Ecco la mia idea sul prossimo inverno:

In sintesi le ragioni del conseguente schema presentato:

1- La nina rinforza il getto subtropicale specie in concomitanza con la qbo positiva
2- La nina rinforza il vortice polare. (AO+)
3- Le ssta positive presenti in groenlandia continueranno a influenzare la circolazione euro-atlantica, e, non avendo un contributo subtropicale visto il dipolo (+ -), piegherà il getto verso sudovest causando frequenti casi di NAO-. Inoltre tale anomalia causerà sicuramente una uscita del getto dal continente americano molto disturbata con frequenti casi di biforcazione che tenderanno ad assecondare la diminuzione della pressione in pieno atlantico tropicale e quindi riducendo al minimo la possibilità di slanci dell'anticiclone delle azzorre verso nord.

4- Il getto subtropicale, visto lo schema sarà ancora una volta influenzato, e, con la presenza della Nina (punto 1) provocherà frequenti casi di EA+ traslato verso sudovest.

RIsultato: inverno molto freddo probabilmente su Inghilterra, paesi scandinavi e su buona parte della Russia specie settentrionale e occidentale. Inverno piuttosto freddo su buona parte dell'Europa occidentale (Spagna, Francia, Paesi Bassi e Geermania), molto piovoso e nevoso su Alpi e Nord Italia. Inverno piuttosto mite su mediterraneo CentroOrientale, specie Grecia, Sud italia e tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo orientale. Questo schema si concretizzerebbe soprattutto a partire da gennaio.

Probabilmente alcuni affondi freddi continentali diretti verso il mediterraneo centrale, come già è stato detto, si faranno vedere tra novembre e parte di dicembre per poi latitare dalla fine dell'anno per tutto il proseguio della stagione causa la presenza frequente di cellule anticicloniche sull'Egeo e mediterraneo orientale.

Una fotocopia dell'anno scorso ma con modalità leggermente differenti.

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