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Quando parliamo di trazione elettrica pura dobbiamo però sempre considerare il rendimento di produzione della corrente, che per la rete elettrica italiana è poco superiore al 40%, perché ancora dipendente dal fossile. Poi dovremmo considerare anche l estrazione e raffinazione del combustibile, a sua volta processo energivoro. Inoltre, per caricare una batteria di 50 kWh con la presa di casa ci vorrebbero 16.6 ore utilizzando tutti i 3 kW di un contratto domestico. Di conseguenza dovremmo tener conto che la rete nazionale dovrebbe installare potenza aggiuntiva, qualche GW, per aumentare la potenza erogabile da una rete domestica. L ideale chiaramente sarebbe avere tutta energia rinnovabile, cosa ad oggi impossibile.
Insomma, io vedo ad oggi margini di miglioramento sia per l idrogeno che per l elettrico puro, con il primo favorito per potenze e autonomie elevate, il secondo per quelle ridotte. La soluzione realistica sarà un mix di tecnologie con continue evoluzioni per ciascuna.
Se consideri il rendimento della produzione di corrente devi considerare quello per produrre l'energia elettrica necessaria a produrre l'idrogeno, alla fine il risultato è soltanto inserire un passaggio in più rispetto all'utilizzo diretto della energia elettrica per la trazione, con le relative dispersioni (che non sono piccole). Quindi è una tecnologia con una efficienza strutturalmente molto inferiore, che produce un costo al Km superiore.
Può avere senso soltanto nei casi in cui è economicamente vantaggioso sostenere un costo maggiore per il carburante in cambio di una maggiore autonomia o minore peso (per gli aerei) ma ad oggi è una tecnologia lontanissima dalla sostenibilità economica.

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Nuova relativamente, già 20 anni fa ci facevano studiare le fuel cell idrogeno prospettandocele come l alternativa ai combustibili fossili, con ambiziosi piani di sviluppo fino al 2020. Al 2020 poi ci siamo arrivati e quei piani non si sono concretizzati. Sicuramente per difficoltà tecnologiche, ma anche perché non ci si è investito con decisione. È chiaro che una transazione verso l idrogeno richiede il coinvolgimento di tutta la filiera. Ma non ci dimentichiamo che anche col fossile ci sono stati e ci sono problemi e rischi dovuti a estrazione, stoccaggio e trasporto. Comunque l idrogeno è ancora considerata una fonte energetica su cui puntare, e in America e Asia si stanno muovendo già da tempo.
Una buona panoramica sul presente e possibile futuro qui
Supporting the shift toward green hydrogen | Bureau Veritas
Ma l'idrogeno non è una fonte di energia, quindi non è mai stata e mai sarà un'alternativa ai combustibili fossili, che sono una fonte primaria.
I limiti della tecnologia erano già evidentissimi 20 anni fa e non ho mai capito perché sia stata esaltata così tanto (molti sono ancora convinti che manchino gli investimenti, ma non è quello il problema). Può essere un modo per immagazzinare l'energia in eccesso prodotta con altri processi, come il calore delle centrali nucleari o le rinnovabili durante i picchi di produzione, ma ad oggi non è competitiva nemmeno su quello.