E qui il famoso effetto iride di Lindzen viene parecchio ridimensionato![]()
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Infatti Lindzen come ho detto è stato criticato , poi lui ha replicato:
R.S. Lindzen, Chou, M.-D., and A.Y. Hou (2002) Reply to: "Tropical cirrus and water vapor: an effective Earth infrared iris feedback?" Atmospheric Chemistry and Physics, 2, 99-101.
Infine nel rapporto IPCC l'effetto iride è stato considerato un fenomeno locale tropicale non influente sul pianeta.
Ma ultimamente è stato rilanciato con peer review già postati ( e modificato aggiungendo un più importante effetto termostato) con nuove misurazioni che ne sottolineano l'importanza sul pianeta, e in netto contrasto con le previsioni di riscaldamento della troposfera dei modelli IPCC.
http://www.agu.org/pubs/crossref/2007/2007GL029698.shtml
SPENCER, R. W., Braswell, W. D., Christy, J. R., and Hnilo, J. 2007. “Cloud and radiation budget changes associated with tropical intraseasonal oscillations.” Geophys. Res.Lett. 34: L15707 | doi: 10.1029/2007GL029698
e cito:
“L'aumento delle forzanti radiative di raffreddamento viene definito con la copertura delle nubi, a sostegno dell’effetto iride di Lindzen: un’ ipotesi di stabilizzazione del clima. Queste osservazioni devono essere considerate nei modelli climatici nella parametrizzazione delle nubi, perchè sono la causa di notevoli fonti di incertezza di previsione del riscaldamento globale.”
ma soprattutto qui:
http://icecap.us/images/uploads/DOUGLASPAPER.pdf
David H. Douglass, John R. Christy, Benjamin D. Pearsona and S. Fred Singer
“A comparison of tropical temperature trends with model predictions”INTERNATIONAL JOURNAL OF CLIMATOLOGYInt. J. Climatol. (2007)
Published online in Wiley InterScience (www.interscience.wiley.com) DOI: 10.1002/joc.1651
e cito
"Abbiamo testato la proposta che il modello di
simulazioni dell' effetto serra antropogenico e la tendenza nelle osservazioni può essere riconciliata. La nostraconclusione è che gli attuali elementi di prova, con l'applicazione di un criterio statistico robusto, supporta un rifiuto di questa proposizione. (L'uso dei dati sulla tendenza della temperatura tropicale troposferica come un parametro per questo test è importante, in quanto questa regione rappresenta il CEL e fornisce una chiara firma dellatraiettoria del sistema climatico rafforzata sotto le forzanti dei gas serra .) ......
....Gli ultimi 25 anni costituiscono un periodo più completo di accurate osservazioni e più realistico degli sforzi di modellizzazione. I modelli sono viste in disaccordo con leosservazioni. Suggeriamo, pertanto, che le proiezioni delclima futuro sulla base di questi modelli, dev'essere visualizzato con molto cautela."
Ultima modifica di clayco; 27/08/2008 alle 11:41
Certo che ne avevamo discusso, però continui a indicare come verità assolute, teorie enunciate da personaggi specializzati a falsificare grafici o che affermavano che i CFC non aveno nulla a che fare con la riduzione dell'ozono o che hanno cambiato bandiera per motivi economici o tutte le cose insieme.... quindi attendibilità molto bassa, che necessita quantomeno di verifiche.
Con questo non voglio dire che non sarebbe positivo che modelli tenessero conto anche dei parametri finora non considerati, però credo che prima occorra un consenso scientifico che per ora non c'è, o pensi che i motivi siano altri?
Pechè non ci armiamo di un po' di umiltà e diamo fiducia a chi lavora tutti i giorni sul campo?
![]()
Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm
Bene. Questo significa che, essendo studi recenti (che hanno meno di un anno di pubblicazione), nel prossimo rapporto IPCC se ne terrà debitamente conto, in maniera ponderata, comme d'abitude.
E questo a prescindere dalle (secondo me) giuste perplessità sollevate da Marco nel precedente post.
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Ma tu hai letto la pubblicazione di Terry Sloan a cui si fa riferimento nell’articolo giornalistico della BBC? hai il link?
Perchè il resto è un articolo di giornale piuttosto incompleto:
la BBC cita Harrison dicendo che trova sola una piccola connessione, però ti cito Harrison (gia postato)
http://secamlocal.ex.ac.uk/people/staff/dbs202/publications/2006/harrison2006.pdf
“Empirical evidence for a nonlinear effect of galactic cosmic rays on clouds”
R G Harrison & D B Stephenson Proceedings of the Royal Society A (UK):
10.1098/rspa.2005.1628 (2006)
cito
"Le modifiche dei Raggi cosmici galattici (GCR) sono state proposte a pregiudicare il tempo e il clima, e nuovi elementi di prova sono presentato qui che collegano i raggi cosmici GCRs direttamente con le nubi...........
I cambiamenti della radiazione diffusa sono, pertanto, senza ambiguità a causa di raggi cosmici. Anche se l'effetto non lineare, statisticamente significativo, dei raggi cosmici è piccolo, avrà un effetto totale notevolmente più grande sulle variazioni climatiche nei lunghi periodi ( centenari) rispetto alle medie quotidiane."
Poi la BBC si scorda di Usoskin (già postato)
http://cc.oulu.fi/~usoskin/personal/CRAS2A_2712.pdf Testo full peer review su rivista autorevole
I.G. Usoskin, G.A. Kovaltsov, “Cosmic rays and climate of the Earth: possible connection” C. R. Geoscience (2007), doi:10.1016/j.crte.2007.11.001
cito
“Abbiamo esaminato le prove sperimentali e i
modelli teorici relativi ai raggi cosmici e alle variazioni
dei cambiamenti climatici terrestri
Anche se ogni singolo elemento di prova è
poco significativo, nel complesso, essi suggeriscono che la
relazione può essere reale.
Un link tra nuvole basse e i raggi cosmici appare
statisticamente significativo sulla scala temporale
inter-annuale.”
Sempre la BBC cita Frohlich che contesta Svenmark e dimentica di citare il reply di Svenmark (già postato)
http://www.spacecenter.dk/publications/scientific-report-series/Scient_No._3.pdf/view
Svensmark, H. and Friis-Christensen, E. Danish National Reply to Lockwood and Fröhlich –“The persistent role of the Sun in climate Forcing” Danish National Space CenterScientific Report 3/2007
cito:
"...essi (Frohlich) sostengono che questo legame storico tra il Sole e il clima si è concluso circa 20 anni fa. Siamo qui a confutare completamente le loro tesi..................In contrasto con l'argomento di Lockwood e Frohlich, il Sole sembra essere ancora il principale agente nelle forzanti radiative globali del cambiamento climatico. "
cito dall'articolo giornalistico della BBC:
"...ma la variabilità raggi cosmici potrebbe al massimo spiegare solo un quarto dei cambiamenti in nuvolosità.
CHE COSA? Come se fosse poco! Come se fosse contemplato e valutato negli attuali modelli!
sempre dalla BBC
"Se ha ragione, (Svenmark) allora stiamo andando verso il basso, verso la strada sbagliata nel prendere tutte queste costose misure volte a ridurre le emissioni di anidride carbonica, se ha ragione, si potrebbe proseguire con le emissioni di carbonio come adesso".
RISPOSTA ESATTA!
TUTTO PER NIENTE! (secondo me)
Ultima modifica di clayco; 27/08/2008 alle 13:02
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Si! dice che l'effetto è piccolo e questo viene ripreso anche dalla BBC, ma dice anche, effetto notevolmente più grande nei lunghi periodi.
"Anche se l'effetto non lineare, statisticamente significativo, dei raggi cosmici è piccolo, avrà un effetto totale notevolmente più grande sulle variazioni climatiche nei lunghi periodi ( centenari) rispetto alle medie quotidiane."
[quote=steph;1890216]*google is your friend*
quote]
Trovato:
http://www.iop.org/EJ/article/1748-9326/3/2/024001/erl8_2_024001.pdf?request-id=c7d1ded0-2f6c-4f33-8882-028ce89caf48 (peer review testo inglese)
T Sloan and A W Wolfendale (2008). "Testing the proposed causal link between cosmic rays and cloud cover". Environ. Res. Lett. 3: 024001. ...
negano tutto, me lo leggerò con calma la settimana prox
Sul presunto ruolo dei GCR, io continuo a nutrire moltissimi dubbi.
Qualcuno, prima o poi, mi dovrà spiegare perché:
1) Negli ultimi decenni (da quando si hanno misurazioni dirette e strumentali ei GCR) non ci sia nessun legame fra andamento termico globale e andamento dei GCR.
2) Da cosa dipendono le fluttuazioni dei GCR? Dai cicli della TSI solare, sia ad alta frequenza che a bassa frequenza.
Ma allora: come la mettiamo con la più recente ricostruzione solare, quella di Leif Svalgaard?
Vistoso calo dagli anni 50 in avanti.
E dunque: dovremmo aspettarci un altrettanto vistoso incremento dei GCR da allora.
Che non c'è.
Come d'altronde non c'è nessun vistoso calo delle temperature globali da allora, nè vistoso, nè calo, nè stabilità. Solo un forte incremento (trend di fondo).
Mah.
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