Non ti preoccupare che prima di far arrivare alla zona arancione tutte le regioni dell'arco alpino, nel periodo delle settimane bianche, faranno ben di peggio che lockdown per non vaccinati o 2G e 2Gpus... anche perché fare 30 miliardi di debito pubblico ulteriore (dissipato in ristori) e inaugurare il 2022 con un -4% di PIL trimestrale è il modo migliore per vedere il collasso della sanità, assieme a tutto il resto, ma non per Covid...
Si vis pacem, para bellum.
Beh, speriamoperché son già stufo adesso.
Ma piuttosto che un lockdown per non vaccinati, metterei l'obbligo vaccinale con certificato da mostrare per QUALSIASI cosa. Anche per prendere il reddito di cittadinanza, e non scherzo. Sono abbastanza certo che buona parte di quelli che lo percepiscono non si sono vaccinati...
Obbligo a tappeto e finita lì, certificato valido 6 mesi dopo la seconda, dopo la terza si valuterà.
Si vis pacem, para bellum.
Sei mesi dopo la seconda, stante la sciatteria organizzativa di quasi tutte le regioni (Piemonte e Molise parzialmente escluse) è poco fattibile, rischierei di dover esibire certificati e far tamponi (a mie spese e per almeno qualche settimana) pure io che ho il GP in scadenza il 22 gennaio... anzi sono abbastanza sicuro che per coloro che sono nelle fasce d'età 12-50 anni avere il GP immediatamente dopo lo scadere del 6° mese non sarà così scontato. Per il resto anche guardando i dati relativi alle degenze ospedaliere attuali sono abbastanza convinto che vaccinare con il richiamo > 90% degli ultrasessantenni entro fine gennaio e tutti gli altri entro fine marzo sarà stato un successo... obiettivamente un cinquantenne con 2 dosi a 8 mesi dal vaccino ha forse 1 possibilità su 1000 (in caso di contagio) di finire in ospedale forse 1 su 5000 di morire... non la farei così tragica... basta aumentare ancora la distanza tra contagiati e ricoveri per non andare in eccessiva sofferenza.
Ultima modifica di galinsog@; 18/11/2021 alle 00:23
Posto che a mio parere anche una zona arancione pure locale sarebbe una tragedia per tutto (figuriamoci se regionale), va valutata l'efficacia delle misure a livello epidemiologico e non a livello etico o altro. Il vaccino non é un contentino per tenere buona la popolazione e aver puntato cosí tanto su questo aspetto per la campagna vaccinale é stato un errore, ci si vaccina per proteggersi finché dove arriva la protezione dello stesso una volta sfumata la possibilità dell'immunità di gregge.
Ció ovviamente non toglie che in una comunità di vaccinati rispetto a una di non vaccinati ci sono differenze enormi che conosciamo bene, ma solo per dire che quello che guida tutto é l'aspetto epidemiologico ed é su quello che le misure si basano. Speriamo che appunto il contesto epidemiologico non arrivi a livelli tale da richiedere piú delle zone gialle anche ai vaccinati, posto che comunque anche se mettessero restrizioni differenziate temo che sarà difficile controllare e fare rispettare bene in certi contesti.
Concordo, si arriva a un punto in cui il contratto sociale diventa carta straccia e nel momento in cui il patto con lo Stato si rompe si finisce anche con il non essere o sentirsene più cittadini, senza considerare che arriveremmo alla situazione paradossale in cui i vaccinati rispetterebbero le misure di confinamento e il lockdown e i no-vax (o almeno le loro frange più organizzate, quelle che fanno casino) non si vaccinerebbero e non lo rispetterebbero. Non parlo a caso almeno in Italia ambienti eversivi di varia estrazione, movimenti ribellistici come "Gilet arancioni" e "Io apro" (la presunta organizzazione di ristoratori che teneva aperti le proprie attività durante i lockdown) sono così saldati da essere ormai un corpo unico... quindi anche basta...
Ultima modifica di galinsog@; 18/11/2021 alle 00:21
Sì, ma convinci le persone a vaccinarsi dicendo loro, forse andremo in lockdown comunque ma almeno non vi ammalerete, il tutto di fronte a un rischio soggettivo di morte che per un vaccinato cinquantenne in medie condizioni di salute (leggero sovrappeso, lieve ipertensione) è quasi risibile... la sostenibilità delle misure in democrazia deve anche essere politica, ovviamente se mandi i carri armati per le strade e i cecchini sui tetti per sparare a chi esce di casa (vaccinato o meno) ottieni comunque il rispetto delle misure, ma entri in un'epoca post-democratica. Dal mio punto di vista in uno stato post-democratico chi tutela l'ordine (che lo faccia anche per ragioni epidemiologiche o con qualsiasi "buona intenzione") per me è un nemico e un bersaglio da abbattere.
Ultima modifica di galinsog@; 18/11/2021 alle 02:05
Si ma ti rendi conto che delle zone arancioni anche locali sarebbero un disastro? É questo il punto, e infatti si spera che non ci si arrivi.
Anche in ottica futura, ripeto, bisogna per forza sperare che la situazione non sarà questa per anni perché altrimenti é un disastro, pochi cavoli
Non è un disastro è la fine. Sono due anni che costeggiamo l'orlo di un abisso e continuiamo a non rendercene conto, se viene definitivamente meno anche la credibilità delle istituzioni nazionali e comunitarie, in quattro e quattr'otto si andrà verso pulsioni "survivaliste" e allora in molti rimpiangeranno quando l'emergenza era "solo" il Covid...
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