Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
Mi descrivete realtà ignote
Qui nella mia zona l'ottica del lavoro è identica agli anni Settanta e Ottanta.
Otto ore al giorno, e se esci puntuale sei guardato male e soggetto ai rimbrotti e ai borbottii dei superiori perchè "hai poca voglia di lavorare". Perchè qui se non fai 9-10 ore (con straordinario non pagato ovviamente) sei un fannullone. Permessi e ferie non sono diritti, ma un beneficio cardinalizio, e ti vengono concesse solo come se fosse un grande, grandissimo favore.
Questo è possibile grazie alla vecchia mentalità piemontese padronale (secondo cui bisogna ringraziare il padrone che ci fa lavorare e non bisogna mai stare a casa, per nessun motivo, si lavora anche con la febbre) unita al fatto che ci sono davvero persone che, nel corso di anni e anni e anni, lavorano 9-10-11 ore al giorno e sono pagate per 8, che non fanno mai nè ferie nè permessi (piuttosto se li fanno liquidare in busta). Finchè ci sono queste persone (e credetemi che ce ne sono tante, soprattutto di una certa età ma anche relativamente giovani) capite che i datori di lavoro non cambiano mentalità.
Per la cronaca non lavoro in una piccola azienda a carattere familiare, ma siamo in più di 150 dipendenti.
ecco, questa è l'Italia. Le realtà come la mia o di Verza sono una rarità, la norma è la tua realtà.
ed è anche ora di piantarla lì... come fare? controlli a nastro e multe salatissime. sei "obbligato" a stare lì 1 o 2 ore iin più gratis? multazza all'azienda e via andare, così la si smette.
so che è utopia, ma sarebbe bello fosse così.
i dipendenti come quelli descritti non c'entrano niente secondo me. Tutto fa il datore di lavoro. da noi agli stagionali gli insegniamo da subito che se finisci alle 18, massimo alle 18:02 devi andartene via perché non sei più pagato. Poi, nella realtà quando acquisisci responsabilità e mansioni particolari capita che non succeda, se si sfora la mezz'ora viene pagato come strao e finita lì.