Sicuro che non sia dal 2008 ?
Discorso forse "orticellistico" ma tant'e', almeno qui e' vero che veniamo da una serie di anni chiusi sempre sopramedia pluviometrica (tranne il 2011) dal 2008 ad oggi, pero' forse ci si dimentica che nei 5 anni precedenti, ovvero dal 2003 al 2007, si e' invece sempre chiuso sottomedia pluviometrica e in taluni casi (2005 ed in special modo il 2007, qui finito a soli 670 mm su una media di quasi 1000 !) con valori tra i piu' bassi della serie secolare a disposizione !!
Insomma, non dico che stia facendo una sorta di compensazione, pero' ricordo ancora perfettamente alcuni discorsi in quegli anni passati in cui, appunto, si iniziava ad ipotizzare una sorta di cambio climatico "al contrario", almeno riguardo le prp, con accenni a presunte "desertificazioni"del clima e del territorio, anche qui, e che ora francamente "stonano" e non poco !
Ecco perche' certe "elucubrazioni" su pochi anni con il clima, alla fine, non hanno praticamente senso !
![]()
Qui a dire il vero l'aumento delle precipitazioni è una tendenza in atto da parecchi anni, non dal 2007: infatti dalla ricostruzione che ho fatto degli annali APAT e ARPA la media 1961-90 per Ferrara è di 623 mm annui, per il periodo 1976-2005 (quella che uso io) è pari a 645 mm annui e quella per il 1981-2010 sale a 649 mm. Credo fermamente che quando calcolerò la 1986-2015 si registrerà un nuovo aumento delle prp.![]()
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Alessandro, abbiamo capito che la causa della piovosità e della mitezza è il blocking sull'est Europa...non ci vuole una scienza
La domanda è perchè il blocking est europeo è così tenace e duraturo?
I blocking sull'est Europa esistono da quando esiste l'Europa...ma prima non portavano tanto caldo quanto quello di quest'anno
Stando al quadro-Italia,il 2001 è stato un anno caldo al sud ma non particolarmente anomalo al nord,termicamente.
Il 2002 è stato la versione un pò meno calda dell'anno solare precedente,poi abbiamo il 2003 che è già un anno italiano fra i più caldi,per via del periodo maggio/agosto epocale.
Poi piano piano si rientra nei ranghi(2004 anno mediamente caldo,2005 addirittura poco sottomedia sul quadro-Italia,specialmente al CS,2006 caldo ma non come in altre zone di Europa).
Il 2007 invece è un anno italiano fra i più caldi,soprattutto al centronord,localmente più del 2003.
2008 caldo più al CS come anno,2009 "democratico"ma leggermente più sopramedia da voi,2010 in media o localmente poco sopra ovunque.
E' l'aprile 2011 che ci fa salire un altro gradino del nostro Italian Warming:le anomalie di quell'anno sono elevate in tutt'Italia ma maggiormente al nord e su tutto il versante tirrenico medio-alto.
Il 2012 è un anno caldissimo al sud ed in parte del centro,mentre il 2013 è più"normale"ma conferma l'accentuazione dell'occidentalizzazione perché i mesi più sopramedia lo sono tutti di più giù da noi.
Ultima modifica di Josh; 03/12/2014 alle 12:13
Già va meglio ma, purtroppo, non sono d'accordo manco su questo. Ma il tutto richiede una spiegazione un po' lunghetta. Armati di pazienza. Premetto solo che utilizzo il tuo stesso set di dati: Hadcrut e periodo GEN 1979 - DIC 2013.
Il 1998, come detto, fu un anno particolarmente anomalo che piace tanto a coloro che vogliono sminuire il GW. Piace perché, facendo partire le serie proprio dal 1998 tendono a smussare le anomalie successive, dando, soprattutto se le serie sono lunghe, l'impressione di una certa stasi. Purtroppo non sono d'accordo, anche se mi piacerebbe molto esserlo. Infatti, e questa è la seconda premessa, non sono contento di ciò che vedo, ma molto preoccupato.
Cominciamo.
Had-trend.jpg
Il grafico qui sopra riporta (in dati annuali) le temperature che tu hai riportato sopra (in mensile). Ed è la linea blu. La linea rossa, che ho chiamato trend non è proprio un trend ma una media. In buona sostanza: ho preso l'ultimo valore (2013, pari a 0,486) e ci ho sottrato il primo (1979 pari a 0,058). Ne viene una differenza di 0,428. Questa differenza l'ho divisa per 35 (anni dal 1979 al 2014) e mi viene un teorico incremento medio annuale di 0,012. Sommando di anno in anno questo incremento medio ottengo la linea rossa che misura l'andamento del riscaldamento globale qualora avesse avuto un andamento lineare con differenze uguali di anno in anno. L'utilità del giochino sta nel fatto che permette di misurare di quanto i valori reali (linea blu) si siano discostati dall'incremento medio. La risposta la vedi negli istogrammi verdi. Anche se il 2010 è stato più caldo del 1998, lo scostamento del 2010 dall'incremento medio è stato molto minore e, quindi, ha fatto meno epoca. L'anno 1998 è stato, sino ad ora, sensazionale. Utilizzarlo quindi come punto di partenza per una serie storica è del tutto fuorviante. Eppure molti lo fanno.
Ciò detto, parliamo del 1998. Secondo grafico.
Land+SST.jpg
La linea rossa è quella di prima: le temperature medie globali dal 1979 a oggi, ma qui evidenziata nelle sue componenti terrestri (Land) e oceaniche (SST). Si vede, ad occhio, che le temperature globali (le rosse) sono perfettamente in linea con quelle marine (blu). La cosa non deve sorprendere, perché il mondo è fatto per la maggioranza di oceani. E anche qui si nota la straordinarietà del 1998: le temperature marine sono (rispetto alle terrestri) molto conservative. Eppure fecero un balzo di più un quarto di grado (da 0,14 del 1996 a 0,42 del '98) in un biennio. Una crescita non più ripetuta.
Che successe nel 1998, in particolare negli Oceani? Domanda retorica, sappiamo tutti del Nino. E allora l'ultimo grafico.
SST-ONI.jpg
Questa volta sono passato alle mensili. In rosso le SST che conosciamo. In blu l'indice ONI che misura il Nino mensile. Inutile spendere troppe parole: il 1998 vide un Nino (particolarmente) strong. Notare, inoltre, come i due grafici si "parlino" molto bene: ad un episodio di Nino segue, con un lag contenuto, un incremento delle temperature oceaniche.
E arriviamo, dopo questa lunga pappardella, alla conclusione del discorso. Il trend del GW non lo vedo affatto in calo perché, nonostante dal 1998 non abbiamo avuto Nino strong, nonostante siamo in Nina dal 2010, quest'anno le temperature oceaniche hanno raggiunto valori mai visti. Non solo. Dopo il Nino del 1998 le SSTA si sono mantenute su valori molto elevati (seppur inferiori). Ciò è dovuto, ovviamente, alla conservazione dell'energia termica da parte dell'acqua.
E quindi arrivo alla conclusione (che già si immagina). Il riscaldamento globale non procede secondo una linea retta e uniforme (sarebbe la rossa del primo grafico). Ma procede a strappi. Tra i principali driver di questi strappi c'è il Nino. Il maggior Nino degli ultimi tempi si è verificato nel 1998: da allora solo Nino moderati o deboli. Nonostante l'assenza (o l'attenuazione) del principale driver, le Temperature globali non solo non sono tornate indietro, ma sono andate avanti :il 2014, ripeto, è l'anno con la più alta anomalia marina di sempre. Il 1998 chiuse infatti a +0,418 mentre ora stiamo viaggiando a +0,482 su GEN-OTT dopo aver sperimentato i +0,644 di ago che è la più alta anomalia marina registrata. (Essendo un valore mensile provate a piazzarla nel terzo grafico, quello delle mensili, per avere un'idea: annichilisce il precedente record di 0,526 registrato a lug 1998.) Ora, la domanda banale banale è la seguente: che potrebbe succedere in caso di un Nino strong? Possiamo escludere un Nino strong nei prossimi anni, lustri o decenni?
E quindi, il trend è spaventosamente in marcia. Non abbiamo goduto appieno del periodo riflessivo che segue un Nino, ma siamo andati avanti comunque a passo di carica.
Grazie a tutti quelli che sono arrivati sin qua per la pazienza.
Ultima modifica di Jadan; 03/12/2014 alle 12:39
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Maurizio, basta dirti grazie ?
Sempre chiaro ed esaustivo, ma non e' una novita' !
![]()
@Jadan
Questi sono concetti che, seppur con parole più banali, ho sempre espresso anch'io nei miei numerosi (purtroppo) post sul riscaldamento globale.
E' chiaro che il GW non può aumentare in modo lineare, perchè non esiste un'unica forzante, ma tutto un insieme di forcing che agiscono in modo irregolare (non dico casuale, perchè sono ben interconnessi tra di loro, anche se poco prevedibili)
E' chiaro che, in presenza di un trend in salita, hai fasi in cui le ciclicità interne mascherano il trend e fasi in cui lo accelerano.
Il periodo 1976/1998 è stato di forte accelerazione, quello successivo è stato un periodo di attenuazione...ma il trend nel lungo termine è assolutamente in ascesa e il GW non si è per nulla fermato.
Ciò che, anzi, mi preoccupa è, come giustamente hai detto, l'accumulo di calore oceanico del biennio 2013-14, come da grafico sottostante
400px-Ocean_Heat_Content_(2012).png
Quindi la domanda (lecita, mi pare) che la forte mitezza che stiamo vivendo non sia dovuta alla semplice "casualità", ma sia conseguente al calore in eccesso presente negli oceani, che è stato trasmesso in troposfera e ora "paghiamo"
E questo secondo me è molto utile anche a chi parla di stasi o di pendenza ridotta in generale, senza cherrypickare prendendo il '98 come punto di partenza.
L'utilità sta nel guardare il segno delle anomalie degli istrogrammi verdi in presenza di una teorica salita costante: più anni a scostamento negativo nella prima parte, molti più anni a scostamento positivo nella seconda. Io questo lo chiamo riscaldamento crescente, non calante, nè statico, nè leggermente meno crescente che in precedenza.
Poi è vero che del doman non c'è certezza, ma la probabilità è ben indirizzata...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Segnalibri