Questionare significa non creare dibattiti inutili. Semplicemente questo intendevo dire.
Nella seconda parte da te citata, mi spiace ma la persona non ha basi per sapere come la SARS si manifesterà su di lui\lei. Invece gli (eventuali tralaltro) effetti indesiderati di un vaccino sono ben noti e non sono minimamente conparabili a quelli della malattia per la quale ci si sta vaccinando.
Sul resto é ovvio che siamo umani e non robot, ma io non ho mai scritto che si deve ragionare da robot.
Saluti![]()
Beh però attenzione a differenziare le cose: un conto sono gli europei (che per quanto siano un evento importante e che fa girare tanto danaro è comunque un "di più"), un altro le elezioni (essenziale meccanismo di uno stato democratico, fondamentale strumento di sovranità popolare); se al primo si sarebbe potuto lavorare per farlo meglio nel secondo caso lo trovo difficile, sebbene si possa sempre fare di più. Almeno le elezioni non togliamocele dai![]()
Quella tua frase mi pareva alquanto perentoria come tono, l'avrò interpretata male io. Comunque non capisco, dove finiscono i legittimi dubbi e dove incominciano i dibattiti inutili? Sarei curioso di comprendere.
Per il secondo caso si tratta per entrambi i casi di probabilità; così come si può capire grossomodo quali siano le probabilità di subire effetti collaterali gravi si può capire grossomodo quali siano i rischi di contrarre il virus (rischi che per un individuo con meno di trent'anni, sebbene non inesistenti, sono bassi). Si tratta di un mero "quid pro quo", niente più. Ognuno in base alla propria situazione può valutare di conseguenza nel modo più razionale. E se dai quarant'anni in su la scelta da compiere razionalmente parlando è ovvia per un'eventuale terza dose con più possibili effetti collaterali, per un individuo sotto i trent'anni secondo me non è così scontata. Opinione mia. Saluti![]()
Si vis pacem, para bellum.
Scusami ma qui credo sia opportuno intervenire perché quello rimarcato in grassetto non credo abbia proprio senso...non capisco il punto.
La probabilità di avere conseguenze serie in seguito sia all'evento vaccino (terza dose in questo caso) e all'evento infezione da covid 19 è e sarà nota, gli effetti precisi non li si può sapere a priori in nessuno dei due casi e non potrebbe essere altrimenti. Che non possano essere comparabili è ugualmente tutto da dimostrare. Ma non per altro, perché semplicemente al momento non si na NULLA delle ipotesi di cui stiamo discutendo in seguito alla somministrazione di una eventuale terza dose: è quanto meno ovvio che tutto andrebbe nel caso dimostrato e non stabilito a priori per partito preso senza basi ed evidenze solide.
Se ci sarà il rischio di questi potenziali effetti collaterali maggiori si vedrà, come ho detto secondo me non ha senso porre troppa enfasi su questo al momento
Alla prima domanda ti rispondo subito perché la risposta é semplicissima: se la sanità prevede e chiama per la terza dose perché é previsto vada cosí, allora i successivi dubbi decadono e assumo significato pari a 0 perchè se viene previsto un richiamo lo si puó e si deve fare.
Chi decide di non farlo (es. il richiamo del tetano dovrebbe esser fatto ogni 10 anni) lo fa per motivi privi di senso e dati da idee personali prive di fondamento.
Il discorso del vaccino del tetano é tale e quale e non l'ho riportato a caso.
Per la seconda questione, il mettersi a disquisire sulle % o le probabilità non ha senso per il semplice fatto che la probabilità anche per un giovane sanissimo di ammalarsi gravemente di SARS esiste.
Il discorso che fai te sarebbe corretto solo nel caso la probabilità per i giovani sarebbe pari a zero ASSOLUTO.
Ma sappiamo benissimo che non è cosí.
La frase "ognuno puó valutare in base alla propria situazione..." la reputo piuttosto grave, perchè sfora dall'ambito di libera scelta: mi spiego meglio.
Nessuno mette in dubbio le critiche o le domande che ci si puó fare. Ma è il medico do famiglia che decide queste cose, sulla base della propria situazione. Non la persona stessa ( a cui resta la scelta ovviamente) ma la decisione di poter fare o meno il vaccino spetta al medico di famiglia.
Eh no, non funziona cosí.
Se si arriva al punto in cui c'é il richiamo del vaccino, significa che tuti i dubbi al riguardo non hanno più senso.
Altrimenrti non esisterebbero neanche i richiami di chissà quanti altri vaccini.
Intanto é indubbio che gli effetti anche sui giovani della SARS possono essere gravi. É su questo che non esistono dubbi perché la probabilità esiste
Segnalibri