
Originariamente Scritto da
AbeteBianco
Mi sembra scontato che tutte le ipotetiche incertezze che si citano vengano considerate a dovere da chi a differenza nostra stila scenari climatici per professione, dubito che siamo in grado di insegnare loro il mestiere…
Sembra che per una non ben definita ragione di stile si vogliono minimizzare delle previsioni che sono chiarissime nella lettura. Ma poi che differenza fa?
Essere ragionevoli significa prenderne atto e non aggrapparsi ad appigli che verranno smentiti, perché se quasi tutta la scienza è chiara su una determinata posizione, francamente non vedo su che base si possa arrivare a farla valere. Semmai il senza logica è il pretendere che l’onere della prova sia a carico della maggioranza.
Quanto all’assolutismo e previsioni sbagliate (quali? sono decenni che si parla di rischio +2ºC nel 2100 e innalzamento dei mari… e ancora lo facciamo oggi, anzi erano fin ottimiste), se per motivi di “tanto è tutto ipotetico” vogliamo arrivare al 2100 prima di renderci in conto realmente delle conseguenze che questo ritardo avrà… il problema sarà ben altro che l’artico…
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