
Originariamente Scritto da
campy
Rispondo solamente perchè chiamato in causa in testa al thread. Come al solito devo "difendermi" su cose mai dette e comunque su discorsi fatti in precedenza compresi solamente in base alle proprie convenienze territoriali.
Le due cartine che ho preparato rappresentano il mio pensiero sul Canadese, che, abbiate pazienza, renderlo l'artefice dei mali in questo momento lo definirei ridicolo. Il canadese non c'entra niente ne sulle disfatte odierne, ne sul discorso che in precedenza mi sono permesso di fare.
Probabilmente il "messaggio" è arrivato distorto, mi rendo conto anche che a volte la fretta di scrivere ed il poco tempo a disposizione non sono i nostri alleati.
Allegato 199900
Il Canadese o meglio la presenza di un lobo principale del vortice polare troposferico gioca molto spesso un ruolo importante (in parole più basilari, da una grossa mano), nella costituzione di un blocco delle correnti in tutto il comparto Atlantico orientale. Le onde corte in partenza in questa zona vengono assecondate dall'heat wave richiamata proprio dalla presenza tra la groenlandia e l'Islanda di forti aree cicloniche che richiamano aria calda verso nord. Naturalmente non dobbiamo essere in presenza di forti cicloni in sede polare (
AO molto positiva). Tale circostanza distende il getto e rende qualsiasi partenza ad onda corta di un'onda di calore effimera, viene schiacciata e l'asse dell'onda si parallelizza. E' normale in quanto l'indice zonale diventa elevato e le onde di rossby si allungano e diventano parallele. Questa è pura meteorologia dei vecchi manuali, senza andare a scomodare la meteorologia e climatologia moderna.
Allegato 199901
In presenza invece di un'area di alta pressione su tutto il comparto groenlandese e canadese abbiamo lo scoraggiamento a qualsiasi onda corta di poter trasportare onde ascendenti di calore verso l'Atlantico in quanto l'aria fredda è costretta a girare intorno all'area di alta pressione, promuovendo movimenti antizonali ma scarsamente meridiani. La presenza di questa figura che ultimamente l'abbiamo chiamata AD+ (positive artic dipole), costringe al getto principale di scorrere più basso, ma nello stesso tempo induce ad una accelerazione del getto subtropicale, risultato: una fascia di basse pressioni con asse comunque disteso sui paralleli che interessa una fascia compresa tra il 70° ed il 45° parallelo nord. Nella zona discendente delle correnti è naturale che ci troviamo di fronte alla parte più fredda dell'Impianto (Inghilterra, Francia, Spagna, e in misura riflessa per la presenza di profonde basse pressioni anche il Centro Europa), mentre nella parte dove il getto subtropicale scorre abbiamo la risalita di correnti calde (Egeo, Italia Meridionale, Mediterraneo Orientale). Naturalmente questo schema non è fisso, a fasi alterne porta più o meno freddo sulle zone confinanti le strutture a seconda del passaggio delle onde negative o positive, ed in questo caso il Nord Italia, zona di confine risente di questi passaggi con anche il massimo dei fenomeni vista la vicinanza di masse di temperatura e provenienza così differenti. Tale stato porta anche ad un surplus pluviometrico su tutto il Nord e il Centro ed a volte ('09-'10) anche al Sud.
E' naturale pensare che questo stato come dinamicità è notevolmente più interessante perchè la nostra zona (ITALIA) è sede di scontri di masse d'aria.
Ma tornando alla diatriba canadese, quando io parlo di canadese, quindi prima ipotesi, parlo di una "normalità" climatica (ormai qui di normale non è rimasto neppure un fiore che cresce in un campo) dove vedono le figure mediamente al proprio posto, dove vede una piovosità invernale inferiore sulle regioni del Nord mentre una piovosità superiore al CentroSud, la presenza di episodi di retrogressioni continentali e ondate di freddo che vengono da est, dai Balcani (tralasciamo le evoluzioni successive a questi episodi, ai tunnelling e le centinaia di varianti evolutive che ci possono stare facendo felici alcuni orti e rimandendo a secco altri) e quindi a buoni episodi invernali anche su zone dove mediamente e fino a qualche anno fa venivano considerate normali.
Sulla normalità si può aprire un dibattito INFINITO.
Ci sarebbe tantissimo da dire ma il tempo ce n'è veramente poco. Di sicuro una situazione così inceppata come in questi due anni fanno la "felicità" di pochi per quanto riguarda il freddo, poi ognuno è portato a pensarla come vuole, come del resto la natura fa ogni giorno, fa ciò che vuole.
Ultimo appunto sulla disfatta di questi giorni. La natura ha ben "pensato" di passare da una situazione lassù drasticamente compromessa a drasticamente attiva: siamo passati da valori di
AO negativi o molto negativi a valori di +3/+4. Vi ricordo che questi valori rappresentavano solo qualche anno fa, il fondo scala positivo, quindi una
AO a +3 o addirittura a +4 non è uno scherzetto... quindi le cause di una disfatta e di un rigonfiamento così intenso e ingombrante del lobo canadese (e non solo) lo dobbiamo ad una ripartenza (ESEs docet) dell'attivià del vortice polare e non alla presenza del lobo Canadese che è solamente la conseguenza dell'andamento del getto sul polo.
Ricordo altresì che i valori dell'
AO non indicano se le correnti vanno da ovest verso est e viceversa come uno schema scontato, banale. Chi pensa così credo abbia capito poco di indici e teleconnessioni. La
AO ci indica soprattutto l'attività del vortice polare, dall'intensità delle correnti e dal conseguente indice zonale. La figura sotto (non mia) credo è indicativa:
Allegato 199902
Si possono avere anche cicloni e correnti da ovest verso est (che poi è la normalità) anche con
AO - per intenderci , di certo non con
AO a -6 il quale è una anomalia fuori norma.
Se la
AO mi va a +4 significa solamente che abbiamo dal 60°/70° parallelo nord in su fortissima attività (geopotenziali profondi, alto indice zonale, basse pressioni molto ingombranti e scarsa propensione a flussi meridiani)... cosa c'entra il canadese in tutto questo?
Ci avrei scommesso che se avessimo avuto una
AO vicino alla neutralità, i geopotenziali in sede Canadese sarebbero stati più contenuti, meno invadenti, permettendo alla residua wave2 di potersi sviluppare e le saccature ad est della struttura sarebbero potute scendere verso sud creando i presupposti per una severa ondata di freddo su tutta l'Europa orientale, i Balcani e l'Italia.
Quindi rimango fermamente convinto che il Canadese ci deve stare, eccome se ci deve stare altrimenti un blocco di Alta pressione in grande stile, i ponti di weijkoff, eccetera eccetera ce
li possiamo sognare nelle notti più serene e spensierate della nostra esistenza.

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