Citazione Originariamente Scritto da Mopy Visualizza Messaggio
Carissimi esperti, cosa sta accadendo?

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Perchè il vortice spinge così tanto e non lascia le sperate possibilità di erezione dell'anticiclone, se non proprio ad ovest sull'oceano, quantomeno sull'Europa occidentale/UK?

E' davvero evidente il cambiamento intercorso tra le dinamiche dicembrine e quelle odierne...
La "circolazione secondaria" (ovvero quella continentale da Est) terrà grossomodo nei tempi individuati all'incica ancora 4- 5 gg nonostante la prossima debole incursione artica.

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Dopodichè il passaggio dei bassi gpt su tutto il nord Atlantico porterà un più deciso isolamento dalle correnti continentali e i refoli da est saranno solo le correnti derivate delle incursioni artiche verso l'Est Europa:

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Nulla di strano in tal senso.
La massa di gpt di cui sopra è compressa in troposfera dall'azione congiunta della wave pacifica (tropo/strato) e la wave 3 (euroasiatica di carattere dinamico) e in stratosfera dal desplacement indotto dalla wave 1:

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L'ipotesi successiva sulla quale ho tentato un'analisi sul very long è questa:

Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
Chi ha parlato di un'evoluzione emisferica tropo in 3 waves pattern ha, a mio avviso inquadrato molto bene le difficili dinamiche che potrebbero caratterizzare i passaggi salienti nell'arco all'incirca dei prossimi 20 gg.
Si tratta di cercare di riscostruire gli step di questa possibile nuova ma importante (dal punto di vista stagionale) fase invernale.
Spero di riuscire ad essere il più chiaro possibile :
Mi servirò per semplicità di un'emisferica NCEP a 100 hpa non certo per spiegare dinamiche stratosferiche quanto piuttosto per visualizzare nella maniera più essenziale possibile (dal punto di vista circolatorio) elementi che nascono e condizionano in primis la troposfera.

Questa la situazione di partenza a 100 hpa:

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e nella "vera" stratosfera:

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Ove si può notare una certa qual coerenza della colonna del vp soprattutto nell'asse portante principale del vp che, a mio avviso, non cambierà la propria posizione in tutta questa fase e che potrebbe mantenersi tale fino ad un possibile evento di completa destrutturazione del vortice.
Destrutturazione completa del vortice polare che, qualora giuste si rivelassero le considerazioni fatte, potrebbe aver luogo a cavallo tra le seconda e la terza decade di febbraio.
Si parlava prima della tendenza del vortice troposferico ad assumere una conformazione in 3 wave pattern mentre ove meno sono visibili le influenze circolatorie della troposfera si accentua una conformazione in 2 waves pattern con tendenza a delocalizzazione del baricentro del vortice in area atlantico europea.
L'importante premessa del discorso risiede nelle forti convezioni tuttora presenti sia nel Pacifico tropicale sia nell'Atlantico settentrionale (meridiani centro occidentali) ove permangono decise anomalìe positive a carico delle rispettive SST:

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L'accumulo di calore in area Indo-Pacifica rimane intenso e desumibile dal forte gradiente barico Darwin - Tahiti e del conseguente elevato SOI index.
Sul cd. tripolo NAO non aggiungo null'altro ma è evidente come si mantengano considerevoli tali anomalìe.
Anomalìe che vanno ad incidere dinamicamente nella circolazione in quanto immesse all'interno del getto di un redivivo vortice polare.

Questa la possibile evoluzione a 144 h*:

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L'asse principale del vortice polare rimane di fatto bloccato dalla convergenza delle masse di aria calda per parte sia Pacifica che Atlantica

Tuttavia la massa calda pacifica va in parte anche a intrudere l'area subpolare pacifica mentre la wave 2 a causa della forte convergenza del getto crea un'ondulazione ulteriore (wave 3) in area siberiana che va in troposfera ad agire in sinergia con la wave 1 operando in coppia l'isolamento di un lobo secondario del vpt (ex asse per parte siberiana

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* in questa fase si opererà verosimilmente quello "stop" alla circolazione secondaria cui faceva riferimento lo stesso Andrea .

mentre il lobo principale del vp subisce ancora l'azione della wave 1 ben strutturata anche fino in stratosfera e genera un disassamento del baricentro del vortice verso l'area Atlantica mantendo, a causa della convergenza della wave 2 l'asse comunque ancora predisposto da una parte verso l'artico canadese dall'altro verso la Russia.


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A questo punto un'eventuale oltre che probabile ulteriore ondulazione indotta sul j-s polare anche dal deciso conseguente calo del PNA index potrebbe preludere al forcing finale in grado di dividere il vortice già a questo punto decisamente condizionato a tutte le quote dalla pregressa spinta della wave pacifica.

A questo punto vediamo quanto ci andrò lontano e quanti gli emendamenti che in itinere si riveleranno necessari.

Diciamo pertanto che se vogliamo ipotizzare come "extrema ratio" la destrutturazione del vortice polare ipotizzando una tempistica di circa 3 settimane, tendendo presente che la spinta sulla wave 2 avverrebbe grazie a spinte meridiane sul j-s polare, possiamo anche ritenere non escludibile a priori una fase artico continentale che abbia come target temporale tra la fine della prima e l'inizio della seconda settimana di febbraio.....

Vedremo