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  1. #91
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    Predefinito Re: Critiche ai modelli IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da Marco P. Visualizza Messaggio
    Aggiungo un grafico che affido ai vari commenti:
    Grazie della discussione Marco ( ma ci siamo già conosciuti in altri forum?)

    90-98 forte riscaldamento e eventi estremi.
    I cambiamenti climatici esistono, ci sono sempre stati l'uomo ha colonizzato come non mai la terra, è logico che subisca i cambiamenti climatici, anche dolorosamente.

    Che manca è: la correlazione causa effetto con le emissioni antropogeniche.

    Esiste invece una correlazione stretta T° e CO2 per la decade 88-98, ma non significa che la CO2 è la causa del riscaldamento
    Ultima modifica di clayco; 02/07/2008 alle 22:20

  2. #92
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    Predefinito Re: Critiche ai modelli IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da clayco Visualizza Messaggio
    Garzie della discussione Marco ( ma ci siamo già conosciuti in altri forum?)

    90-98 forte riscaldamento e eventi estremi.
    I cambiamenti climatici esistono, ci sono sempre stati l'uomo ha colonizzato came non mai la teraa, è logico che subisca i cambiamenti climatici, anche dolorosamente.

    Che manca è la correlazione causa effetto con le emissioni antropogeniche.

    Esiste invece una correlazione stretta T° e CO2 per la decade 88-98, ma non significa che la CO2 è la cusa del riscaldamento
    Ciao e grazie a te. scrivo anche su mtg (marcopifferetti), abbiamo dialogato anche lì.
    Certo che il grafico non prova quali sono le cause del GW, non è così semplice, però chi afferma che la riduzione dei gas serra è troppo costosa dovrebbe anche tenere conto di quanto costano gli effetti di eventi climatici estremi, questo senza la presunzione di affermare che tali eventi sarebbero certamente fermati dalla riduzione dei gas serra.... siamo sempre al principio di precauzione.
    Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
    http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm

  3. #93
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    Predefinito Re: Critiche ai modelli IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da Jadan Visualizza Messaggio
    Che nella formazione dei rapporti IPCC sia forte l'influenza politica è ovvio, visto che l'IPCC (conferenza intergovernativa ecc. ecc. ) è emanazione dei governi. Solo che le influenze politiche vanno in senso opposto a quelle che tu dici:

    http://www.corriere.it/Primo_Piano/C...rapporto.shtml

    Non solo. Ma tu un post fa mi dici che l'IPCC è uno strumento dei paesi sottosviluppati per estorcere denaro ai ricconi. Adesso sostieni che la politica dell'IPCC è determinata dalle lobbies nucleari (celebri i costruttori di reattori nucleari delle isole Tuvalu e del Burundi) e dal WTO (organizzazione,come noto, emanazione dei governi di Benin e Bangladesh).
    Una precisazione, non sono io che dico queste cose, ho messo apposta gli autori e i link per i riferimenti.

    Chiedo anche a te, come a Marco se hai letto questo, scorri la pg e trovi un mio post: gli scopi politici dell'IPCC

    http://forum.meteonetwork.it/showthr...t=77616&page=4

    per non postare sempre le stesse cose.

    la Tacher finanziò Hougton con milioni di sterline per giustificare la scelta nucleare ( Battaglia)
    Nell'ultimo doc. dell'IPCC si afferma la necessità di sviluppo dell'energia nucleare.( questa affermazione è nel sito della galileo 2001) se vuoi te la cerco con calma.

    L'interesse di tutti è quello di trovare fonti alternative ai fossili, ma si è permesso a Cina India Brasile e Indonesia di emettere quanto volevano, e inquinando come volevano perchè?

    Burundi e Tuvalu non hanno nessun peso nell'ONU.

    cito

    Innanzittutto, oggi la scienza non è in grado di spiegare le variazioni climatiche che sono
    avvenute in passato: pertanto, non si capisce come la stessa scienza potrebbe essere in grado di
    prevedere quello che avverrà nel prossimo futuro. Malgrado ciò, organismi internazionali come l’
    IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) annunciano con cadenza regolare, previsioni
    per i prossimi 50 o 100 anni.
    Il problema della possibile evoluzione del clima futuro è oggi affidato quasi esclusivamente a


    modelli matematici, che richiedono grandi calcolatori per effettuare le loro previsioni. Di fatto, i

    modelli usati dall’ IPCC sono circa una decina, e non differiscono molto nella loro stesura e
    complessità. La validità e l’affidabilità di questi modelli sono valutate in modo “grezzo”,
    confrontando le simulazioni del clima attuale con i dati osservati.
    I vari modelli mostrano quelli che tecnicamente si chiamano errori sistematici e che sono notevoli:
    uno stesso modello, cioè, dà sempre temperature più alte, o piovosità più basse, rispetto ad altri.
    I “revisori” dell’ IPCC non si curano di questo aspetto e assumono che, anche se al momento
    attuale i modelli sono affetti da un errore, questo si manterrà costante anche nelle simulazioni che
    riguardano il futuro: e siccome tutto l’interesse dei ricercatori è concentrato sulla differenza tra
    modelli diversi, la cosa non preoccupa più di tanto.

    Questo non è un modo molto corretto di procedere, neanche per uno studente di fisica.

    Guido Visconti Clima estremo Borioli ed. 2007

    "

    La questione del RG ha tenuto banco per quasi un’intera generazione, un periodo durante il quale
    molti progetti sono stati posti in agenda: sembra come se ci sia il timore che questi progetti
    debbano attuarsi ora o mai più. Ed è forse perché terrorizzati da questo timore che i direttori
    responsabili delle riviste Science e Nature hanno pubblicamente annunciato la loro decisione di
    non pubblicare articoli che mettano in dubbio la visione allarmista del RG. Anche l’American
    Scientist, che ha adottato una posizione più aperta, ha rifiutato perfino di esaminare articoli che mettano in dubbio le conclusioni dell’IPCC, sostenendo, come ha sostenuto il suo direttore
    responsabile, che pubblicare articoli del genere sarebbe come pubblicare articoli secondo cui «la teoria della relatività generale di Einstein è falsa». Peccato che nessuno di questi direttori responsabili ha alcuna preparazione in scienza del clima."


    Richard Lindzen Riscaldamento globale: trovare le risposte o dilazionare il problema21°
    Secolo, Scienza e Tecnologia, n.4 (2007).

    Tratte da una bozza di articolo del prof. Uberto Crescenti
    IL RISCALDAMENTO GLOBALE DEL PIANETA TERRA:RIFLESSIONI DI UN GEOLOGO

    Ultima modifica di clayco; 02/07/2008 alle 22:29

  4. #94
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    Predefinito Re: Critiche ai modelli IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da Marco P. Visualizza Messaggio
    Be' la lacrima è d'obbligo quando leggo di complotti mondiali contro i paesi ricchi, fino a ieri sembrava contro quelli poveri, ma lasciamo stare.
    E' evidente che per i nuclearisti la situazione è ghiotta.... ma era nelle previsioni e comunque meriterebbe una discussione a parte.
    A me la parola complotto fa ridere ( mi ricorda Fiorello nella parodia di Berlusconi) io ho parlato di interessi. Ma la politica dell'ONU è molto particolare: breve cenno senza andare in OT:

    Israele:l'Onu decide (dietro interesse degli

    anzi, appena ho tempo, ti faccio un post nella teca OT così ti racconto dei pasticci che ha fatto l'ONU nella storia
    Ultima modifica di clayco; 02/07/2008 alle 22:36

  5. #95
    Vento moderato L'avatar di Marco P.
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    Predefinito Re: Critiche ai modelli IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da clayco Visualizza Messaggio
    A me la parola complotto fa ridere ( mi ricorda Fiorello nella parodia di Berlusconi) io ho parlato di interessi. Ma la politica dell'ONU è molto particolare: breve cenno senza andare in OT:

    Israele:l'Onu decide (dietro interesse degli

    anzi, appena ho tempo, ti faccio un post nella teca OT così ti racconto dei pasticci che ha fatto l'ONU nella storia
    Anche a me ricorda la stessa parodia, però è quanto hai affermato.

    Su Visconti:
    Innanzittutto, oggi la scienza non è in grado di spiegare le variazioni climatiche che sono
    avvenute in passato: pertanto, non si capisce come la stessa scienza potrebbe essere in grado di
    prevedere quello che avverrà nel prossimo futuro. Malgrado ciò, organismi internazionali come l’
    IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) annunciano con cadenza regolare, previsioni
    per i prossimi 50 o 100 anni.

    Stupisce che Visconti non sia al corrente del fatto che l'IPCC propone scenari possibili (non previsioni) non per sfizio ma perchè è proprio questo che è chiamato a fare sulla base della letteratura scientifica "peer reviewed" e per fornire ai decisori politici elementi utili su impatti, adattamento e mitigazione causati dai cambiamenti climatici; chiederei a Visconti se per il fatto che non conosciamo ancora bene le cuase dei cambiamenti climatici del passato. dovremmo astenerci dallo studiare quelli attuali o se in mancanza di certezze assolute su tutte le cause del riscaldamento (che non avremo mai) dovremmo ignorare o non utilizzare i risultati delle ricerche fin qui conseguiti.....

    Ma stiamo parlando dello stesso Guido Visconti?
    http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=42536
    http://www.libreriauniversitaria.it/.../9788874930760

    L'ho già detto, ma lo ripeto: quando qualcuno presenterà rapporti altrettanto completi e approfonditi e con studi di lungo periodo "peer reviewed" che dimostrino una probabile non implicazione delle attività antropiche sul gw, le valuterò con lo stesso rispetto che ho per i rapporti IPCC, anche se fossero finanziati dalla Exxon.

    Segnalo questo bell'articolo di Antonello Pasini:
    http://antonellopasini.nova100.ilsol...orno-da-1.html
    Ultima modifica di Marco P.; 03/07/2008 alle 10:19
    Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
    http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm

  6. #96
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    Predefinito Re: Critiche ai modelli IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da clayco Visualizza Messaggio
    Una precisazione, non sono io che dico queste cose, ho messo apposta gli autori e i link per i riferimenti.

    Chiedo anche a te, come a Marco se hai letto questo, scorri la pg e trovi un mio post: gli scopi politici dell'IPCC

    http://forum.meteonetwork.it/showthr...t=77616&page=4
    Innanzitutto: se si cita una cosa la si fa propria a a meno che non la si critichi. Ergo, tue citazioni acritiche sono da considerare tuoi pensieri o, comunque, pensieri che condividi.

    Battaglia è persona che non considero attendibile:

    http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?p=977806

    Per il resto. Il dibattito viene impostato male:
    1. si parte affermando che l'IPCC abbia certezze
    2. poi si confutano alcuni aspetti marginali di tali certezze
    3. se ne conclude quindi che quelle dell'IPCC siano congetture
    4. si arriva quindi, per questa via, ad avvalorare la teoria opposta a quella supposta dell'IPCC. E cioè che il GW antropico non esista
    5. Dopodiché, per tentare di spiegare come mai, nonostante le evidenze dei punti 2 e 3, l'IPCC persiste nelle sue idee vengono di volta in volta identificate alcune cause. Le più comuni:
      • lobby potentissime e ricchissime
      • scienziati in vena di notorietà e finanziamenti
      • burocrati ONU in cerca di fama
      • ecc. ecc.
    Ormai sono anni che mi trovo di fronte a ragionamenti del genere. Ragionamenti che presentano molte pecche,
    Innanzitutto l'IPCC non presenta affatto certezze, ma, con tutti i caveat della scienza, presenta gli studi più recenti. Poi l'IPCC non presenta proprio teorie, ma presenta il risultato delle pubblicazioni (alcune migliaia) uscite negi ultimi anni. A tal proposito, apro parentesi, noto una variante regionale al ragionamento di cui sopra. E cioè: se l'IPCC passa in rassegna la letteratura sull'argomento e trova praticamente niente che contraddica il GW e assai poco che contraddica il GWA, allora la spiegazione non è la più banale della terra: e cioè che ben pochi scienziati NON credono al GW, ma diventa un'altra: gli editor delle riviste censurano i contributi negativi.
    Quindi non sperate mai di vedere un serio studio scientifico negare il GW: è censurato. E se il MIO studio, che pone la parola fine al dilemma è stato rifiutato da tutte le riviste, sappiate che non è per quello che loro (gli editor) dicono, e cioè che il mio paper è una boiata pazzesca, ma per il fatto che LORO censurano qualunque cosa che contraddica il GW.

    Ragionamenti esilaranti, ridicoli e puerili. Ripeto quanto dissi un'altra volta: oggi si producano, nel mondo, 85 milioni di barili di petrolio al GIORNO. Oggi, ciascuno di essi costa 140 dollari. Moltiplicate e ottenete 11.900.000.000 dollari. Questo è il fatturato GIORNALIERO dell'industria petrolifera. Quella che più ha da perderci con un serio piano di riduzione di emissioni. Bene: uscisse uno studio serio confutante il GW, non trovate che le poverissime e straccionissime lobbies del petrolio (che mai possono competere con le lobbies dei pannelli solari o dei burocrati ONU) potrebbero, frugando nel borsellino, trovare due spiccioletti coi quali finanziare la ricerca? Magari con contratto COCOPRO?
    Maurizio
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  7. #97
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    Predefinito Re: Critiche ai modelli IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da Articorusso Visualizza Messaggio
    L' unico modo per stravolgere le convinzioni serriste è quello di dire "è in arrivo un global cooling di dimensioni mostruose", solamente facendo appello al lato irrazionale si può smuovere una posizione razionale rigida e schematica, solo un catastrofismo "inverso" può spostare certezze che per alcuni sembrano eterne
    Citazione Originariamente Scritto da Articorusso Visualizza Messaggio
    io ho espresso un' opinione, non tutti possono essere d' accordo.
    Ma che opinione d'Egitto. Un'opinione è dire "non credo al GWA". Quello che tu hai scritto è solo una bordata di insulti verso chi non la pensa come te.
    Maurizio
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  8. #98
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    Predefinito Re: Critiche ai modelli IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da Jadan Visualizza Messaggio
    Ma che opinione d'Egitto. Un'opinione è dire "non credo al GWA". Quello che tu hai scritto è solo una bordata di insulti verso chi non la pensa come te.
    dici?
    contento tu....
    Anno 1830. A stento può credersi quanto incostante sia stata la stagione invernale, poichè dal novembre alla metà di febbraio corrente non si sono vedute due godibili giornate consecutive, mentre le nevi sono state replicatissime e magiori di quelle del 1790 e dei freddi del 1813 e 1814.


  9. #99
    Vento fresco L'avatar di Jadan
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    Predefinito Re: Critiche ai modelli IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da Articorusso Visualizza Messaggio
    dici?
    contento tu....
    No: non sono affatto contento di discutere con chi denigra (senza fornire la minima argomentazione) coloro che non la pensano come lui.
    Maurizio
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  10. #100
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    Predefinito Re: Critiche ai modelli IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da Articorusso Visualizza Messaggio
    Il tempo risponderà...
    Giusto, il tempo risponderà

    Comunque, non che voglia andare controcorrente, ma vorrei postare un servizio andato in onda su matrix, che tratta di un inchiesta fatta da università americane

    http://it.youtube.com/watch?v=6pvITB...eature=related
    http://it.youtube.com/watch?v=fhoYX7...eature=related

    Indubbiamente l'uomo influenza il clima, ma ci sono altri fattori che lo influenzano, come il sole.
    ora la domanda è, chi è in grado di applicare un cambiamento più sostanziale alla temperatura globale?
    Chi è il maggiore responsabile dell'aumento di temperatura a partire dal 1975?

    Video molto interessanti...


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