio degli esemplari, ma mi sembra che sia uno degli aspetti critici, visto che non sappiamo nemmeno quanti siano davvero...
Ultima modifica di galinsog@; 28/04/2023 alle 08:44
Ultima modifica di Enrico_3bmeteo; 28/04/2023 alle 08:46
va tutto benissimo, sta di fatto che rimane un problema per il quale nessuno dice niente.
non esageriamo con i numeri, si parla comunque di un morto in 25 anni (e tu parli di "stiamo GIA' al primo morto", ma già dove?) anche se gli orsi sono pochi e anche se l'area è ristretta VS 25 morti all'anno, anche se i cacciatori son tantissimi e l'area è palesemente molto più vasta.
io non sono molto pro caccia a scopo ludico, mi dà una certo fastidio, però non posso negare che sia utile per contenere certe specie e quindi va bene così.
però quel che comunque mi urta, a prescindere dalla vastità e dai numeri, è il casino mediatico che viene fuori per un orso che uccide una persona sfigatissima (in 25 anni, ndr) a fronte del silenzio assoluto su altre problematiche, tipo i 25 morti all'anno per la caccia (siano essi cacciatori o no).
ah, non posso? cit
sul fatto che con i cacciatori ci puoi ragionare avrei anche da ridire![]()
Si vis pacem, para bellum.
guarda, in Abruzzo le prede abbondano. Gli ungulati sono in numero elevato e le aree con divieto di caccia sono molte ed estese. Probabilmente, questi giovani curiosi sono esemplari sfuggiti precocemente al controllo dei genitori per motivi diversi. Perlomeno, mi auguro che sia questa la spiegazione...
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Eh ma i giovani maschi in dispersione vengono osservati ormai con una certa frequenza anche da queste parti e sì, si avvicinano spesso alle aree urbanizzate. Il potenziale pericolo comunque non viene da singoli esemplari ma da eventuali branchi. In queste zone ci sono ormai branchi costituiti anche da 8-10 lupi (tra adulti e subadulti) e questo mi inquieta molto di più, perché in caso di penuria di prede, ad esempio dovuta a epudemie diffuse tra gli ungulati (toh, guardacaso questa è diventata zona di PSE) è possibile che una delle fonti di approvvigionamento alimentare venga a ridursi e che magari questi nuclei familiari "estesi" (se non vogliamo chiamarli branchi) inizino a interagire più strettamente con noi, perché scoprono che vicino alle case c'è più cibo a disposizione (immondizia, animali domestici, ecc.)...
Ultima modifica di galinsog@; 28/04/2023 alle 09:07
Ecco, io su questo sono fortemente contrario, ma fortemente.
E' come chiedere alla gente se vuole pagare le imposte. Il 99,9% ti dirà di no, e poi però vedremo le conseguenze.
Idem le comunità locali, se tu chiedi "Volete lupi e/o orsi?", il 99,9% ti dirà di no. Rispetto per l'ambiente, conoscenza dell'ecosistema... zero di zero, per carità. "Noi quelle robe lì non le vogliamo" "Noi vogliamo essere lasciati in pace" "Che li portino da un'altra parte" questo dice la gente: sindrome NIMBY.
Per cui no, nessuna decisione del genere alle comunità locali, grazie.
Le comunità locali devono avere tutti gli strumenti e tutti i metodi e devono essere messi in condizioni per fronteggiare la convivenza, questo sì, assolutamente, ma a livello decisionale (soprattutto quando si parla di ecosistemi) non possono e non devono avere voce in capitolo.
E lo dico a malincuore.
Lou soulei nais per tuchi
Progetto fantasioso…
Perché non dovrebbero esserci ? Gli animali selvatici percorrono le stesse nostre strade, sia i predatori che gli erbivori. Per quale motivo dovrebbero rinunciare alla comodità di un tracciato stradale ? Tieni anche presente che capita che alcune specie vegetali appetite crescano copiosamente proprio sui rilevati stradali, sterrati o asfaltati che siano. In Abruzzo è un classico con i lamponi e le fragole, oltre ad altre specie arboree pioniere (meli, peri, sorbi, ecc...)
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Perché dovrebbero aver paura dell’uomo ma come dice giustamente Alnus negli ultimi decenni tutto è cambiato. Quindi chi studia la loro reintroduzione ne dovrebbe tenere conto.
Progetto fantasioso…
Ma... lo dicono perché ci si è resi conto che occorre dire persino queste ovvietà.
A me lo diceva mio padre quando mi portava in montagna - Dolomiti - da piccola, che in montagna non si corre, perché bisogna guardare dove si mette i piedi, e non si starnazza, e non si va qua e là come in giardino, ma si sta attenti e vigili. Si sa, come tutti i bambini piccoli, io avrei cacciato il naso dappertutto e avrei giocato dappertutto, ma era "ovvio" che non si poteva fare.
Quanto all'andare in giro da soli, è una delle regole base che il CAI ha sempre diffuso, e gli uomini del Soccorso ribadito. Ho fatto rilevamento per carta geologica - prima la provincia, poi quella ufficiale d'italia - per decenni, e sai quante volte chiunque incontravo mi diceva meravigliandosi "Ma va in giro da sola? E' pericoloso!"? e io a rispondere "Non si pagano due persone per il lavoro che può essere fatto da una sola" e questa purtroppo era la verità. Ma ero un marziano io, e sapevo di rischiare e prendevo tutte le possibili precauzioni.
Non si va da soli in montagna in qualsiasi luogo, punto. Anche perché tutt'ora, appena ti allontani un po', anche su strada forestale, il telefono spessissimo non prende più.
E allora, di cosa stiamo parlando? di metterlo scritto anche sui cartelli nel bosco, che non si va da soli? Così il turista si ravvede e torna a casa con la coda fra le gambe?
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