Certo, il punto è che in una città di 3 milioni di abitanti con il 70% di vaccinati i non vaccinati sono 900.000, per SarsCov2 equivalgono a una prateria... il virus può anche avere una percentuale di evasione vaccinale da prefisso telefonico rispetto ai casi sintomatici e prossima al 100% dei casi gravi ma farà comunque dei mezzi sfracelli, anche perché ogni 10 persone ne incontrerà tre che l'accoglieranno a braccia e polmoni aperti. Immaginati che contagi il 10% dei non vaccinati e che di questi 1 su 100 finisca in terapia intensiva e 1 su 200 in rianimazione nell'arco di 20-30 gg che servono a raggiungere il picco avrai 900 casi gravi o critici e 450 pazienti da collocare nelle rianimazioni nell'arco di 3 settimane (e di posti ne hai complessivamente una novantina)... te la lì l'ondata... non deve nemmeno cambiare il virus per servirtela, le varianti più contagiose ne hanno già il potenziale...
Ultima modifica di galinsog@; 26/05/2021 alle 22:50
Non lo so, stocastico o no, Rt o no, so solo che se io non andavo a mangiare da mia suocera trovando mio cognato post sintomi febbrili (che febbre non era) e se non andavo io poi al ristorante con la coppia di amici, non ci sarebbero stata la catena di contagi. Sia con Rt 0.1 che 10.0.
Le regole sono messe per limitare le probabilità di contatto tra le persone e di conseguenze abbassare percentuali di rischio contagio.
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E allora l'unica soluzione è il lockdown a tempo indeterminato, visto che la gente è scema? Gli abbiamo consentito di estendersi all'intera popolazione mondiale? Bene, è successo lo stesso con altri virus dal morbillo al vaiolo, troveremo sistemi alternativi per controllarlo o debellarlo e comunque ne pagheremo il prezzo...
Ultima modifica di galinsog@; 26/05/2021 alle 21:51
No, intendevo solo dire che alla fine, a prescindere dall'Rt che possa essere medio, alto o altissimo in modo non costante e dall'andamento stocastico, non è così tanto casuale che una virus così continui a diffondersi. C'è sempre, o almeno nel 95% dei casi un comportamento corretto non mantenuto a portare avanti le catene di contagio.
E l'Rt ne è solo una conseguenza, se facciamo un lockdown l'Rt si abbassa anche se fosse 10
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No, questo è un virus normale, vettore di una malattia normalissima, talvolta grave e con una letalità bassa ma non trascurabile, ammesso che esista una "letalità" trascurabile... ma comunque Covid19 è una malattia normalissima. Come tutti i virus umani SarsCoV2 approfitta di una caratteristica della specie umana per diffondersi, la socialità, fai scomparire la socialità e scompare anche SarsCoV2, poi poco dopo scompare anche la specie umana... perché il paradosso è proprio questo, i virus e i patogeni infettivi responsabili delle nostre malattie sfruttano a loro vantaggio le caratteristiche che consentono alla nostra specie di esistere e cioè essenzialmente la sessualità (Hiv, hepatovirus vari, ecc.) e la socialità (i virus a diffusione respiratoria). Tra l'altro il paragone che hai fatto nelle pagine precedenti, con la Seconda Guerra Mondiale è del tutto improprio, le guerre hanno certamente peggiorato le condizioni di vita in modo drammatico (ne ho testimonianza indiretta dai miei nonni, che erano adulti in quegli anni) ma non hanno mai ridotto/modificato/alterato la socialità umana quanto hanno fatto le epidemie, anzi per assurdo le guerre come altre calamità naturali o umane tendono a rafforzare la socialità e le relazioni tra le persone, le uniche eccezioni sono proprio le epidemie... lo dimostra l'impatto, anche culturale, che le grandi epidemie hanno avuto sulla popolazione umana, dalla peste del 1348 in poi...
Ultima modifica di galinsog@; 26/05/2021 alle 22:08
Le soluzioni in realtà sarebbero tante, tantissime, e le abbiamo già dette. Disponibilità di test attendibili fai da te e obbligo di tampone in presenza di sintomi, sequenziamento massimo dei tamponi, mappatura delle varianti, aggiornamenti vaccinali e conseguente somministrazioni degli stessi. Ristrutturazione del sistema sanitario, adeguamento di posti letto e terapie intensive, tracciamento serio dei casi importati dall'estero, politiche comunitarie comuni in ambito epidemiologico. Le restrizioni hanno avuto l'unico scopo di non far collassare i sistemi sanitari e di non riempire i cimiteri di bare, sono un'estrema ratio, la cosa che abbiamo fatto tutti perché non avevamo nessuno o poco dei mezzi di cui sopra. Ma pensare di combattere una pandemia a lungo termine con queste non può e non deve essere contemplato, in quanto genera a cascata problemi o comportamenti che potrebbero essere ancora peggiorativi della situazione, oltre che problemi sociali che solo adesso stanno per emergere e di cui conosciamo poco. Bisogna settare l'intero sistema (sanità, sequenziamento, tracciamento, analisi, ricerca, vaccini) ad un livello più alto e con visuale di lungo termine. È grottesco pensare ad eventuali nuove zone rosse quando ci saranno nuove ondate. È folle.
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