i francesi non hanno quasi mai diffuso dati affidabili per come l'ho vista io
se riesci a tirare due somme faccelo sapere
ah, è venuto in azienda un medico specializzando in ortopedia a fare formazione primo soccorso. ragazzo giovane che per vie traverse conosco anche.
gli hanno chiesto cosa ne pensasse del covid. non ci ha pensato due volte, ha dato la colpa subito alla Cina per non aver diffuso i dati per tempo ed averlo fatto parzialmente. ma proprio in 0,2 secondi aveva già dato la rispostae ha detto che in università è il pensiero comune anche dei professori... un motivo ci sarà
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Si vis pacem, para bellum.
Si ma il sierologico non rileva se è in fase precoce di infezione, che è il suo intento visto che è stato in Sardegna. La cosa brutta dei protocolli sportivi è che hanno come unico fine il togliere la responsabilità a chi decide, mentre non si pensa mai a cosa bisognerebbe realmente fare per limitare i rischi
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Per la Spagna seconda ondata in atto
Zangrillo ne ha sfornata una oggi fresca e fresca di dichiarazione:
«Non nego di avere usato un tono forte e stonato quando il 31 maggio dissi che il virus era clinicamente morto, probabilmente stonato, ma fotografava quello che osservavamo e continuiamo a osservare», . Esiste una quota rilevante di soggetti asintomatici -positivi, la larga maggioranza, ma in una situazione come quella che si è venuta a creare questa estate, ci possono essere persone che possono avere una blanda sintomatologia, come nel caso Berlusconi, che ha un leggero coinvolgimento polmonare». »Negli ospedali dove abbiamo curato in terapia intensiva centinaia di pazienti, fortunatamente non ricoveriamo un paziente con esiti primari ha un significato. Questo non deve portare le persone a comportamenti superficiali».
Adesso che è passata una settimana dal suo ritorno direi che potrebbe anche farselo, dovrebbe dare esito positivo dopo almeno 7 giorni da un eventuale contagio. Altrimenti restano 5 giorni ed è ormai libero essendo passate le due settimane richieste di quarantena, in teoria.
Veramente interessante:
Online i verbali del Cts: "Il piano pandemico va tenuto segreto"
Era la scuola la prima fonte di preoccupazione per gli esperti del Cts, riuniti il 7 febbraio al Ministero della Salute. Prima seduta il 7 febbraio scorso, su ordinanza di quattro giorni prima. Coordina il Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo, medico con lunghi trascorsi nella Protezione civile. Nove presenti, le pletore degli scienziati arriveranno più avanti. Dei big ci sono Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità, e Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'ospedale Spallanzani. Nelle prime righe il Comitato tecnico scientifico individua la scuola come vettore di contagio e plaude alle prime restrizioni.
"Le disposizioni fin qui adottate" - stop agli aerei dalla Cina e prime limitazioni alle gite scolastiche e ai viaggi di cultura - "rappresentano un argine adeguato per il nostro Paese". Gli scenari futuri "saranno determinati dal livello di diffusione in Cina". E' quanto emerge sul sito del Dipartimento della Protezione Civile, dove sono stati pubblicati inizialmente circa 90 documenti relativi alle riunioni avvenute tra gennaio e febbraio scorsi del Cts. I verbali degli incontri degli esperti del governo non saranno quindi tutti disponibili da oggi: la decisione che sarebbe stata presa è quella di pubblicarli 45 giorni dopo la seduta.
A fine febbraio, il 28 precisamente, il Cts rileva che i dati dei contagiati sono "in incremento rapido", ma i dati provenienti dalla periferia sono insufficienti per definire un preciso profilo epidemiologico dell'epidemia". Serve "l'invio di epidemiologici sui posti con casi confermati per effettuare analisi più accurate". Visto il report dell'Oms del 23 febbraio, "non esistono al momento presupposti per identificare nuove aree alle quali applicare limitazioni al traffico aereo". In verità, anche Corea e Giappone e Iran iniziano ad avere numeri di contagi sensibili. Il piano che doveva essere pronto il 19 febbraio, al 28 è ancora incompleto: "Manca la parte relativa alle Rianimazioni". Esploderà lì i problema.
Il Cts si pone, allora, il problema della diffusione del piano anti-Covid tirando queste conclusioni: "Massima cautela nella diffusione per evitare che i numeri arrivino alla stampa".Le scuole dell'infanzia
L'attenzione allora era però posta ai bambini che frequentavano scuole dell'infanzia, fino alle secondarie di secondo grado, e che provenissero nei 14 giorni precedenti da aree della Cina interessate dall'epidemia. Il Dirigente scolastico, "informato dell'imminente rientro" avrebbe dovuto a sua volta contattare il Dipartimento di prevenzione dell'Asl di riferimento. Questo si sarebbe poi attivato con la famiglia raccomandando l'adozione "della permanente volontaria fiduciaria a domicilio fino al completamento del periodo di 14 giorni, peraltro già attuato da alcuni cittadini rientrati da quelle aree".
Verificare posti letto disponibili
Nella riunione del 12 febbraio emerge la questione dei posti letto negli ospedali. "Emerge la necessità di verificare con precisione i dati relativi alla disponibilità locale di posti letto per malattie infettive, rianimazione e altri dati relativi ad attrezzature, staff e quanto necessario ad elaborare ipotesi di scenari di evoluzione dell'epidemia", si legge sul verbale. Nella riunione è stato presentato uno studio di Stefano Merler della Fondazione Bruno Kessler di Trento sugli scenari di diffusione del virus in Italia e l'impatto sul servizio sanitario.Controlli elusi sui voli dalla Cina
Quarta seduta, 14 febbraio: partendo da un passeggero proveniente dalla Cina a cui prima Lufthansa e poi Alitalia non consentono di proseguire da Dusseldorf verso l'Italia, il Cts rivela - contraddicendo al verbale 1 - che Alitalia stessa parla di "limiti all'attuazione di queste procedure limitanti" già applicate per Sars ed Ebola. E' la questione del blocco dei voli dalla Cina, già contestata da Ricciardi e che il Cts aveva considerato nel primo verbale "un argine adeguato". Diversi passeggeri, spiegano i tecnici aeroportuali, "possono accedere ai voli in area Schenghen presentando il solo documento d'identità e non il passaporto con i timbri del Paese di provenienza", nel caso la Cina, "eludendo il controllo delle date e della aree, appunto, di provenienza".Casi sporadici in Lombardia
Nel verbale del 21 febbraio il Cts "prende atto della segnalazione proveniente dalla Regione Lombardia di casi sporadici in via di conferma".Il 21 febbraio a Codogno fu scoperto il paziente 1 e anche il caso di Vo Euganeo, con un primo morto registrato. Nel verbale della riunione a cui parteciparono anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il viceministro Pierpaolo Sileri, si riteneva che le notizie provenienti da quella che poi sarebbe stata la regione più colpita dal virus rappresentasse "un cambiamento rilevante nel quadro epidemiologico nazionale". La richiesta degli esperti fu dunque di "adottare misure di contenimento e controllo aggiuntive". Il caso lombardo fu dunque identificato come "caso 0" e già da allora si prevedeva la "limitazione della mobilità delle persone". La chiusura delle scuole nell'area l'ultima indicazione degli esperti.
Asintomatici e sovrastima
"Le comunicazioni di positività non associate a sintomi determinano una sovrastima del fenomeno sul Paese, rendendo i dati non omogenei con gli altri diffusi dall'Oms", suggerirono gli esperti del comitato tecnico scientifico nel verbale numero 8 della riunione del 24 febbraio 2020 e pubblicato oggi sul sito della protezione civile. Inoltre il Comitato tecnico scientifico sottolineava che "in assenza di sintomi il test non è giustificato, in quanto non fornisce un'informazione indicativa ai fini clinici ai sensi delle definizioni di 'Caso'". "Inoltre, - si legge nel verbale - si ricorda che la procedura prevista per la definitiva conferma del caso è affidata all'Iss". "Si rileva che la quantità dei dati che giungono dalla periferia è insufficiente per definire un preciso profilo epidemiologico dell'epidemia; il Cts raccomanda pertanto l'invio di epidemiologi nelle aree con casi confermati per effettuare analisi accurate".Sul lavoro? Niente mascherine, non servono
Il 13 marzo per il Cts le mascherine non sono ancora necessarie sui posti di lavoro: "Non vi è evidenza per raccomandare indiscriminatamente ai lavoratori di indossare le mascherine. Anzi. Al contrario è stringentemente raccomandato SOLO per gli operatori sanitari e per chi ha sintomi respiratori""Necessaria maggiore incidenza delle istituzioni su contagi nelle Rsa"
L'11 aprile il Cts si rende conto che serve un'azione più incisiva per tutelare le Residenze sanitarie assistenziali per anziani dove si è scoperto, grazie ad alcuni articoli di stampa (tra cui la denuncia di Repubblica sulla strage dimenticata al Pio Albergo Trivulzio), si stanno sviluppando focolai di infezione. "Una maggiore incidenza dell'azione delle istituzioni è assolutamente necessaria - si legge nel verbale del Cts redatto quel giorno - Sono utili le iniziative di monitoraggio suggerite ma anche iniziative concrete di verifica sul posto ed assistenza potrebbero essere valutate e se del caso promosse, prevedendo un ruolo attivo dei medici di base".Spiagge, quando gli ombrelloni dovevano stare a 4,5 metri
Il verbale 68 dell'8 e 10 maggio affronta il tema caldo della riapertura degli stabilimenti balneari. Il comitato dà le indicazioni su tutti gli aspetti legati a ingresso, uscita e spostamenti e poi chiede che la distanza minima tra le file di ombrelloni sia di 5 metri e quella tra gli ombrelloni della stessa fila 4,5. Con le attrezzature, cioè sdraio e lettini, devono comunque esserci "almeno 2 metri dall'ombrellone contiguo". Come noto queste misure vengono ben presto derogate, e ridotte, dalle varie regioni. Anche sulle spiagge libere si danno indicazioni in gran parte non rispettate, come quella di contingentare l'accesso e attivare app di prenotazione. "Riaprite parchi e centri sportivi per i bambini"
Per evitare "conseguenze gravissime e non recuperabili" ai bambini chiusi a casa per il lockdown, il Cts il 15 aprile invita il governo a "garantire con urgenza a tutti gli scolari la possibilità di avvalersi della scuola a distanza", suggerendo di appoggiarsi alle aziende disponibili a effettuare donazioni di strumentazioni e di servizi per la formazione a distanza. Non solo: il Cts propone la "riapertura controllata dei parchi, che possono essere suddivisi in aree ad uso singolo o familiare per un tempo programmato. Propone inoltre la riapertura dei centri sportivi nel rispetto delle norme di distanziamento e contenimento". Ma il governo deciderà di riaprirli solo a maggio.
"Tamponi solo ai sintomatici"
Lo ribadiscono in due verbali, il 14 e 15 marzo "non necessari i tamponi a soggetti asintomatici anche se contatti stretti di caso positivo". Il 14 marzo chiedono la quarantena per chi si sposta dalla Lombardia al sud Il 15 marzo il via libera alla zona rossa a Medicina
Il 15 marzo sull'istituzione della zona rossa nel Comune di Medicina il Cts risponde così alla richiesta di parere: "Esistono le condizioni per consentire alle competenti autorità locali l'adozione di ulteriori azioni di contenimento del rischio diffusione". Nella stessa seduta il Cts minaccia le dimissioni se non verrà emanata una norma di salvaguardia a tutela dell'operato dei membri del comitato."Rischio conseguenze irrecuperabili per i bambini"
Il 14 aprile, dopo più di un mese di lockdown, si affaccia prepotentemente nel Cts il problema dei bambini e degli adolescenti costretti a stare chiusi in casa. "Il Cts - si legge nel verbale - ritiene di dover affrontare con urgenza problematiche riguardanti la popolazione in età evolutiva, la cui mancata gestione mediante azioni concrete e tempestive può determinare conseguenze gravissime e non recuperabili: 'vaccinazioni', 'specificità pediatrica', 'bambini a casa'". Ma la discussione su azioni concrete e tempestive vengono rimandate "a una delle prossime sedute del Cts"Il "no" al riuso delle mascherine sanificate
Il 16 marzo: scarseggiano le mascherine FFp2 e FFp3 per gli operatori sanitari. Borrelli e Arcuri chiedono "meccanismi di risanitizzazione nelle more di riconversione industriale nazionalè ma il Cts esprime perplessità sul riuso dei dispositivi per possibili conseguenze sugli operatori sanitari.Sul plasma "dati promettenti ma ancora scarsi"
A proposito dell'uso del plasma ottenuto da soggetti convalescenti per trattare i pazienti affetti da Covid-19, il Cts il 14 aprile scrive: "I dati ad oggi disponibili, per quanto di un certo interesse, sono stati ottenuti su casistiche limitate di malati e in studi non controllati". E conclude: "Uso del plasma può essere considerato al di fuori di un trial clinico in quei pazienti che non siano in grado di formare compiutamente una risposta anticorpale"Ristoranti, quando si ipotizzavano 4 metri quadri a cliente
Nel verbale numero 68 si chiede ai ristoranti di garantire "il distanziamento tra i tavoli non inferiore a 2 metri". Inoltre "va definito un limite di capienza predeterminato non inferiore a 4 metri quadri per ciascun cliente, fatto salvo la possibilità di adozioni di misure organizzative come, ad esempio, le barriere divisorie". La regola dei 2 metri è rimasta, le Regioni hanno fatto saltare quella dei 4 metri. Di recente è stato tolto il divieto di buffet, che veniva stabilito sempre nel verbale 68.Arrivi dalla Cina, deroga per le forze armate
Le misure di quarantena per chi è stato in Cina da 14 giorni vengono derogate per il personale sanitario e le forze armate, "se hanno usato dispositivi di protezione individuale". Si scoprirà che i Giochi militari di Wuhan, a ottobre, saranno veicolo di contagio. Indicazioni complicate sui sanitari e la quarantena: non è necessaria per chi ha usato dispositivi e chi dice di non aver avuto contatto con pazienti infetti, necessaria per altri. Non sarà facile distinguere, e in Lombardia i più contagiati saranno proprio i sanitari. Problematica, e si era detto, anche la scelta su chi fare i tamponi. Non vanno fatti a chi non ha sintomi (scopriremo che gli asintomatici sono la maggior parte dei positivi). "La positività non associata a sintomi determina una sovrastima del fenomeno nel Paese rendendo i dati non omogenei con quelli dell'Oms". L'Oms ha cambiato diverse volte la sua valutazione suo tamponi."Riaprite parchi e centri sportivi per i bambini"
Per evitare "conseguenze gravissime e non recuperabili" ai bambini chiusi a casa per il lockdown, il Cts il 15 aprile invita il governo a "garantire con urgenza a tutti gli scolari la possibilità di avvalersi della scuola a distanza", suggerendo di appoggiarsi alle aziende disponibili a effettuare donazioni di strumentazioni e di servizi per la formazione a distanza. Non solo: il Cts propone la "riapertura controllata dei parchi, che possono essere suddivisi in aree ad uso singolo o familiare per un tempo programmato. Propone inoltre la riapertura dei centri sportivi nel rispetto delle norme di distanziamento e contenimento". Ma il governo deciderà di riaprirli solo a maggio.Quarantena anche per gli animali di famiglia
Nel dubbio che anche gli animali da compagnia possano essere infetti e trasmettere il virus, il Cts il 15 aprile acquisisce il parere del Direttore Generale della sanità animale del ministero della Salute, che invita ad adottare linee guida ad hoc. Pur non essendo dimostrato che cani e gatti possano fungere da diffusori dell'infezione, il Dg scrive che - nel caso di nucleo familiare posto in quarantena - "è assolutamente consigliabile che gli animali da compagnia restino presso la famiglia; la persona infetta deve evitare il contatto ravvicinato con l'animale, comportandosi verso di esso con le stesse precauzioni adottate per gli altri familiari" Basta zone rosse e niente controlli in aeroporto
Il 28 febbraio il Cts si oppone alla chiusura di altre zone oltre ai dieci comuni individuati in Lombardia: "Non sono necessarie altre misure restrittive". Si vedrà: esploderanno tutte le province lombarde e alcune del Veneto. Si oppone anche alla richiesta di Aeroporti di Roma di controllare la temperatura a Fiumicino con i termoscanner per i passeggeri in partenza con i voli extra-Schengen. E così non ritiene utile fermare le missioni dei funzionari nei Paesi esteri, come richiesto dal ministero degli Affari esteri: "Deve deciderlo l'Organizzazione mondiale della sanità". Non c'è, per ora, una risposta sui problemi della manipolazione delle banconote, questione avanzata dalla Banca d'Italia. Di fronte a Federcongressi che ha in programma un evento con 250 persone, il Cts rimanda alle indicazioni regionali."Ora liberate i bambini"
Il 31 marzo mentre si comincia a discutere della richiesta di Speranza di programmare la fase 2 con la riapertura dal 18 aprile. Il Cts libera i bambini. "Importanza fondamentale per la salute psicofisica dei soggetti in età evolutiva la possibilità di uscire da casa per attività ludico-motorie"."Smart working per gli over 50"
Il 4 aprile il modello di fase 2 proposto dal Cts prevede "riapertura graduali differenziate per tipologie di attività, gruppi di popolazione e su base regionale". Per il rientro graduale al lavoro si propone "su base volontaria tra i 20 e i 49 anni", smart working per gli over 50.L'appello di Conte al Cts: "Urgente allentare le misure"
Il 7 aprile il premier Conte convoca il Cts e chiede "di ponderare con urgenza un percorso per allentamento delle misure perche misure restrittive prolungate non possono essere sopportate a lungo dalla popolazione".Il Cts contro Zangrillo
Il 19 maggio i tecnici decidono di rispondere dal direttore dell'anestesia dell'ospedale San Raffaele di Milano, Alberto Zangrillo. "Si apprende delle dichiarazioni da lui rilasciate il 17 maggio. Tali affermazioni, secondo le quali il Cts avrebbe commesso un errore nella valutazione relativa all'incremento dei posti letto di rianimazione e dei ventilatori polmonari negli ospedali italiani e malconsigliato il presidente del consiglio e il ministro alla Salute risultano prive di ogni fondamento. In risposta a tali dichiarazioni, il Cts chiede al coordinatore di esporre una nota di risposta circostanziando le valutazioni del Cts e del ministero sull'argomento". E' solo la prima puntata, a fine mese Zangrillo parla di virus che "clinicamente non circola più" e gli risponde Franco Locatelli, del Cts: "Sono sorpreso e sconcertato dalle dichiarazioni rese dal professor Zangrillo"."Vendere respiratori solo in Italia"
Seduta 16, 3 marzo. Il Cts chiede alle aziende produttrici di respiratori di venderlo solo sul territorio nazionale. Del materiale presentato da Confindustria al professor Ricciardi, vanno bene solo sei ventilatori da trasporto. Le altre apparecchiature "non offrono tutte le garanzie per l'emergenza".Via all'indagine sierologica, ma le adesioni sono troppo poche
Il 15 maggio il Cts dà l'ok all'avvio dell'indagine sierologica che dovrebbe ricostruire la circolazione del virus in Italia. "Il campione obiettivo da osservare sull'intero territorio italiano è pari a centocinquantamila individui, residenti in circa duemila Comuni": una affermazione che si rivela solo una speranza. Alla fine poco più di 60 mila persone daranno la disponibilità a fare l'esame per scoprire se hanno gli anticorpi del virus.I medici al Cts: pericoli per chi attende negli ambulatori
Seduta 16, 3 marzo: l'Ordine dei medici chirurghi spiega al Cts che non c'è filtro agli ambulatori per i pazienti, chi ha il Covid è a fianco di chi non ce l'ha. E' necessario passare dal medico di famiglia.Speranza e i dubbi sul vaccino anti influenzale obbligatorio
Il 21 maggio il Cts inizia a discutere di vaccini. Il ministro Speranza chiede ai tecnici di dare un parere sull'ipotesi di renderli obbligatori per tutti. Il Cts invita piuttosto a valutare l'estensione di quello contro l'influenza, suggerito e gratuito tradizionalmente sopra i 65 anni, anche sopra i 50 anni. Alla fine l'ipotesi non passa, il ministero decide di indicarlo sopra i 60. Riguardo all'obbligo, viene ipotizzato per i lungodegenti, gli ospiti di residenze per anziani e disabili. La linea non passerà. Altra categoria per la quale il Cts ipotizza l'obbligo è il personale sanitario. Solo alcune regioni, come il Lazio, lo hanno poi previsto. "Zone rosse per Alzano e Nembro", ma il governo dice no
Seduta 16, 3 marzo. Il Cts propone "di adottare per Alzano Lombardo e Nembro, venti contagi a testa, le stesse misure restrittive adottate per gli altri comuni delle zone rosse". Il governo non lo farà. E' la questione al centro dell'inchiesta della Procura di BergamoChiudere le scuole? Solo dove ci sono molti contagi
Seduta 18, 4 marzo. Seduta bis, se ne fanno due al giorno. Il Cts ha perplessità sulla proposta di Speranza di chiudere le scuole di ogni ordine e grado. "Le scelte di chiusura dovrebbero essere proporzionali al contagio" e "non esistono dati che ne indichino la inconfutabile utilità". Infine, la chiusura della scuola "è efficace solo se prolungata". Seduta 19, 5 marzo. Speranza apre la riunione dicendo che la fuga di notizie del giorno prima - decisioni sulla chiusura della scuola - ha creato sconcerto tra la popolazione e chiede al generale Bonfiglio del Punto Nato Ueo del Dipartimento di Protezione civile di garantire futura riservatezza alle informazioni.Le perplessità del Cts sui pannelli divisori a scuola
L'8 giugno in audizione con la ministra Azzolina il Cts parla di pannelli divisori. La ministra aveva chiesto se possono essere utilizzati come misura residuale e quali caratteristiche devono avere. Il Comitato risponde di non averne mai previsto l'utilizzo. Anzi esprime "elementi di perplessità sul quesito proposto, invitando ad una attenta valutazione costi/benefici. In ogni caso, il loro utilizzo potrebbe essere eventualmente considerato solo dopo l'esclusione di tutte le possibili misure organizzative e di prevenzione e protezione già proposte". Arriva una bocciatura anche per le visiere sugli studenti. "L'uso da parte dei minori farebbe configurare potenziali rischi per la sicurezza degli studenti connessi ad una non corretta manipolazione, manutenzione, conservazione e utilizzo dei dispositivi stessi".L'obbligo delle mascherine a scuola
Sempre l'8 maggio il Cts spiega, citando anche l'Oms che indossare le mascherine non fa male. A quel tempo si ipotizza l'obbligo per tutta la permanenza a scuola ma si promette di valutare "a ridosso della ripresa scolastica e sulla base degli indici epidemiologici registrati, la necessità dell'obbligo di mascherina per gli studenti per l'intera durata della permanenza in classe". Come noto, da poco si è previsto che possa essere abbassata al banco, se c'è la distanza di sicurezza quando, per le secondarie, la circolazione virale sia bassa.Via libera al test sierologico per gli insegnanti
Ai primi di luglio arriva il via libera al test sierologico per gli insegnanti prima dell'avvio della scuola. Le positività sono stimate tra il 2 e il 20%, e la conferma del tampone potrebbe essere tra lo 0,1 e l'1% dei casi. Il Cts ragiona anche sugli studenti, per i quali potrebbe essere proposta un'indagine su un campione rappresentativo della popolazione scolastica fatto con i test rapidi. Ancora non si è deciso di partire.Contrordine, bene il termoscanner in aeroporto
Seduta 22, 9 marzo. Solo il 9 marzo il Cts si convince a fare il termoscanner ai passeggeri in partenza extra-Schengen a Malpensa e Fiumicino. Nella seduta 24, 11 marzo, il Cts lamenta che le deliberazioni prese vengono comunicate in ritardo alle amministrazioni. E ci deve essere un riscontro delle applicazioni di queste delibere scientifiche. E nella seduta 25,il 13 marzo, mente all'ordine del giorno la scarsità dei dispositivi di protezione.
Coronavirus, a Napoli chiude il pronto soccorso del Cardarelli per boom di contagi
Troppi positivi tra i pazienti arrivati in ospedale per patologie diverse. Nessuno di loro ricoverato in Terapia intensiva. Test rapidi estesi a tutto il personale della struttura sanitaria.
Il pronto soccorso dell’ Ospedale «Cardarelli» di Napoli è stato chiuso nel tardo pomeriggio di oggi, venerdì, a causa del numero di pazienti risultati positivi al test rapido sul Covid-19. Sarebbero una decina i pazienti giunti al Pronto soccorso per patologie diverse, e risultati positivi al Covid 19 dopo il test rapido. Il Pronto soccorso sarà sottoposto a sanificazione e riaprirà quando le operazioni saranno completate.
- Test rapidi a tutto il personale
I test rapidi sono stati estesi a tutto il personale del Pronto Soccorso. Nei giorni scorsi si era registrato un aumento dei pazienti Covid-19 ricoverati nella palazzina «M» dell’ Ospedale. Nessuno di loro attualmente è ricoverato in terapia intensiva o sub-intensiva.
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