Citazione Originariamente Scritto da pio Visualizza Messaggio
mettiamola cosi',in un paese che si e' dato una certa organizzazione politico-economica non esiste che faccia quello che chiedi tu-
lo capisci che un paese come il nostro ha bisogno come il pane di sotto-proletari?
senza non potrebbe vivere,ha bisogno di manodopera a costo quasi zero,da far vivere nel terro,da farli vivere da discriminati-
senza immigrati,il nostro costo del lavoro lieviterebbe,si dovrebbe tornare ai tempi(belli) in cui il precariato non esisteva,ai tempi in cui si facevano scioperi generali per solidarieta' a categorie di lavoratori in attesa del rinnovo del contratto etcetc
senza sfruttamento non esistiamo-
non bisogna temere di riconoscere che la gran parte dei lavoratori e dei giovani proletari di casa nostra sente e vive ogni giorno la presenza dell'immigrazione come un elemento di concorrenza al ribasso sia sul piano del salario e dei servizi che su quello dei diritti.

e che sono usati come arma di ricatto contro gli italiani.
questa è l'unica realtà dei fatti che ,per me,non può essere negata.
ma è anche innegabile che nessuna legislazione,dura o morbida,nessun controllo,nessuna barriera,potranno mai impedire che chi ha fame nellle sue terre devastate,giunga qui con tutti i mezzi possibili.
nel sistema capitalista i movimenti migratori non sono nè arrestabili,nè regolabili.
ecco perchè credo che questa realtà da fattore di debolezza e concorrenza,pùò diventare fattore di nuova forza e compattezza per la classe lavoratrice italiana solo con una solidarietà,integrazione,organizzazione comune con i lavoratori immigrati.
queste sono le regole,che secondo me,bisogna perseguire,le uniche che possono arginanere tutte le spirali al ribasso.