
Originariamente Scritto da
Ghiacciovi
In ITALIA, che va da Lampedusa alla Valle Aurina, non è stata un’estate a +3 di temperatura e con siccità estrema OVUNQUE. Puoi affermare questo solo per parte del nord, per la Svizzera e poche altre zone (non citiamo l’Europa allora dato che siamo in un topic italico).
Posso citarti Roma, Napoli, Bari, Palermo, Catania, Avellino, Cosenza, Salerno, Taranto, Reggio Calabria ecc. I surplus pluviometrici al centro sud sono stati un importante elemento connotativo dell’estate 2018. Ma quale orticellismo! Sono dati di fatto. I monti calcarei del sud, che monitorizzo da anni, hanno fatto il pieno di precipitazioni e non si sono verificati, per la prima volta negli ultimi 50 anni, grossi incendi nè estenuanti periodi di aridità e questo ha segnato un grosso elemento di discontinuità che non passa inosservato agli occhi attenti dei climatologi. Dati positivi ce ne sono davvero molti. Risparmio sui Canadair, bacini idrici con livelli accettabili, boschi in buona salute. Parlo di una grossa fetta peninsulare che va dal Monte Amiata ai Nebrodi, passando per Simbruini, Ernici, Matese, Picentini, Sirino, Sila, Serre, Aspromonte ecc.
Io non sminuisco nulla si tratta solo di aprire la visuale.
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