Visto che si parla di segnali in prospettiva di una modifica dell'attuale pattern circolatorio, mettiamo in cascina un altro paio di elementi da valutare nell'ottica prospettata ovvero:
ecmwfzm_u_f240.gif
disturbi in tropo e bassa strato alla circolazione zonale in sede artica (AO in diminuzione) e contestuale abbassamento del fulcro del getto alle medie latitudini.
Disturbi nell'artico pacifico che, gradualmente riescono ad avere la meglio sulla strenue resistenza del getto polare di mantenersi a latitudini subartiche (resistenza che bene vedevamo nel saliscendi del PNA index) e che pertanto tenderà ad abbassarsi
ecmwfzm_ta1_f216.gif
ma è indubbio che:
ecmwfzm_ta2_f216.gif
il graduale sviluppo di fasce altopressorie in area nord euroatlantica (l'ultima carte postata rappresenta il calore sprigionato dall'ondulazione atlantica), specialmente a ridosso del Vecchio continente è stimolato da un generale abbassamento del getto e da probabili divergenze dello stesso dal getto polare costretto a passaggi piuttosto tortuosi.
Quindi 2 fonti di.... problemiper il vortice polare quasi nascituro: una nel Pacifico già ben consolidato con aumento dei gpt fino in medio alta strato, l'altra appena abbozzata e solo troposferica in ATL che nasce grazie alle disseminate anomalìe pos. in area artica-subartica centro orientale .
Il tutto consolidato dall'andamento delle SSTA Pacifiche (guardate il previsto abbassamento delle anomalìe negative della regione PDO):
sst_anom.gif
Non mi pronuncio invece sui piccoli ma non trascurabili cambiamenti in sede ATL che desidero vedere se confermati e consolidati nelle prossime emissioni.![]()
Ultima modifica di mat69; 07/10/2011 alle 09:34
Matteo
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