Anche postulando una capacità di trasmissione analoga, nella quota parte di soggetti infettati, la ricorrenza di casi gravi è maggiore tra i vaccinati o tra i non vaccinati? E non mi riferisco alla ripartizione dei ricoverati negli ospedali, ma alla percentuale di coloro che contraggono il Covid in forma tale da passare almeno per il pronto-soccorso. Perché il nodo è questo ed è uno dei motivi per cui si persegue una copertura vaccinale altissima, ossia ridurre al minimo i casi gravi e critici e quindi ridurre al minimo il numero di pazienti ospedalizzati e la durata della loro degenza (che per inciso è un problema enorme, specie per l'impatto sulle terapie intensive e che nessuno sembra considerare in modo adeguato, bastano pochi giorni per riempirle e perché si svuotino servono molte settimane). Questi sono gli obiettivi della strategia attuale, ossia tentare un'endemizzazione accelerata di Sars-CoV2 avvalendosi del vaccino, non certo rincorrere ipotetiche herd immunity che erano già improbabili con la variante alfa e che con delta sono impossibili ... Altrimenti se ne dovrebbe desumere che l'unica strategia che abbia un senso negli stati democratici, sia quella di offrire il vaccino a chi lo vuole, senza cercare di convincerlo, specificando che "Non lo sappiamo mica se funziona, dal momento che ne siamo certi solo nei trial" clinici" e per il resto dare come indicazione alla popolazione il più classico degli allerta generali ossia il "Si salvi chi può!". Per gli stati non democratici può "bastare" l'adozione in toto del modello cinese... insomma... forse...
P.S. di fronte a un virus con un R0 >6 ho anche serie perplessità sull'efficacia della "Terza dose" sul contenimento dei numeri di contagiati, soprattutto se considero che il ripristino del 95% della protezione vaccinale in Israele è avvenuto in poco più di 1/3 della popolazione residente. Sembra comunque efficace per ridurre ulteriormente il numero di contagiati sintomatici nelle fasce d'età più elevate e quindi anche la proporzionale incidenza di ricoveri in queste stesse fasce, che non è mai trascurabile, con nessun virus respiratorio, meno che mai con questo.
Ultima modifica di galinsog@; 18/11/2021 alle 10:54
Ma questo e' sempre lo stesso discorso, ovvio che e' maggiore tra i non vaccinati (anche se purtroppo non cosi' tanto come si pensava); il problema e' che quando confronti Baviera e Lombardia devi metterci in mezzo anche altre variabili che magari fanno si' che la Lombardia abbia piu' ricoverati comunque anche con piu' vaccinati (o magari no, io spero di no).
Ps. in un altro messaggio dicevi che dopo la prima ondata la Germania e' il paese d'Europa che ha gestito peggio la pandemia. Onestamente non posso essere d'accordo:
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Alla fine in tutte le ondate la Germania ha avuto nel complesso una mortalita' in eccesso migliore di quella di tutto il resto d'Europa, paesi nordici a parte pur essendo sfavorita dalle condizioni geografiche, climatiche, demografiche e anche sociali (non ha la socialita' spagnola, ma nemmeno quella svedese o olandese).
Ha avuto un grosso picco a dicembre 2021, ma intanto e' riuscita a "protrarlo" fino a quella data e poi il picco in se' e' stato acuito dal fatto che l'ondata e' stata concentrata nell'est tedesco che e' la zona piu' anziana del paese e d'Europa. L'eccesso di mortalita' e' stato piuttosto contenuto, e nessun stato al di fuori della Sassonia ha superato il 40% (mentre Lombardia, Piemonte e Veneto sono arrivati quasi a 100% a novembre e dicembre).
Questa sara' probabilmente la prima ondata in cui avra' un eccesso di mortalita' piu' alto (forse) rispetto all'Italia.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Ma solo io penso che il picco non sia così distante?
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E facile contenere l'eccesso di mortalità con 4 mesi e mezzo di lockdown abbastanza rigido. Se non avessero sospeso il confinamento rigido prima del Natale 2020 probabilmente non avrebbero nemmeno avuto il picco della prima metà di gennaio. Se la nuova normalità consistesse nell'andare in letargo da metà ottobre a metà aprile non ci sarebbe forse nemmeno bisogno dei vaccini.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Ma appunto cosa?
E ritorniamo a ciò che dicevo prima. Secondo nevearoma, una volta accertata l'efficacia del vaccino con un trial, non si può più parlare dell'efficacia del vaccino nel mondo reale.
Ovvero non si possono fare confronti con ciò che era prima e ciò che è stato dopo, semplicemente perchè è il mondo reale. E dunque non si può confrontare un paese al 65 con uno all'80% di vaccinati, perchè è il mondo reale.
Chiudiamo il topic allora, tanto a che serve parlare di vaccino, è efficace...
Ma assolutamente no, ad esempio in Italia il lockdown è stato intermittente, lo stesso in Austria e in Francia, dove il periodo complessivo di confinamento è durato meno della metà di quello tedesco. La Germania è stata in lockdown parziale per quasi 2 mesi tra ottobre e inizio dicembre e poi ha fatto quattro mesi di lockdown vero (anche abbastanza pesante) fino ad inizio aprile. Credo che solo l'UK e l'Irlanda abbiano avuto confinamenti più lunghi e più impattanti su socialità ed economia... Ripeto se la gestione di questo virus consiste nell'ibernare le nostre società per tutto il semestre freddo abbiamo trovato la ricetta contro la pandemia e il resto del mondo potrebbe andare avanti anche senza mezzo miliardo di europei.
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