Antizonalità senza un blocco a carico delle onde planetarie (nel nostro caso wave 2) non vuol dire riuscire a portare il gelo alle medie latitudini.
La terra ahimè gira... e se mi crei una situazione antizonale (senza blocco) al polo (GLAMM negativo), questa deve compensare il suo momento angolare positivo altrove (alle medie latitudini) ed è in fondo quello che sta accadendo.
Una bella ed estesa cella polare ibrida in una sorta di effetto miraggio.
L'unica vera nota positiva consiste nell'abbassamento del fronte polare dai circa 60/70°N ai 50/55 N° in quanto l'antizonalità sul polo porta una frammentazione del vortice e dei suoi lobi e, in generale, un abbassamento dei gpt .
Quindi non hai il gelo delle occasioni storiche ma puoi avere situazioni produttive...
Possibile escamotage: un corridoio di interazione basso, così come proposto dal medio long di UKMO:
speculare peraltro alla fase attuale della MJO (fase 6 e in condizione simile a Nina like) di cui si è già parlato.
nina_6_gen_ok.png
Se le vorticità dei 2 lobi (canadese e russo) invece si riunisse più a nord....l'è dura! \fp\
Stiamo parlando di un lobo del vortice polare che, come ha mostrato Lorenzo, esprime una -40 a 850 hpa e una -50 a 500 hpa.
Appena questo tocca l'atlantico, peraltro caldino in quella zona:
è naturale che letteralmente esploda in una vorticità effettiva al suolo frutto di un incremento di moti turbolenti:
Vero fattore, a mio avviso da valutare è dove le weasterlies riusciranno a spingere (un pò più in alto o un pò più in basso)?
Perchè è qui che si opererà una sostanziale differenza.
Teniamo anche presente che, a schiacciare un pò verso il basso potrebbe aiutarci lo spessore e il peso dell'aria fredda arrivato nei giorni precedenti in Europa.
Bel lavorone per i modelli!![]()
Matteo
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