Citazione Originariamente Scritto da RenatoTaranto Visualizza Messaggio
A volte resto basito dal fatto che soltanto perchè il WMO ha dei suoi criteri per un'uniformità di dati, qualsiasi altro dato debba risultare "inesistente". Esistono tanti studi micro e mesoclimatici che hanno degli scopi differenti, ma che non per questo appartengono ad una fiaba di Andersen. Alcuni enti, tra cui ad esempio l'AM, hanno l'obiettivo di raccogliere dati principalmente a scopi di volo, ma non vuol dire che un altro ente non possa produrre dati per altri obiettivi. Se così fosse non sapremmo cosa accade in un bosco, in una dolina o su un terreno privo di vegetazione. Non conosceremmo l'isola di calore, non sapremmo nulla di ciò che accade fuori da un prato erboso 4X4 con un'orografia sempre simile. Tra l'altro tra le norme WMO non esiste un gradiente massimo e minimo da rispettare, come non esiste una vera e propria estensione del dato registrato (non a caso esistono stazioni di pendio e stazioni che registrano ampie escursioni termiche giornaliere). Nel senso che io posso avere -4°C a Galatina per 4 metri di estensione sul prato erboso, con un incremento termico non definito man mano che ci si allontana dal palo della stazione, e avere un dato più uniforme e più esteso sul fondo piatto di una grande dolina, con una differenza sostanziale a 2 Km dalla stazione.
Diciamo le cose come stanno: i dati microclimatici al WMO non servono per i suoi scopi, non certamente perchè non debbano essere presi in considerazione. Inserire un valore singolo così differente in un modello di previsione sballerebbe i dati, visto che non è semplice nemmeno inserire la quota reale alpina, per cui divengono per quel contesto "di troppo". Ma non ha senso dire che sul territorio italiano non bisogna considerare quei valori. Valori che si registrano in luoghi dove passano strade, esistono rifugi ed escursionisti. E aree dove in condizioni di cielo nuvoloso, con vento e fenomeni precipitativi hanno le stesse caratteristiche di qualsiasi altro luogo a parità di quota.
Però un dato "ufficiale" dovrebbe avere la caratteristica di essere "rappresentativo" delle condizioni climatiche di una zona. Se mi fa un 47° solo su quel ciuffo d'erba e tutto intorno non sale oltre i 44°, al di là della bonta scientifica o meno, il dato mi perde anche quella funzione importante di "rappresentatività". Il fatto poi che sia un record italiano, europeo o mondiale interessa relativamente, è più una curiosità per appassionati che un'informazione utile dal punto di vista socio-climatico.