perfettamente d'accordo.
e ci si dimentica sempre il discorso smaltimento delle batterie, che propriamente banale non è.
per il momento la spinta verso l'elettrico è una pagliacciata imposta, tant'è vero che la gente tutta oramai se ne è accorta.
se poi ci aggiungiamo che per risparmiare il 15-20% di CO2 devo spendere almeno il 30% in più, al cristiano comune cosa viene in tasca? niente, difatti gli incentivi per le macchine termiche sono finiti dopo una settimana, per quelle elettriche sono ancora lì disponibili....
e io sono un cristiano comune e ho scelto di prendere, viste le percorrenze, ancora il vecchio caro TDI che dati alla mano consuma la metà della benzina e pertanto inquina pure meno, ma non si sa bene perché è messo in croce
PS: ho fatto 3000km in ferie con la Golf 8 2.0 TDI. consumo medio alla pompa, ben calcolato: 23km/l. teniamo conto che all'andato ho fatto SETTE ore di coda per questo incidente:
Modena, schianto in A1: un morto e sei feriti. Autostrada chiusa per ore, chilometri di coda - CorrierediBologna.it
e oggi al ritorno ho fatto 3 ore di coda per un incidente ormai risolto ma traffico intenso.
in puglia tanti spostamenti cittadini.
in autostrada a 130 sono ben oltre i 25/l (nessun ibrido ci si avvicina manco per sbaglio)
Si vis pacem, para bellum.
Aggiungo un altra considerazione che però tocca temi piuttosto ampi:
Non si parla mai della durata dell'auto!
Mi spiego in dettaglio:
Per le tecnologie che abbiamo ora a disposizione (materiali, trattamenti termici, qualità e ripetibilità della qualità etc...) un motore termico potrebbe durare per milioni di km, letteralmente MILIONI.
Così come "la scocca" dell'auto potrebbe quasi essere eterna, non siamo più negli anni 70 dove le Alfa Romeo venivano vendute già arrugginite perché non facevano trattamenti anti-ossidazione prima della verniciatura.
Perché non si fanno più auto che vai dal carrozziere a riparare ma a furia di fare abitacoli a deformazioni controllate e differenziate ormai butti via una macchina anche solo se ti tamponano?
Ok, è una tecnologia che salva miliardi di vite, ma perché non è pensata per essere anche "facilmente " riparabile?
La risposta è "semplice", viviamo in un mondo votato al consumismo.....
Ma consumando si consuma anche energia e materiali, perché ci dobbiamo arrendere al fatto che oramai "nulla è riparabile"?
Faccio alcuni esempi per essere più chiaro:
- tecnologie nei motori dell'autotrasporto per esempio, i "camion" fanno milioni di Km non migliaia e sviluppando un lavoro mica leggero nella loro vita
- Ormai i guasti più noiosi e comuni sono all'elettronica (rottura centraline, sensori, computer di bordo, starature di sensori etc), sono pochi (o comunque mooolto meno di qualche tempo fa) i difetti meccanici (rotture guarnizioni, testate, guide valvole, distribuzione, turbo, trasmissione etc)
- Nei carrozzieri sono spariti i banchi per il tiraggio e la messa in sagoma delle auto, ormai dopo un incidente i primi controlli si fanno alle battute degli sportelli e al tetto, se qualcosa è piegato ciao, butti la macchina perché non la sistemi più
- Come dico a tanti, vedremo fra 40 anni quali e quante auto d'epoca ci saranno......il 99% delle auto moderne si "autodistruggerà" prima dei 20 anni o dopo 250/300k km......
Sostanzialmente viene applicato quello che un mio professore chiamava "criterio della miseria scientifica" ovvero la capacità di progettare e produrre un oggetto la quale durata nel tempo viene scientificamente calcolata.
Concludo dicendo che è un discorso ampliabile a tanti prodotti, tecnologici o meno, che ognuno di noi acquista nella propria vita.
Perchè sfortunatamente l'energia di un urto va dissipata da qualcuno o da qualcosa.
Quindi o si rompe l'auto, che assorbe la maggior parte, o si rompe la persona trasportata.
Semplicissima: basta costruire una roba rigida come un carro armato e, appunto, far scaricare l'energia degli urti sugli occupanti.
Il fatto che poi "il conto" passi al SSN non significa che è gratis solo perchè si spende meno a riparare l'auto... Comunque prima di arrivare al "non riparabile" ci sono tanti step eh.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
è ovvio che l'obbiettivo finale è avere fonti di energia a basse emissioni ed anche decarbonizzare la produzione di batterie, ma anche così nel peggiore dei casi (batterie prodotte in asia con maggiori emissioni dovute al carbone) ed anche nei paesi che hanno una maggiore quota di produzione elettrica da fonti fossili le emissioni di un elettrica sono comunque ben inferiori di un analogo veicolo tradizionale e con il calo delle emissioni nella produzione di batterie il debito iniziale si recupera in poco tempo:
Factcheck: How electric vehicles help to tackle climate change
e1.PNG
e2.PNG
Per ora quello che conviene di più probabilmente è il GPL![]()
Obsolescenza programmata.
Che peraltro io estenderei anche alla cultura odierna, dalla musica ai temi di attualità. Tutto ha ormai una durata (breve), ma qui si va OT.
@Kojakteam il link era solo per darci un occhio, neanche io sono per nulla convinto del passaggio al 100% elettrico.
Guido, quando mi è necessario, un'ibrida di terza mano, che fa i 22-25 km/l, che voglio duri il più possibile e che ho preso perchè la ritenevo una seria mossa sostenibile.
Comunque da qua al 2035 di cose ne cambieranno parecchie e trovo che sei due paesi come Germania e Italia abbiano già alzato polvere (soprattutto la Germania) il dibattito sarà ancora molto grande.
se ragionassimo in questo modo (è solo il 15%) allora non decarbonizziamo mai nulla visto che il 100% è fatto di tanti piccoli contributi e quello dei trasporti non è piccolo. ma poi quali sono le alternative? anche se i peak oilers hanno sbagliato di non poco le proiezioni il petrolio non durerà in eterno ed è evidente che come minimo tenderà a costare caro , le emissioni di co2 includono l'intero ciclo di vita inclusa la produzione dell'auto, delle batterie e la produzione/trasporto del combustibile, è evidente dall'immagine che ho postato sopra che le emissioni dell'elettrico sono più basse già con l'attuale mix energetico e possono migliorare, per i motori a combustione la componente maggiore è quanto emesso durante l'utilizzo e su questo non c'è niente da fare.
difatti nessuno ha detto che non siano l'alternativa giusta, si è detto che AD ORA non lo sono e nemmeno lontanamente per una serie di fattori, tra i quali:
non di certo un enorme decarbonizzazione all'istante
economicamente fottutamentesvantaggiose
spesso con autonomie ridicole ed una rete di ricarica ancora piuttosto scarsa
e via discorrendo.
non dubito che tra qualche anno la questione sarà completamente ribaltata. ed io sarò il primo a comprare la macchina elettrica![]()
Si vis pacem, para bellum.
ma al 2035 ne mancano ancora 13 di anni, la rete di ricarica non ci vuole molto a costruirla se c'è domanda e le elettriche già prima di allora è assai probabile che costeranno meno anche da produrre oltre che per il combustibile (supposto che vada di pari passo con la decarbonizzazione del mix energetico); per me il 15% non è poco ed è uno dei settori da cui partire poichè diversi altri sono più difficili.
per me 12 anni, parlando della vita di un'auto, sono un'eternità.
io le trituro in 4/5 anni a dir tanto, quindi faccio in tempo almeno almeno 2 volte
quando dico ad ora, dico ad ora, non al 2035. ad ORA non ha senso comprare un'elettrica a meno che non ce lo si possa permettere e non faccia al caso tuo.
sono appena tornato da 10gg in Puglia, ho fatto più di 3000km. con un'elettrica non avrei MAI potuto, o magari anche sì, perdendo però una sacco di tempo prezioso che onestamente non mi va di perdere tra cercare colonnine, aspettare che si carichi e via discorrendo.
quindi, ad OGGI, non ha molto senso. Tra 2/3 anni sì? perfetto, me la compro, a patto che non costi 40k euro una utilitaria elettrica![]()
Si vis pacem, para bellum.
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