
Originariamente Scritto da
snowaholic
Il primo grafico mostra esattamente la mia obiezione.
Per percorrere 100 Km una macchina ad Idrogeno ha bisogno di 39,1 kWh di energia primaria, una elettrica 16,3. Il confronto è veramente impietoso in termini di efficienza, il ciclo dell'idrogeno disperde quasi 3/4 dell'energia iniziale, quella elettrica meno di un terzo. Quindi a parità di fonte da cui proviene l'energia elettrica, alimentare l'automobile ad idrogeno richiede una produzione di energia più che doppia (2,4 volte per la precisione).
Se per alimentare tutto il parco auto a batteria servirebbe circa il 20% dell'attuale produzione di energia elettrica, per alimentarle ad idrogeno da elettrolisi servirebbe quasi il 50%.
Quindi ha senso soltanto se hai energia da buttare che non sai dove mettere, anche in questo peraltro ci sono altre tecnologie che possono competere in termini di costo per immagazzinarla.
Ad oggi è una tecnologia che non ha alcun impiego tecnologicamente dimostrato che sia efficiente in termini energetici e di costo, se non in qualche piccola nicchia. Forse potrebbe diventarlo per alcuni impieghi specifici dove non ci sono alternative, ma con costi non indifferenti.
Se guardi la lista degli utilizzi dell'idrogeno, quelli con buona efficienza energetica sono o settori in cui già si utilizza l'idrogeno da combustibili fossili e quindi si tratterebbe solo di sostituirlo con idrogeno con altre fonti (cosa giustissima) oppure settori in cui l'impiego dell'Idrogeno è ancora solo teorico (come l'aviazione) oppure con costi estremamente elevati e difficili da abbattere.
È un problema perché è inefficiente, in uno scenario in cui l'energia (da rinnovabili) sarà talmente abbondante ed economica che non sapremo dove metterla potrebbe anche avere senso, ma è uno scenario che mi trova piuttosto scettico. Peraltro un impianto che fa elettrolisi solo nei momenti di picco di produzione lavorerebbe per poco tempo quindi bisogna valutare attentamente il costo rispetto ad altre tecnologie di accumulo.
Al netto di questi dubbi tecnici non ho nessuna avversione ideologica alla tecnologia, soltanto verso il tipo di esposizione mediatica che ha ricevuto. Ci sono molte tecnologie in competizione per risolvere i problemi tecnici dovuti alla transizione ecologica, è difficile sapere quali prevarranno nei tanti ambiti in cui ad oggi non esistono tecnologie già competitive e scalabili. Per ora l'idrogeno è una delle tante tecnologie in sviluppo che non hanno ancora applicazioni commerciali competitive, può essere che le cose cambino in futuro ma non mi stupirebbe affatto vederla relegata ad un ambito di utilizzo infimo dalla crescita di altre soluzioni tecnologiche.
C'è anche una certa tendenza da parte delle multinazionali dei combustibili fossili a proporre l'idrogeno da gas naturale come tecnologia di transizione, cosa che rende il tema molto a rischio greenwashing a mio avviso. L'idrogeno necessita di una infrastruttura costosa e quindi con dei costi di investimento enormi, con i conseguenti interessi economici che cercano di enfatizzarne i benefici per cercare di attirare finanziamenti pubblici. Questo non vale solo per l'idrogeno, sarà un problema generalizzato nei prossimi anni, ma molti ci hanno investito e rischiano di restare con un pugno di mosche in mano se soccomberà ad altre tecnologie come già successo sul settore automobilistico.
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