E ancora, non è detto che un Gw che si fermasse a 3 gradi in più del periodo 60-90 sia cosi nocivo all'uomo.
Dipende dove ti trovi: ma se le vaste aree della Terra coperte da ghiacci fossero coltivabili o coperte di foreste, non cambierebbe molto...da noi si andrebbe a vivere a quote più elevate, mentre prima le zone alte erano incoltivabili per il freddo ora lo sono quelle in basso per il caldo.
Above: Diagram shows atmospheric layers and complex temperature trends. The Earth's surface shows a warming trend, while the lower troposphere, from 0 to 8 kilometers (0 - 5 miles) shows slight cooling, the upper troposphere, from 8 to 13 kilometers (5-8 miles) shows warming, and the lower stratosphere, from 13 to 19 kilometers (8-12 miles) is cooling.
http://science.nasa.gov/newhome/essd/atmos_layers.htm
Sul discorso di Thomyorke: più che antropocentrismo religioso (?), lo chiamerei per quello che effettivamente è: neo-fatalismo.
E poi si sa: è nella natura dell'uomo il fatto di porsi costantemente al di fuori della natura.
![]()
~~~ Always looking at the sky~~~
Ma io ci andrei cauto su questo argomento. E' poco consolante sapere o immaginare che la terra troverà un equilibrio, in quanto per noi è importante non solo che ne trovi uno, ma che noi ne facciamo parte.
In quanto a creare noi delle condizioni per noi stessi nocive, io non ci vedo alcuna difficoltà. Armati di specifica volontà potremmo estinguerci in non molto tempo, tutti, creando un nuovo equilibrio senza l'uomo. Ergo, pur senza quella specifica volontà, possiamo tranquillamente creare, con le nostre azioni, dei danni enormi.
Ciao
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
*
Always looking at the sky
*
3 gradi sono tanti, tantissimi. Per ricoprire di vegetazione utile un territorio ora coperto dai ghiacci non ti basta certo qualche anno. Andare a vivere più in alto: di grazia, dove? Per te che sei a Chatillon lo spostamento può essere di qualche Km, ma per chi non è valdostano, cosa si fa? Milano si trasferisce sopra i 2000? E con che campano?
Il tutto senza contare che, nel frattempo, le zone tropicali sarebbero diventate desertiche.
Insomma, non scherziamo su certe cose...
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Non ne sappiamo ancora moltissimo, ma pare che un tempo, su Marte, ci fosse l'acqua. E non per un anno o due, ma per centinaia di milioni di anni. Poi: sparita...
Ora, sgombriamo il campo da dubbi: non credo che andiamo incontro a quello. Ma è solo per dire che noi conosciamo così poco di altri mondi e non sappiamo quanti si siano estinti. Non sappiamo, insomma, quanto sia robusto l'attecchimento della vita su un pianeta.
Quindi non è pacifico per nulla il ritrovamento e il raggiungimento di un equilibrio. E' da dimostrare a) che il sistema sia intelligente (cioè dotato di una sorta di omeostasi che tenda a riportarlo su condizioni simili a quelle di partenza in caso di perturbazioni) b) che non si possa raggiungere un equilibrio instabile prologo di una sparizione della vita.
Insomma: date per scontato ciò che è da dimostrare (e su cui stanno lavorando parecchi da parecchio). Così facendo per forza che arrivate a conclusioni rassicuranti... E' come se diceste "dato che vincerò al superenalotto, allora ripagherò i miei debiti". Prima vinci, o dimostra come puoi vincere. Poi fai quello che vuoi.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Già. E' ciò che intendevo. Fino a prova contraria siamo in grado di generare un disequilibrio che comporti la nostra stessa scomparsa, volendolo (mi pare palese ciò: applicandoci possiamo, per dire, estirpare ogni pianta dal globo). Il punto è non porsi fuori dalla natura: la natura, attraverso l'uomo suo strumento, può estinguere l'uomo suo elemento. E non ci vuole neanche molto.
Ciao
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
*
Always looking at the sky
*
Non ci scherzo affatto, anzi posso garantirti che sono preoccupato quanto te.
Ma 3 gradi in più ci sono già stati, l'optimum olocenico del 6000 a.C. circa fino al 2500 aveva probabilmente punte di 4-6 gradi in più alle alte latitudini.
Guarda caso nacquero le prime civiltà in Mesopotamia, in quel periodo (almeno da quel che dice e sa la storia ufficiale, e nn è da prendere come oro colato).
Certo ci sarebbero enormi problemi se si verificasse tutto nel giro di qualche anno, ma ci si adatterebbe: molte altre zone sarebbero abitabili, certo mi vengono in mente le Alpi non potrebbe essere altrimenti.
Ma qualche vantaggio da qualche parte ci sarebbe comunque, con il dovuto adattamento saranno ripopolate aree di montagna e di elevata latitudine e abbandonate altre.
NOn può essere che il clima 60-90 sia la condizione migliore per la vita umana sulla Terra da 6 miliardi di anni!
Se poi la nostra civiltà fa fatica ad adeguarsi perchè è totalmente alienata dalla natura (citi proprio Milano, mostro per eccellenza...) ben venga un suo ridimensionamento!
Mi intrduco solamente per dire che questa frase, e in generale quello che è stato ripreso negli ultimi messaggi, sugli "equilibri" fra temperature di due strati di atmosfera, fra l'altro diversi da loro in massa, volume, densità, etc... (e poi, scusate, chi l'ha deciso di prendere solo questi?) è una aberrazione scientifica totale.Gli equilibri si trovano fra quantità di energia, massa o flussi di massa, cioè grandezze che comprendano la globalità dei sistemi in gioco.
![]()
Giovanni Tesauro
Responsabile Rete Stazioni Meteorologiche MeteoNetwork-Meteo.it
Dati in diretta da Capiago Intimiano (CO, 375 m s.l.m.) http://www.dropedia.it/stazioni/intimiano_sud/index.htm
Io non ne sarei così sicuro:
(Andare su Wikipedia qui:
http://en.wikipedia.org/wiki/Image:H...Variations.png
per trovare la fonte di ogni singolo "spago")
Per il discorso Mesopotamia. La Mesopotamia è desertica non per ragioni climatiche, ma per ragioni prettamente antropiche. Era un posto con scarse precipitazioni e l'acqua proveniva dai fiumi Mesopotamici provenienti dalle alte vette asiatiche. Anno dopo anno, secolo dopo secolo, quell'acqua calcarea ha formato uno strato di sale che rende i territori ormai sterili ed inutili. E il processo s'è chiuso ormai diversi millenni fa.
Questo rimanda ad un discorso affrontato altre volte: non ha senso, nessun senso, raffrontare la temperatura di oggi con quella di 8000 anni fa. All'epoca esisteva la mezzaluna fertile, un territorio verde e lussureggiante dove l'uomo ancora non aveva iniziato l'agricoltura. Oggi è un deserto. 8000 anni fa l'Europa era una gigantesca foresta, e probabilmente anche gli USA. Insomma: la natura aveva una conformazione tale da poter assorbire shock termici molto meglio di oggi.
Il discorso corretto sarebbe: dato che il nostro attuale uso intensivo del suolo ci ha messo in condizioni di estrema fragilità, dovremmo stare molto, ma molto attenti a non arrivare a condizioni vicine alla soglia. Invece la oltrepassiamo bellamente.
Ribadisco: 3 gradi sono un'enormità. Poi, da bravi terrestri, pensiamo sempre alla terraferma. Ma quelle temperature sarebbero in grado di mandare in putrefazione la stragrande maggioranza di organismi sessili marini (a partire dai coralli). E il tasso di crescita di questi organismi è di pochi cm al decennio. Prima di ristabilire le condizioni di partenza impiegheresti secoli. Per non parlare della riduzione dell'area utile per lo sviluppo del fitoplancton. Fitoplancton da cui forse proviene la metà dell'ossigeno che NOI respiriamo.
Insomma: una catastrofe...
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Segnalibri