Mi sembra finalmente di cogliere un'analisi approfondita sul problema.
Il fatto che tu ammetta che esistono le complicanze dei vaccini è quello che volevo sentire dire.
Poi sulle valutazioni delle % è legittimo che ognuno di noi abbia le sue idee, ci mancherebbe!
Io dico (a differenze di altri, io dico non propongo "certezze"...) che è più facile avere complicanze relative al vaccino antivaiolo, piuttusto che ammalarsi di vaiolo in Italia nell'anno 2008.
Tutto qui: sicuramente le 2 % non sono così distanti, per cui ognuno le può "leggere" in maniera differente.
![]()
Esistono complicanze anche nell'assunzione di prodotti naturali, se è per questo. O sbaglio?
Il problema è che se tutti ragionassero come te (ovvero: è più facile prendersi qualcosa per il vaccino piuttosto che la malattia per cui ci si vaccina) sarebbe impossibile debellare certe malattie.
Inoltre non hai ancora risposto riguardo al mio post sull'obbligatorietà delle vaccinazioni..
Tempo fa ho letto sulla stampa che da un anno la regione piemonte ha autorizzato i bambini non vaccinati a frequentare le scuole. La cosa mi fa supporre che: 1. si riesce in qualche modo ad evitare la vaccinazione obbligatoria 2. si iniziano a togliere i vincoli che di fatto obbligavano la vaccinazione.
Sono sicuro al 99% che fosse riferito all'obbligatoria.
Io sono favorevole alla vaccinazione, qualche singolo ci rimetterà con reazioni avverse anche gravi ma la maggioranza ci guadagna di sicuro.
Ho trovato questo:
Con un piano ad hoc sulle vaccinazione nella Regione Piemonte cade la distinzione tra vaccini obbligatori e non. L’ultima parola sul vaccinare o meno i figli passa dunque ai genitori ai quali sara’ sottoposto un elenco di ‘vaccini prioritari’. La Regione prevede inoltre una campagna di sensibilizzazione sulla necessita’ di vaccinare i bambini, senza nascondere eventuali rischi collaterali, mettendo a disposizione un servizio gratuito. L’iniziativa non ha sorpreso il mondo scientifico che e’ favorevole a superare l’accezione di obbligatorieta’ nel campo delle vaccinazioni, con l’obiettivo di creare una nuova percezione su questa materia nella poopolazione.
‘Siamo d’accordo con quello che il Piemonte sta facendo, - ha commentato Stefania Salmaso, responsabile del Centro nazionale di Epidemiologia dell’Istituto Superiore di Sanita’ - i passi sono validi nella prospettiva di superare il divario tra vaccinazioni obbligatorie e no. Finora e’ stato recepito e percepito che esistono vaccini importanti che lo Stato impone e altri facoltativi che sembra che se li fai o no e’ la stessa cosa. Dobbiamo portare i vaccini che non godono di obbligo ad una diversa percezione’. L’esperta ha pero’ puntualizzato che ‘l’obbligo non puo’ essere intaccato perche’ e’ stato sancito da una legge dello Stato’.
La prima novita’ del Piano del Piemonte riguarda la classificazione dei vaccini. In tutta Italia sono suddivisi in ‘obbligatori’, ‘raccomandati’ e ‘facoltativi’. Il nuovo piano, invece, come ha spiegato Vittorio Demicheli, responsabile della Sanita’ pubblica della Regione, prevede due sole classi: i vaccini definiti ‘prioritari’ e gli ‘altri’. I ‘prioritari’ sono quelli contro: difterite, tetano, poliomelite, epatite B, morbillo, parotite, rosolia, pertosse, haemophilus B. A questi si aggiungono altre specifiche, per esempio, per i bambini che viaggiano e, quindi, hanno maggiori possibilita’ di contrarre malattie quali la febbre gialla o tifoide. I vaccini prioritari sono gratis, gli altri a basso costo. Un ulteriore elemento di cambiamento riguarda la sospensione delle sanzioni previste per i casi in cui le famiglie scelgono di non vaccinare i propri figli.
Il piano prevede anche un percorso informativo rivolto proprio alle famiglie ‘resistenti’. ‘In questo modo - ha spiegato ancora Demichelis - si passa da una precedente fase ‘punitiva’ ad una di formazione e confronto che in questi casi risulta piu’ efficace. Vogliamo che il vaccino non sia piu’ percepito solo come obbligatorio, ma come un diritto di tutti’.
Ecco l’attuale suddivisione prevista nel Piano Nazionale Vaccini 2005-2007, messa a punto dal Ministero della Salute: - VACCINAZIONI OBBLIGATORIE PER LEGGE Si tratta di quelle contro tetano, difterite, poliomielite ed epatite B. Gratuite su tutto il territorio nazionale.
- VACCINAZIONI RACCOMANDATE sono quelle contro morbillo, parotite, rosolia, a cui si aggiungono quelle antihaemophilus (batterio responsabile di una forma di meningite) e l’antipertosse. Previste e raccomandate in tutte le regioni.
- ALTRE VACCINAZIONI In alcune regioni, nei piani regionali vaccini sono anche raccomandate le vaccinazioni antipneumococco ed antimeningococco (causa della meningite), l’antivaricella e l’antiepatite A. La gratuita’ delle vaccinazioni raccomandate varia da regione e regione.(ANSA).
La cosa non la prendo come un'offesa, anzi al contrario!
Mi spiace che altri non ragionino come me, proprio perchè io la pensavo come loro e dopo aver cercato di capirne di più (leggendo, documentandomi, ascoltando altre idee..) ho cambiato idea.
Il discorso iniziale era sulla necessità o meno di vaccinare persone sotto l'anno di vita: non se vaccinarle o meno! io metto in dubbio che sia utile vaccinarle a pochi mesi.
E stai tranquillo che ho parlato con più medici, prima di prendere una decisione....
nessuno può obbligarti a vaccinare un bambino, siamo mica in uno stato di polizia?
Invece è così.
Visto che la vaccinazione è ritenuta obbligatoria, il genitore ha l'obbligo di farvi sottoporre il bambino. Se non adempie a tale obbligo c'è la possibilità di passare tramite il tribunale dei minori.
Lo Stato ha tra i propri compiti, quello di garantire la salute dei cittadini. Il non fare le vaccinazioni obbligatorie è un rischio per l'individuo e per la collettività, perciò può essere disposto che venga eseguita in maniera coatta.
PS: Sarebbe utile se Gravin chiarisse questo aspetto, più che altro tecnico..
![]()
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Su questo concordo con te, non sono decisioni che si prendono facilmente, a cuor leggero.
Però, onestamente, penso che non sia un problema così grave per la comunità, se un bambino non fa le vaccinazioni ritenute obbligatorie....
forse ci sono altri problemi di cui dovrebbe occuparsi lo Stato con la medesima determinazione......
![]()
Se si tratta di un bambino solo no..
Se inizia ad essere la regola, ci si espone ai rischi.
Finchè va tutto bene non c'è problema.. Quando invece arriva qualcosa e non c'è l'adeguata copertura..
da: http://it.wikipedia.org/wiki/PoliomeliteNel 1992 c’è stata un’epidemia in Olanda, in una comunità religiosa che rifiutava le vaccinazioni: in 5 mesi si ebbero 171 casi con 2 morti; i colpiti avevano tra 15 e 20 anni. C’è stata un’epidemia in Albania nel 1996, per via di una campagna vaccinale irregolare, che ha colpito individui tra i 10 e i 40 anni.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Io sapevo anche sta cosa per le autopsie (cioè autopsie coatte se non è chiaro il motivo della morte) eppure ho uno zio che è morto senza che si fosse capito bene il perchè, la moglie non ha dato l'autorizzazione e (pare) non gliel'abbiano fatta.
Cmq ho postato un articolo al fondo di pagina 4.
Segnalibri