Dubbi sul fatto che la tua prima ipotesi, porti alla rottura del "pattern attuale" non ne ho.
Il problema è se questa ipotesi è quella che ci vorrebbe per portare ad un pattern a noi più consono, leggi retrogressione continentale
Un travaso di gpt polari di quella entità che porti ad un AO quasi neutro, dal quasi fondo scala attuale, va ad operare un forcing negativo sul blocking atlantico. La NAO neutra sarebbe ottenuta con ondulazioni alle medie latitudini e antizonalità intorno al 70-75N. E' infatti un ipotesi alternativa al blocco atlantico almeno in una prima fase.
Giocoforza l'alta polare migra dall'artico canadese a quello siberiano, un identikit potrebbe essere questa emisferica:
Le retrogressioni sul Mediterraneo sarebbero molto blande, relegate allo strutturarsi di una circolazione secondaria del VP ma troppo debole e molto spostata a sud-est![]()
Andrea
Simile a quanto ho scritto negli altri td:
Tra un pizzico di rammarico..e una ritrovata speranza!![]()
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togli pure il plurale, quì con l'AO+++ non mi diverto nemmeno un pò
Il rafforzamento della wave 2 dovrebbe evitare quel pattern deleterio, difficile da scalzare.
Pattern che ha il demerito di traslare il freddo dalla parte a noi opposta dell'emisfero, l'inverno proseguirebbe alla grandissima in Giappone, Cina e States orientali.
Il percorso che ci dovrebbe traghettare fuori dalla palude è:
a) ripartenza wave 2,
b) massimi VP in Canada, artico canadese e Groenlandia,
c) nuovo blocking atlantico,
d) spinta azzorriano verso NE,
e) alta russa in traslazione verso area russo scandinava,
f) saldatura: back in action insomma.
Non ci sono certezze, uso il condizionale (eccetto per punto e)![]()
Andrea
ma parlavo dei fantameteo gfs...mica "dell'inverno" 06/07...che Dio ci scampi e liberi da quella stagione
Mi sembra una dinamica bella lunga, i giorni della merla mi sembrano quelli più probabili(anche statisticamente) per una fase nuovamente invernale.
Intanto speriamo di mettere nel sacco con neve appenninica l'ondina atlantica...
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Siamo al punto c).
Si vede nel breve (breve: < 150 h) la ripartenza del blocking ad onda sufficientemente corta in Atlantico, 19 gennaio:
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con garanzia di parziale successo nel senso che opera un primo distacco nel vortice scandinavo ed un ritorno ad una parvenza d'inverno alle ns latitudini.
Attenzione che la successiva realizzazione del punto d) (inclinazione sw-ne ad onda corta) non è ne conseguente ne immediata. Parlai infatti di corrente alternata del blocking e, dopo la prima pulsazione, di interferenze medio-nord atlantiche.
Da notare infatti una nuova possibile spinta calda in posizione occidentale, ma spianata dalla temporanea ripresa del vortice groenlandese.
Il blocco in est-atlantico è molto buono: anche se appare "pigro" sta reagendo molto bene al temporaneo rinforzo del groenlandese evitando che questo conquisti la zona nord-atlantica islandese e pronto a guidare una futuribile ondulazione artica in una zona target.
Dall'altro lato notiamo che la depressione sul mar del Labrador si dovrebbe approfondire in loco in virtù dell'anomalia glaciale localizzata molto a nord, richiamando un travaso di gpt polari:
A questo punto (cioè nelle prossime mappe e se rimanesse così) occorrerebbe una nuova rottura ad onda corta anticiclonica tale che il distacco in sede artica abbia un obiettivo finale almeno intorno al 50° parallelo (meglio se il getto subtropicale molla di più e l'obiettivo si porta un pò più a sud).
Ecco perchè i tempi "erano quelli"
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Andrea
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