
Originariamente Scritto da
steph

La reiterazione dei blocchi sull'alto NATL sembra ormai una caratteristica abbastanza persistente da 2-3 inverni in qua (direi anche 4, se prendiamo solo ND dell'inverno 2007/08).
Ci sono ragioni stocastiche, teleconnettive e forse anche associate ad uno shift climatico molto probabilmente in corso. Non che sarà sempre così, ma quanto sono lontani gli anni 90...
Lo shift potrebbe essere legato a quel che avevo scritto
qui,
qui,
qui e
qui in 4 post dedicati all'amplificazione artica che connota le T della bassa troposfera polare autunnale degli ultimi anni e le relative conseguenze invernali.
Le ragioni teleconnettive sono da ricercarsi principalmente nel fatto che alcune fra le principali variabili che possono influenzare in maniera significativa le sorti meteorologiche europee (via modifica del jetstream) sono tutte propense a fasi di circolazione bloccata sul settore nordatlantico e quindi inibizione delle nefaste (per le sorti invernali continentali tendenti alla persistenza del freddo) westerlies e/o shift delle stesse a latitudini più basse.
Queste variabili sono:
1) la Nina strong: come spesso succede, fra fine autunno e prima parte dell'inverno la Nina, a causa della riduzione del gradiente termico meridiano della troposfera fra tropici e polo (accentuato dall'autunno molto mite polare), indebolisce e shifta la corrente a getto più a nord e quindi favorisce l'emergenza di blocchi sulla parte orientale dei 2 oceani Nordpacifico e Nordatlantico, come spiegato
qui.
2) il tripolo nordatlantico e in particolare le
SSTA+ in zona TNA e a ridosso della Groenlandia. Questo favorisce
NAO- e dunque, a sua volta, rinvigorisce una circolazione di tipo bloccante e/o anti-zonale. Le
SSTA+ in zona TNA in autunno tendono a reiterare questa situazione nella prima parte dell'inverno. Le
SSTA+ nella parte più a N/NW dell'oceano sfavoriscono, a loro volta, la circolazione zonale perché riducono drasticamente il gradiente termico meridiano delle
SST fra l'alto e il medio NATL.
3) la fase di
PDO- (influenzata senz'altro dalla Nina strong) che sembrerebbe connotare gli ultimi tempi, con le
SSTA- nel Golfo d'Alaska e a ridosso delle coste nordamericane e le
SSTA+ nell'oceano più a ovest, è in grado di modulare il jetstream già in entrata del continente nordamericano.
Qui avevo scritto un post nel quale cercavo di mostrare come le fasi di
NAO- (condizionate, sul breve termine,
anche da altri fattori, oltre a quelli spiegati sopra) possono essere a loro volta influenzate da questo schema termico e dalle associate modulazioni del jet pacifico, inducendo volentieri configurazioni bloccanti sul vicino NATL.
4) il ciclo solare debole, in ripartenza lenta ma sempre con SF basso (e con il lag ormai ben noto), che - come si sa - induce più frequentemente
situazioni di BLN.
Infine: una parte delle ragioni più squisitamente stocastiche potrebbero anche uscire dalla combinazione "intravista" di
NAO- (dominante) e
PNA piuttosto neutro (dopo la breve fase positiva e quella debolmente negativa), come già segnalava 4ecast nello schema postato ad inizio td, favorendo retrogressioni con target ???
http://www.esrl.noaa.gov/psd/forecas...compare.pn.png
Immagine
Le anomalie emisferiche invernali del gph500 tendono a correlarsi in questa modalità con il
PNA quando domina l'
AO/
NAO:
Correlazione (linee: +, trattini: -) fra gph a 500 hPa e
PNA:
Immagine
Segnalibri