Come gia' detto. piccolino a parte, ogni singolo attore di questa vicenda ha le sue colpe.
Le vecchie ''case di corte'' erano luoghi di aggregazione in cui vigevano pero' delle regole ben precise mai scritte, ed abitate quasi sempre famiglie legate da vincoli di parentela o decennali amicizie. Le cose son un po' cambiate, ma penso che la regola del rispetto reciproco e della tranquillita' valgano ancora. Probabilmente anche li' era cosi', e non si puo' certo farne una colpa se due coniugi desiderano vivere tranquilli nella casa che han comprato con tanti sacrifici. Probabilmente l'arrivo di questa ragazza con tutta la sua esuberanza giovanile ha turbato questo equilibrio. Qualche osservazione, qualche risposta sgarbata ed i rapporti si son fatti molto tesi. Il matrimonio con uno straniero avra' sicuramente peggiorato le cose agli occhi dei due accusati. Aggiungiamoci alcuni fatterelli che han portato questo fresco sposino dietro le sbarre, un codazzo di amici dello stesso un po' rumorosi e la zuppa e' bella che cotta. Non e' insito nella cultura e nel modo di agire e ragionare di certe persone che non si puo' far casino a tutte le ore, cosi' come non lo e' per certe persone portare un pelino di pazienza in piu'. Son due mondi troppo inconciliabili, specie se si tende sempre a difendere i diritti degli ultimi arrivati. E per ultimi arrivati non intendo gli stranieri, ma qualsiasi persona che vada ad inserirsi in un contesto sociale gia' preesistente e con delle regole di convivenza civile da rispettare. Detto questo, non intendo minimamente giustificare nessuno, ci mancherebbe, anzi mi auguro una condanna durissima per chi sara' ritenuto colpevole di questa tragedia. Possibilmente da scontare fino all'ultimo giorno. Concludo aggiungendo che questo caso ha molte analogie con la ben nota vicenda di Cogne.
Come se fosse antani...
always looking at the sky
''E' nei ritagli ormai del tempo che penso a quando tu eri qui''
Vasco.
come se uno facesse il Pesto con l'Edera...
(Claudioricci, lunedi' 8 gennaio 2007)
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