
Originariamente Scritto da
Lou_Vall
Quello che temo (e che molti di voi hanno già espresso) sarà l'insofferenza della gente.
Stare "blindati" o semiblindati per una settimana è una cosa, farlo fino al 3 aprile (quasi un mese) è un'altra.
Ho paura che già questa settimana vedremo i primi segni di insofferenza nelle persone che, complice il bel tempo, le studieranno tutte per uscire il più possibile. Mi auguro che il Governo riserverà il pugno duro con questi, e se necessario si imponga anche il coprifuoco. Abbassare la guardia anche solo di un attimo è pericolosissimo.
E poi, in seguito, mi auguro che si riparta con un'apertura per gradi, dopo il 3 aprile. In primis l'attività dei lavoratori in proprio, poi i bar e i ristoranti (con accessi limitati), poi magari le quinte superiori e le terze medie, poi tutti gli altri a seguire. Il tutto a scaglioni di 15 giorni tra uno e l'altro, in modo da tenere bene sott'occhio la curva epidemica ed essere pronti a richiudere tutto non appena si nota un incremento della curva dei casi.
Lo so, sono misure pesantissime e richiederanno altri sacrifici, ma ficchiamocelo bene in testa: è impensabile uscire da questa situazione in tempi brevi. Anzi, siamo solo all'inizio. Credo che il "come prima" lo potremo vedere non prima di giugno.
Riguardo alla sperimentazione del famoso farmaco: se funziona è una bellissima notizia, ma occhio a non farsi prendere dall'ottimismo estremo. Non è che se abbiamo trovato la cura allora andiamo tutti a far festa. Ammesso che il farmaco sia miracoloso, occorrono sempre e comunque posti letto, e personale sanitario (e queste sono risorse limitate).
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