
Originariamente Scritto da
Icebergo
In tema di treni e urgenze. E' puro racconto personale, se non interessa saltate pure senza rimpianti!
Io e mia moglie (incinta al nono mese) ci siamo trovati bloccati nell'appartamento a Milano, che dovevamo lasciare a metà marzo (contratto scaduto il 15) per trasferirci a Brescia dove era previsto il parto (ora mancano 20 giorni alla data prevista). A Milano si vive(va) benissimo senza macchina, mai avuta lì. Quindi non potevamo lasciare la città con un'auto. Senza auto raggiungere l'ospedale per il parto sarebbe stato un enorme problema, oltre ad avere la casa totalmente non predisposta per un neonato, visto che dovevamo essere già trasferiti da 2 mesi alla nascita. Al lockdown non siamo fuggiti ma diligentemente ci siamo quarantenati, solo che col passare delle settimane e il rischio di un parto in casa non avevamo più scelta.
La faccio breve... siamo inaspettatamente riusciti a organizzare il trasloco giovedì scorso con una ditta che ha preso tutta una serie di precauzioni (peraltro il codice Ateco non impedisce i traslochi, anche se non
li sta facendo nessuno). In particolare abbiamo fatto già trovare tutto pronto, inscatolato e imballato all'ingresso, hanno fatto praticamente solo trasporto. La ditta doveva portare le nostre cose dai miei, sempre a Brescia, perchè la nuova casa non è pronta (arredamento tutto nuovo, fermo e disperso). L'unica prospettiva era farci Milano-Brescia in treno non appena andata via la ditta di traslochi.
Premesso che sono un pendolare abbonato trenitalia: frecciarossa MI-BS, ma da una corsa ogni 30 minuti siamo passati a 0 treni circolanti attuali, cioè non esiste più NESSUNA frecciarossa Milano-Venezia). Siamo andati quindi di regionale, qualche treno ancora viaggia. Con una donna incinta al 9° mese l'avrei evitato il regionale, ma non c'era altra possibilità.
Stazione di Milano Lambrate: l'abbiamo raggiunta a piedi, fermati al controllo da un gruppone di agenti tra polizia e esercito, mostrate autocertificazioni scritte a mano: se le sono copiate in quelle prestampate per lasciarci le originali per successivi controlli e ci hanno preso i numeri dei documenti. Nessuno ci ha fatto problemi.
Viaggio: fantascientifico. Treno deserto, soltanto qualche presenza (sempre e solo stranieri) nelle varie stazioni. Scesi a Brescia da tutto il treno in 3 (noi 2 compresi). Treno più sporco che mai, pazzesco, pensavo sanificassero quei pochi che circolano. Invece sedili invasi dalla polvere, quei pochi dove qualcuno si deve essere seduto tempo prima con impronte tipo cartone animato. Fortunatamente abbiamo viaggiato con le maschere antigas (non trovando le mascherine in città, dopo 20 giorni di attesa ci sono arrivate tramite amazon delle mascherone ffp-infinito della 3M... costo oltre 35€ l'una, ma indossabili moltissime volte, purtroppo pesantissim e quando le togli hai i solchi in faccia).
Brescia: al momento è la cosa che più mi rimarrà impressa di questa pandemia. L'atrio della stazione, solitamente affollatissimo e rumoroso, completamente vuoto e silenzioso. Sembrava di essere proprio in un altro posto, una sensazione di quelle che si provano nei sogni. Solo un tavolino della polizia, con agenti arrabbiatissimi con l'unico altro presente (sempre straniero) perché non aveva la mascherina e si avvicinava troppo a loro per protestare per non so cosa nel check-point. Abbiamo mostrato le nostre autocertificazioni e ci hanno fatto passare subito senza neanche chiedere i documenti.Arrivati in stazione, mia sorella è venuta a prenderci, temevamo un altro stop causa l'essere in 3 in macchina ma non abbiamo incontrato pattuglie. Arrivati a casa dei miei abbiamo incrociato i traslocatori che finivano di sistemare i nostri pacchi in giardino. Un grosso sospiro di sollievo, con un sottofondo di preoccupazione perché ora causiamo un rischio di contagio in più per i miei genitori.
Tornando ai frecciarossa, il mio abbonamento mensile di marzo da oltre 200€ per treni che non sono nemmeno circolati non è stato ancora rimborsato. Ho compilato un form sul sito per i rimborsi oltre 1 mese fa, nemmeno una email di presa in carico, io credo che non rimborseranno mai.
NB: è evidente che nessuno che si possa permettere di viaggiare in auto sta prendendo treni. I treni stanno quindi viaggiando praticamente deserti. Ma in caso di urgenze come la nostra sono fondamentali e devono comunque circolare.
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