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    Predefinito Re: Critiche ai modelli IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da Jadan Visualizza Messaggio
    Che nella formazione dei rapporti IPCC sia forte l'influenza politica è ovvio, visto che l'IPCC (conferenza intergovernativa ecc. ecc. ) è emanazione dei governi. Solo che le influenze politiche vanno in senso opposto a quelle che tu dici:

    http://www.corriere.it/Primo_Piano/C...rapporto.shtml

    Non solo. Ma tu un post fa mi dici che l'IPCC è uno strumento dei paesi sottosviluppati per estorcere denaro ai ricconi. Adesso sostieni che la politica dell'IPCC è determinata dalle lobbies nucleari (celebri i costruttori di reattori nucleari delle isole Tuvalu e del Burundi) e dal WTO (organizzazione,come noto, emanazione dei governi di Benin e Bangladesh).
    Una precisazione, non sono io che dico queste cose, ho messo apposta gli autori e i link per i riferimenti.

    Chiedo anche a te, come a Marco se hai letto questo, scorri la pg e trovi un mio post: gli scopi politici dell'IPCC

    http://forum.meteonetwork.it/showthr...t=77616&page=4

    per non postare sempre le stesse cose.

    la Tacher finanziò Hougton con milioni di sterline per giustificare la scelta nucleare ( Battaglia)
    Nell'ultimo doc. dell'IPCC si afferma la necessità di sviluppo dell'energia nucleare.( questa affermazione è nel sito della galileo 2001) se vuoi te la cerco con calma.

    L'interesse di tutti è quello di trovare fonti alternative ai fossili, ma si è permesso a Cina India Brasile e Indonesia di emettere quanto volevano, e inquinando come volevano perchè?

    Burundi e Tuvalu non hanno nessun peso nell'ONU.

    cito

    Innanzittutto, oggi la scienza non è in grado di spiegare le variazioni climatiche che sono
    avvenute in passato: pertanto, non si capisce come la stessa scienza potrebbe essere in grado di
    prevedere quello che avverrà nel prossimo futuro. Malgrado ciò, organismi internazionali come l’
    IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) annunciano con cadenza regolare, previsioni
    per i prossimi 50 o 100 anni.
    Il problema della possibile evoluzione del clima futuro è oggi affidato quasi esclusivamente a


    modelli matematici, che richiedono grandi calcolatori per effettuare le loro previsioni. Di fatto, i

    modelli usati dall’ IPCC sono circa una decina, e non differiscono molto nella loro stesura e
    complessità. La validità e l’affidabilità di questi modelli sono valutate in modo “grezzo”,
    confrontando le simulazioni del clima attuale con i dati osservati.
    I vari modelli mostrano quelli che tecnicamente si chiamano errori sistematici e che sono notevoli:
    uno stesso modello, cioè, dà sempre temperature più alte, o piovosità più basse, rispetto ad altri.
    I “revisori” dell’ IPCC non si curano di questo aspetto e assumono che, anche se al momento
    attuale i modelli sono affetti da un errore, questo si manterrà costante anche nelle simulazioni che
    riguardano il futuro: e siccome tutto l’interesse dei ricercatori è concentrato sulla differenza tra
    modelli diversi, la cosa non preoccupa più di tanto.

    Questo non è un modo molto corretto di procedere, neanche per uno studente di fisica.

    Guido Visconti Clima estremo Borioli ed. 2007

    "

    La questione del RG ha tenuto banco per quasi un’intera generazione, un periodo durante il quale
    molti progetti sono stati posti in agenda: sembra come se ci sia il timore che questi progetti
    debbano attuarsi ora o mai più. Ed è forse perché terrorizzati da questo timore che i direttori
    responsabili delle riviste Science e Nature hanno pubblicamente annunciato la loro decisione di
    non pubblicare articoli che mettano in dubbio la visione allarmista del RG. Anche l’American
    Scientist, che ha adottato una posizione più aperta, ha rifiutato perfino di esaminare articoli che mettano in dubbio le conclusioni dell’IPCC, sostenendo, come ha sostenuto il suo direttore
    responsabile, che pubblicare articoli del genere sarebbe come pubblicare articoli secondo cui «la teoria della relatività generale di Einstein è falsa». Peccato che nessuno di questi direttori responsabili ha alcuna preparazione in scienza del clima."


    Richard Lindzen Riscaldamento globale: trovare le risposte o dilazionare il problema21°
    Secolo, Scienza e Tecnologia, n.4 (2007).

    Tratte da una bozza di articolo del prof. Uberto Crescenti
    IL RISCALDAMENTO GLOBALE DEL PIANETA TERRA:RIFLESSIONI DI UN GEOLOGO

    Ultima modifica di clayco; 02/07/2008 alle 22:29

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