
Originariamente Scritto da
4ecast
Matteo ha fiuto nello sgombrare il campo da improbabili anomalie sulle
SSTA pacifiche e quindi lavorare fin da subito su una Nada conclamata.
A mio avviso si avrebbe una attività debole-moderata in ampiezza e senza preferenza di fase e ad opera del segnale
MJO. Le fasi che potrebbero avere un qualcosa in più delle altre sono le opposte 3 e 7, ma ripeto in un contesto di forcing piuttosto anonimo.
Difficilmente questa forzante scalzerà, nel mese di novembre, il pattern caldo attuale. Mese che non fa parte dell'analisi ma che considero prevalentemente anticiclonico.
Le conseguenza maggiori però iniziano ad intravedersi a dicembre, un mese piuttosto dimanico e depressionario al centro del Mediterraneo, alle prese con inserimento della saccatura atlantica nella prima metà e artica o artico-scandinava dopo. Le rimonte altopressorie sarebbero piuttosto labili o via via più labili andando da sud verso nord. Quì il
VP è dislocato mediamente in nord Eurasia.
Successivamente non so se ce la farà ad andare a pieni giri ma penso che il
VP riprenderà quota. Gennaio potrebbe così vedere postposti gli effetti di cui parlava Matteo, cioè l'entrata di una avvezione puramente continentale oppure anche quello di trovarsi ai margini di un'azione artico-continentale. Una di queste due cose me le aspetterei a Febbraio, anche se non escludo che sia di nuovo anticiclonico come novembre: diciamo un 50 e 50%. La situazione più probabile a mio avviso per il momento è la seconda ipotesi artico-continentale che andrebbe in confluenza con le umide correnti umide atlantiche e si prenderebbe una buona decade al centro-nord interrompendo la stabiltà anticiclonica, secco al sud e lobo euroasiatico del
VP splamato tra Scandinavie e UK.
Insomma le potenzialità per avere complessivamente metà dell'inverno poco sotto (poco sopra) media termica (precipitativa) 81-10, ci sono.
Ma anche no

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