Sì, enormemente di più e ti rispondo da naturalista (per formazione accademica). Parliamo di una femmina fertile, matura e in età riproduttiva di una sottospecie di orso bruno in pericolo critico di estinzione (con non più di 60-70 esemplari complessivamente censiti) e per di più protetta dalla Convenzione di Berna, ucciderla per difendere una gallina o un pollaio è un crimine ambientale non meno grave di arrivare a Torre Guaceto con un'autobotte piena di gasolio e riversarne tutto il contenuto in mare...
Ultima modifica di galinsog@; 05/09/2023 alle 10:13
oddio, l'orso che preda le galline è sicuramente più "naturale" dell'uomo che spara all'orso.
sono certo che questi incidenti (orsi e lupi che predano animali in cattività) fossero all'ordine del giorno nei secoli e millenni passati.
sicuramente il concetto di convivenza deve passare anche da questo aspetto: evitare che ciò accada.
Si vis pacem, para bellum.
No, guarda, all'atto pratico è lo stesso, contribuire all'estinzione di una specie o di una sottospecie animale o vegetale in pericolo imminente di estinzione (classificata CR da IUCN) non è meno grave che alterare in modo irreparabile un habitat... l'orso marsicano è una subspecie a concreto rischio di estinzione, a meno di giustificazioni "potentissime" (ossia la legittima difesa personale, proprio perché non voglio equiparare animali e uomo) abbattere quell'orsa e provocare la probabile morte d'inedia dei suoi cuccioli significa aver ridotto l'intera popolazione di orsi marsicani di 1/20 e mi dispiace ma la motivazione (la difesa del pollaio) è pure futile.
Ultima modifica di galinsog@; 05/09/2023 alle 10:18
Si vis pacem, para bellum.
Sono d'accordo se consideri il danno turistico, ma danneggiare un habitat in modo molto grave non è più o meno grave, lato ambientale, dal provocare l'estinzione di una specie. Sono ambedue azioni di una gravità a fondo scala. Purtroppo il ragionamento di burianbridisi è comprensibile ma parte da un presupposto sbagliato, ossia che tutte le specie viventi abbiano eguale valore dal punto di vista ecologico e non è così e c'è pure differenza tra la gallina (animale tra l'altro a me simpaticissimo) e un orso. Differenza che è abbastanza intuibile: la gallina bene o male è il prodotto di millenni di allevamento e selezione incrociata, partendo da fenotipi ancestrali nemmeno europei ma indiani, ed è un animale totalmente domestico (praticamente non ha una nicchia ecologica diversa dal pollaio, ossia da un "habitat" totalmente artificiale). La gallina è stata selezionata per fornire uova e carne, invece l'orso bruno marsicano è una sottospecie selvatica in via d'estinzione (e che in fututo potrebbe fare la fine del tilacino, del dodo o della colomba migratrice, nonché di parecchie altre sottospecie di orso bruno che abbiamo contribuito ad estinguere) per cui abbiamo il dovere di preservarla e di preservarne l'habitat. Bisogna distinguere l'animalismo "antispecista" (che è un'ideologia idiota) dalla difesa e dalla protezione dell'ambiente e il fatto che si possa pensare di equiparare un orso marsicano a 10, 100 o 100.000 galline è una sciocchezza assoluta, frutto per assurdo di certe coglionate propagadante dall'animalismo contemporaneo. Quello praticato, ad esempio da certe teste di cazzo che hanno assaltato allevamenti da noi e all'estero, liberando i visoni americani (specie esotica invasiva, dannosissima soprattutto perché efficientissimo predatore indiscriminato) e creando danni a ripetizione e potenzialmente irreversibili all'avifauna europea, la quale, passandosela mediamente già molto male, non aveva bisogno di questa ennesima sciagura...
Ultima modifica di galinsog@; 05/09/2023 alle 22:07
l'animalismo becero non ha senso di esistere.
tutto deve essere ponderato e studiato, il "nazismo" non ha senso di esistere.
non è però essere nazi-animalisti sostenere che le specie in via di estinzione vadano protette, previa convivenza con esse. è estremismo dire "ci togliamo noi per far rinascere l'orso", bisogna conviverci e siamo sufficientemente intelligenti per poterlo fare senza chissà quale sforzo.
allo stesso tempo mi fanno schifo gli allevamenti intensivi, non c'è niente di umano. e mi fa anche schifo un allevamento intensivo con lo scopo di scuoiarli vivi, letteralmente, per farci delle pellicce.
certamente la soluzione non è liberarli tutti (hai fatto più danno che altro), ma obbligare tramite leggi e pene severe ad un allevamento che sia "umano" nel trattamento degli animali.
fermo restando che la pelliccia fine a sé stessa è di per sé un concetto da Neandertal e ne sono fortemente contrario ma, se proprio si deve, si può fare in maniera molto più umana e sostenibile...
Si vis pacem, para bellum.
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
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