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Risultati da 51 a 60 di 342

Discussione: Strage a Erba...

  1. #51
    Vento teso L'avatar di nago
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    Predefinito Re: Strage a Erba...

    Citazione Originariamente Scritto da zione Visualizza Messaggio
    Premesso che sino a prova contraria sono tutti innocenti, non riesco comunque nemmeno a sforzarmi a concepire il massacro cosi' barbaro di un bimbo di circa 2 (due !) anni: no, non ci riesco proprio !

    Ci si puo' azzuffare, anche ammazzare x carita' tra persone diciamo adulte x motivi anche piu' stupidi ma x carita', massacrare cosi' un povero bimbo indifeso e senza colpa NON e' nemmeno ipotizzabile, pensabile !

    No comment (almeno x ora !)
    Esatto, li la volontà era di ammazzare quel bambino VOLUTAMENTE!
    “Sopra le nuvole il meteo è noioso”

  2. #52
    Vento teso L'avatar di nago
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    Predefinito Re: Strage a Erba...

    Citazione Originariamente Scritto da icekarl Visualizza Messaggio
    ... la verità che è passata è che lui ora è la povera vittima; in realtà è il primo responsabile della strage, sia che sia lui il mandante, sia che il massacro sia frutto di una vendetta trasversale (altra ipotesi). E' una storia tragica e complessa, che non si può spiegare così facilmente.
    E se credete che a Erba siamo diventati tutti intolleranti, si forse è vero...
    L'ipotesi ora sembra essere un'altra ancora...

    E comunque la stessa cosa stava succedendo a Lissone la scorsa settimana. Avrete sentito di quell'imbecille che ha preso a sprangate 4 donne (di cui una ancora gravissima). Bene nei primi minuti si era subito sparsa la voce che la cosa fosse stata commessa da extracomunitari. Poi per fortuna hanno subito arrestato il tipo e si è chiarito l'accaduto prima che i giornali potessero fare il resto.
    “Sopra le nuvole il meteo è noioso”

  3. #53
    Moderatore "Al Bar dello sport" L'avatar di Tubular
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    Predefinito Re: Strage a Erba...

    Citazione Originariamente Scritto da Tubular Bells Visualizza Messaggio
    Se cosi' e' andata, non e' che il tragico epilogo di una situazione molto difficile che si trascinava da anni. Dev'essere capitato un qualcosa, presumo una lite fra le donne (di qui le tracce estranee di sangue femminile) che ha fatto perdere letteralmente la testa a quell'uomo. A quel punto avrebbe ammazzato chiunque avesse incontrato. Non mi sento pero' di giudicare nessuno, penso che tutti, tranne il piccolo innocente, in questa vicenda abbiano le loro colpe.
    Citazione Originariamente Scritto da Conte Visualizza Messaggio
    Non è la gara a chi la dice più gorssa è la mentalità prevenuta su certe persone In questo ed in casi analoghi). Per fortuna la realtà si mostra molto più complessa ed imprevedibile. Spero sia di insegnamento anche sul fatto che ci vuole prudenza nel pronunciarsi. Stavolta è il marocchino che avrebbe dovuto barricarsi in casa per un italiano pericoloso.
    Il male ed il bene è dentro l'uomo e non dentro una razza.
    Come gia' detto. piccolino a parte, ogni singolo attore di questa vicenda ha le sue colpe.

    Le vecchie ''case di corte'' erano luoghi di aggregazione in cui vigevano pero' delle regole ben precise mai scritte, ed abitate quasi sempre famiglie legate da vincoli di parentela o decennali amicizie. Le cose son un po' cambiate, ma penso che la regola del rispetto reciproco e della tranquillita' valgano ancora. Probabilmente anche li' era cosi', e non si puo' certo farne una colpa se due coniugi desiderano vivere tranquilli nella casa che han comprato con tanti sacrifici. Probabilmente l'arrivo di questa ragazza con tutta la sua esuberanza giovanile ha turbato questo equilibrio. Qualche osservazione, qualche risposta sgarbata ed i rapporti si son fatti molto tesi. Il matrimonio con uno straniero avra' sicuramente peggiorato le cose agli occhi dei due accusati. Aggiungiamoci alcuni fatterelli che han portato questo fresco sposino dietro le sbarre, un codazzo di amici dello stesso un po' rumorosi e la zuppa e' bella che cotta. Non e' insito nella cultura e nel modo di agire e ragionare di certe persone che non si puo' far casino a tutte le ore, cosi' come non lo e' per certe persone portare un pelino di pazienza in piu'. Son due mondi troppo inconciliabili, specie se si tende sempre a difendere i diritti degli ultimi arrivati. E per ultimi arrivati non intendo gli stranieri, ma qualsiasi persona che vada ad inserirsi in un contesto sociale gia' preesistente e con delle regole di convivenza civile da rispettare. Detto questo, non intendo minimamente giustificare nessuno, ci mancherebbe, anzi mi auguro una condanna durissima per chi sara' ritenuto colpevole di questa tragedia. Possibilmente da scontare fino all'ultimo giorno. Concludo aggiungendo che questo caso ha molte analogie con la ben nota vicenda di Cogne.
    Come se fosse antani...


    always looking at the sky

    ''E' nei ritagli ormai del tempo che penso a quando tu eri qui''
    Vasco.

    come se uno facesse il Pesto con l'Edera...
    (Claudioricci, lunedi' 8 gennaio 2007)

  4. #54
    Moderatore "Al Bar dello sport" L'avatar di Tubular
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    Predefinito Re: Strage a Erba...

    Citazione Originariamente Scritto da zione Visualizza Messaggio
    Premesso che sino a prova contraria sono tutti innocenti, non riesco comunque nemmeno a sforzarmi a concepire il massacro cosi' barbaro di un bimbo di circa 2 (due !) anni: no, non ci riesco proprio !

    Ci si puo' azzuffare, anche ammazzare x carita' tra persone diciamo adulte x motivi anche piu' stupidi ma x carita', massacrare cosi' un povero bimbo indifeso e senza colpa NON e' nemmeno ipotizzabile, pensabile !

    No comment (almeno x ora !)
    Ricordati che l'uomo e' pur sempre un animale, non un vegetale od un sasso. Regolato e gestito nei suoi comportamenti da un sistema operativo in continua espansione ed aggiornamento, ne' piu' ne meno come un pc. Quando il sistema va in tilt, lo schermo diventa nero ed a quel punto il tuo pc non riconosce piu' nulla.

    C'est la vie...
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  5. #55
    Vento moderato L'avatar di neeno
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    Predefinito Re: Strage a Erba...

    Ma si sa qual era la denuncia in corso tra i due vicini?

  6. #56
    Presidente MeteoNetwork L'avatar di Jerry
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    Predefinito Re: Strage a Erba...

    Citazione Originariamente Scritto da neeno Visualizza Messaggio
    Ma si sa qual era la denuncia in corso tra i due vicini?
    http://www.repubblica.it/2007/01/sez...na-motivi.html
    Marco Giazzi, Presidente MeteoNetwork

    Esiste quindi la possibilità di creare una realtà completamente nuova partendo da zero ma con forze nuove che abbiano voglia di divertirsi e lavorare. (Marco Giazzi, 27 Marzo 2002)

  7. #57
    Presidente MeteoNetwork L'avatar di Jerry
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    Predefinito Re: Strage a Erba...

    Ed ecco il triste epilogo : http://www.repubblica.it/2007/01/sez...-2/erba-2.html

    E adesso visto che son stati CONCITTADINI, non uscirà più nessuno di casa... giusto? Tutti barricati.
    Marco Giazzi, Presidente MeteoNetwork

    Esiste quindi la possibilità di creare una realtà completamente nuova partendo da zero ma con forze nuove che abbiano voglia di divertirsi e lavorare. (Marco Giazzi, 27 Marzo 2002)

  8. #58
    Uragano L'avatar di roby4061
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    Predefinito Re: Strage a Erba...

    Citazione Originariamente Scritto da Jerry Visualizza Messaggio
    Ed ecco il triste epilogo : http://www.repubblica.it/2007/01/sez...-2/erba-2.html

    E adesso visto che son stati CONCITTADINI, non uscirà più nessuno di casa... giusto? Tutti barricati.
    già, non è stato il feroce saladino a fare il massacro.
    Villar Perosa, B.ta Casavecchia (TO) 630 m
    Villanova C.se (TO) 376 m slm



  9. #59
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    Predefinito Re: Strage a Erba...

    Citazione Originariamente Scritto da roby4061 Visualizza Messaggio
    già, non è stato il feroce saladino a fare il massacro.
    Beh, il feroce saladino sarà il prossimo, he he:

    E Azouz minaccia vendetta
    "Quelli ora li uccido io"


    http://www.repubblica.it/2007/01/sez...-minaccia.html

    Stica.
    Filippo
    Vivo a Trento città, ma la mia stazione meteo è nella campagna di fronte casa dei miei genitori, a Rovereto.

  10. #60
    Vento moderato L'avatar di djordj
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    Predefinito Re: Strage a Erba...

    Non è stato il "feroce saladino" a commettere questo massacro.

    ERBA (Como)—Uno, due, tre. Azouz Marzouk conta con voce calma, senza cambiare mai l'espressione del viso. «Tre volte, almeno tre volte». Il padre di Youssef riesce a non perdere la calma, soltanto una ruga sulla fronte quando ricorda le volte in cui Olindo Romano e sua moglie Rosa gli urlarono una frase, sempre quella: «Guarda che io vi ammazzo tutti, tunisino di m…». Nella casa dei tunisini, in cima all'ultima salita di Merone, stanno preparando il funerale. I bagagli sono quasi pronti, Azouz accompagnerà in Tunisia sua moglie e il figlio Youssef, che aveva solo due anni. Ma adesso che ogni finzione è crollata, cade anche la maschera di distacco che il presunto colpevole della prima ora aveva indossato in questi giorni. Gli occhiali neri li tiene sul naso, a coprire gli occhi, ma poi se li toglie. Fa freddo, sul pianerottolo, e Azouz si stringe nel suo giubbotto di pelle marrone. «Come potevo prenderlo sul serio? Come potevo pensare che l'avrebbero fatto? Io e Raffaella gli rispondevamo, certo. Loro insultavano, noi sfottevamo, era il modo per fargli capire che non avevamo paura di loro».
    I suoi amici gli battono le mani sulle spalle, vieni dentro, Azouz, smettila di parlare. Lui continua a fare «tre» con le dita, tre volte negli ultimi mesi e chissà quante ce n'erano state prima. Quando si toglie gli occhiali, la luce del neon mostra occhi che sono diventati due fessure, e questa volta non è l'assenza di sonno. E' un odio liberatorio, come se le notizie che arrivano dalla televisione fossero il segnale di via libera, anche Azouz il tunisino si mostra per quello che è. «Non sono un uomo di pace», è la sua premessa, quasi a scusarsi di quello che sta per dire. «Adesso voglio essere arrestato. Ci penso io. Vado a cercarli e li strangolo». Calmati, Azouz, lascia stare, gli intima uno dei suoi tanti cugini. Ma almeno per una volta, il tunisino non si ferma, non comprime i suoi veri sentimenti. Quando è tornato in Italia, i carabinieri gli hanno chiesto chi fossero le persone che potevano odiarlo così tanto.
    Lui fece tre nomi, il primo era quello dei coniugi Romano. «Mi sento il veleno addosso. Sentivo che erano stati loro, e adesso lo so. Spero che queste persone se la passino male in carcere, spero che la loro detenzione sia lunga e dolorosa». E' un mantra di odio, ripetuto con la solita cadenza, voce piana, bassa, anche se esprime concetti terribili. «La vendetta è un dovere, dalle mie parti. E credo di averne diritto». La recita che si imposto è finita. Non è un uomo di pace, Azouz. E' il capo dei tunisini di Merone e di Erba. E' un uomo deciso, e duro, che liquida con uno sguardo sprezzante chi gli parla di perdono. «Io non sono il padre di Raffaella. Io ho una storia diversa. E finché vivrò non avrò pace. Li voglio ammazzare con le mie mani».
    Azouz non è un santo, non lo è mai stato. E adesso è un uomo che ha appena saputo chi è stato a sterminargli la famiglia. «Guarda il padre di Raffaella: è andato cinque volte al Pronto soccorso, il crepacuore lo sta consumando. Io non farò quella fine». Sarà l'odio a mantenere vivo Azouz, a dargli forza. Perché anche lui deve combattere i suoi demoni. «Mi sembravano innocui, gente un po' matta, ma capace di parlare e basta. Non immaginavo che fossero degli animali feroci, altrimenti non avrei mai lasciato soli Raffaella e Youssef». Il buco nero che lo sta corrodendo è questo. Non aver compreso che davanti a sé aveva «animali feroci», come li chiama adesso.
    Olindo e Rosa Romano sembravano una coppia «strana» ma innocua, e non due vampiri della porta accanto, abbastanza lucidi da crearsi una via d'uscita quasi perfetta. Un'ora dopo la mattanza erano al tavolo del Mc Donald's sotto i Portici Plinio, in pieno centro, hamburger e patatine per scacciare il sapore del sangue. Azouz il tunisino è costretto ad ammetterlo, in quello che sembra un monologo recitato per se stesso. «Grondavano disprezzo nei nostri confronti. Ma non ho mai pensato che fossero capaci di fare quel che hanno fatto». E' in quel far di conto ad alta voce la verità interiore di Azouz, la rabbia, l'odio che si mischiano alla colpa. Non aver saputo capire, non aver potuto proteggere. «Ero padre, ero un marito, sono un niente». La voce è sempre uguale, gli occhi invece no. «Non riesco più a dormire, sono condannato a ricordare». Uno, due, tre, come le volte che gli è capitato di sentire quel «vi ammazziamo», e sembravano soltanto parole al vento.

    Saranno sicuramente frasi dettate dalla disperazione.
    Stefano Giorgetti
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