allora jadan tu credi che il mondo non trovera' un anticorpo contro queste ingiustizie di "nuova generazione"?
io voglio essere ottimista,perche' secondo me l'uomo trovera' il rimedio per questo nuovo stato di cose,ce la faremo,come ce la facemmo quando il mondo finiva entro i confini della propria nazione(come dici tu verso la meta'-fine anni 80 si era raggiunto un relativo benessere e giustizia sociale)-
adesso il meccanismo si e' messo nuovamente in moto(quello del profitto e sfruttamento)ma questa volta su scala planetaria,prima l'immigrazione avveniva entro il proprio paese,come ad esempio i meridionali che salivano al nord(ancora salgono pultroppo)oggi il sistema funziona senza frontiere-
quindi si perpetua il meccanismo ma ad un livello superiore-
ebbene credo che un giorno avverra' un movimento di scala mondiale (anni,secoli?)che cerchera' di arginare e contenere la spietata legge del profitto e dello sfruttamento-
e non chiamatemi sovversivo,sogno solo un mondo piu' giusto senza sfruttati,il colore della bandiera sotto cui questa chimera avverra' non mi intereessa![]()
ciao,Jadan
per quanto riguarda la digressione che hai fatto sulla composizione sociale -abitativa di Roma,credo che ciò sia dovuto al fatto che Roma non abbia mai avuto una storia e una presenza di classe operaia classica,ma di proletariato vario e più che altro di sottoproletariato.
infatti,credo,che la struttura economica influenza anche l'assetto urbanistico deiterritori.
Per es,la Puglia,è fatta di grossi paesoni e città,sopratutto sulla costa e immediato entroterra,perchè qui la proprietà terriera è stata sempre storicamente più frammentata,mentre in Emilia,dove ci sono tantissimi paesini,il latifondo estensivoo era la caratteristica predominante,intorno alla quale si sono coagulati piccoli nuclei abitativi.
per il resto,caro Jadan,sono contento di come ti sei posto,di fronte alle "illusioni" di giustizia sociale di questi due forumisti:sono contento ,perchè anche dalle tue parole di "disilluso" ci sono invece elementi di speranza.
Ma al di là delle nostre ,importantissime,speranze e posizioni soggettive,processi oggettivi vanno avanti:essendo processi implicano anche forze che si intersecano,si oppongono,si sovrappongo,divergono,convergono.Ma tutto è sempre in movimento.
Giro molto,ascolto molto,osservo molto,studio molto,intervengo molto,mi informo molto:sono un figlio della globalizzazione,e utilizzo i mezzi anche buoni che essa mi mette/ci mette a disposizione.
Ebbene,ritornando in tema,sottolineo l'importanza del massiccio processo di organizzazione nel sindacato e nell'associazionismo di base(con migliaia di associazioni) e oltre 500mila iscriti sindacali,dei lavoratori immigrati:con le loro lotte e le loro organizzazioni stanno da tempo inviandoci segnali della loro volontà di creare unità con i lavoratori italiani,e più cresce questa loro volontà,più la reazione si scatena per spezzare i ponti.
C'è tantissima strada da percorrere,ma è questa la questione fondamentale e decisiva da porre sia nelle strutture sindacali(dove regnano gli ostacoli più enormi)ma sia soprattutto all'insieme dei lavoratori italiani,per battersi per la piena eguaglianza reale di condizioni e di trattamento tra autoctoni e immigrati,e per la PIENA Integrazione ,senza nessuna forma di discriminazione,degli immigrati,ovunque,ma partendo dai sindacati..
Affinchè la presenza massiccia di immigrati non indebolisca ulteriormente i diritti e la capacità di resistenza del mondo del lavoro,è fondamentale l'unità ,la fratellanza,la solidarietà
Ultima modifica di beniamino; 08/11/2007 alle 07:54
il fatto è che siccome a te non hanno fatto del male, non puoi comprendere ... cerca di immedesimarti in chi ha visto la moglie strangolata da un delinquente... (anche italiano, non necessariamente immigrato)...
aggiungo: PURTROPPO... ma ricordati che di questo passo la gente si farà sempre più giustizia da se, e con la solidarietà che hanno non so come andrà a finire... sono troppi, e sempre di più quelli che hanno idee ben più radicali delle mie contro questa gente qua...al momento so di essere protetto,perchè le mie idee sono della nostra Costituzione e delle nostre leggi
e ti ripeto che ho paura anche di questo, perchè è l'anticamera di una guerriglia ...
su questo sono d'accordo... prevenire prima che commettano il reato!! Mandandoli via... sarebbe un bene anche per loro... purtroppo non si può... deve prima scapparci il morto... e tu diresti meglio il morto che un gesto anticostituzionale ?? ?...sono tante le cose che si possono fare:prevenzione individuale,sociale,situazionale prima del reato
ma per forza... un popolo che ha una cultura completamente differente dalla nostra, che non sa stare alle regole... non è facile educarlo all'integrazione (non siamo solo noi a dover cercare di sopportarli, sono anche loro: la convivenza è reciproca)... e la situazione preme troppo per pensare all'educazione e basta... si deve certo educare, ma anche agire più duramente per avere effetti più immediati quando c'è bisogno:la repressione appare come la soluzione immediata.
è molto più immediata come soluzione madarli via... può apparire una soluzione drastica, ma siccome in Italia noi ci abitiamo da decenni e loro sono ospiti, permetti che sia un tantino lecito pretendere che se non righi dritto te ne vai... io in casa d'altri entro in punta di piedi, così m'hanno insegnato a fare...
ma anche se sei nullafacente e nullatenente te ne devi andare: io vengo da una famiglia che conta molti emigrati in America: sai quanto si sono fatti un kulo così nelle miniere della Pennsilvania per guadagnarsi da vivere ?? Altro che assegno di mantenimento... c'era la quarantena appena arrivavi (oltretutto questi signori lo sai che hanno riintrodotto malattie da tempo debellate ??)...
io vedo solo che c'è tanta mancanza di lavoro per noi giovani... e invece di aumentare i posti di lavoro , si è fatta crescere la mano d'opera, facendo entrare altra gente, e lasciando uguali i posti, con inevitabile crescita della disoccupazione...
sto pensando di fingermi immigrato per prendere un assegno di mantenimento...
ma ultimamente non mi conviene: il rischio di prendere una scarica di botte è troppo alto...
in certe circostanze si, è assurdo che si aspetti che ci rimetta un nostro connazionale, magari con la sua pelle...(sai, fosse solo per i soldi...)
noi ci stiamo sicuramente rimettendo... e di brutto...il punto da capire e' come si creano queste situazioni,chi ha interessi e chi ci rimette
se permetti mi preme in primis la nostra situazione ,prima di quella degli altri paesi, perchè quì ci vivo...
Ultima modifica di meteopalio; 08/11/2007 alle 09:03
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Quindi? Che si fa? Se è per "noia" va bene, mentre se è per "fame" no?
Oppure espelliamo anche i ricchi, visto che in fondo, per un motivo o per l'altro delinquono anche loro meglio prevenire che curare no?
Hai mai pensato di fondare uno Stato in cui vivere da solo perchè l'applicazione pratica della tua teoria porta solo a questo sai ... Sempre che tu sia sicuro che non delinquerai mai; perchè se hai il dubbio lo Stato perfetto è quello disabitato .............
Teoria interessante anche questa.
Non esistono poveri onesti insomma.
Ma siccome a me, in fondo, piace essere logico allora dico questo: fuori dai confini i poveri perchè la necessità li porta ad essere "animali istintivi".
Invece i "ricchi" che lo fanno a mente lucida, quindi consapevolmente, quindi con coscienza, li mandiamo in un CPD sulla Luna per evitare che facciano danni anche fuori dai confini .............
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
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