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Risultati da 161 a 170 di 188
  1. #161
    Vento fresco L'avatar di Articorusso
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    Predefinito Re: Inverno 2008/09: le premesse non sono buone ma...

    sì, una specie di 89-90 bis o giù di lì....
    LoL
    Anno 1830. A stento può credersi quanto incostante sia stata la stagione invernale, poichè dal novembre alla metà di febbraio corrente non si sono vedute due godibili giornate consecutive, mentre le nevi sono state replicatissime e magiori di quelle del 1790 e dei freddi del 1813 e 1814.


  2. #162
    Uragano L'avatar di simo89
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    Predefinito Re: Inverno 2008/09: le premesse non sono buone ma...

    Interessante la ricerca del legame tra situazione economica e tempo, però forse potrebbe essere più interessante di quel che apparentemente è.
    Mi è venuta in mente una cosa: se fa freddo o comunque brutto, i consumi in genere aumentano, soprattutto in termini energetici, e in un sistema capitalistico è molto importante, viceversa se il tempo è più stabile (NAO +), i consumi diminuiscono, con stagnazione economica.

    Schema molto banale e semplicistico (e magari anche del tutto senza senso), però ci ho provato.

  3. #163
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Inverno 2008/09: le premesse non sono buone ma...

    Citazione Originariamente Scritto da simo89 Visualizza Messaggio
    Interessante la ricerca del legame tra situazione economica e tempo, però forse potrebbe essere più interessante di quel che apparentemente è.
    Mi è venuta in mente una cosa: se fa freddo o comunque brutto, i consumi in genere aumentano, soprattutto in termini energetici, e in un sistema capitalistico è molto importante, viceversa se il tempo è più stabile (NAO +), i consumi diminuiscono, con stagnazione economica.

    Schema molto banale e semplicistico (e magari anche del tutto senza senso), però ci ho provato.
    ....Simo sei un grande!!

    Ti giuro,non ci avrei mai pensato!
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  4. #164
    Uragano L'avatar di simo89
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    Predefinito Re: Inverno 2008/09: le premesse non sono buone ma...

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    ....Simo sei un grande!!

    Ti giuro,non ci avrei mai pensato!
    Piaciuta la mia elucubrazione senza senso?

    Comunque, tornando in tema, vi è una qualche connessione tra la NAO e l'economia, oppure è solo lo studio di qualcuno che non aveva niente di meglio da fare?

  5. #165
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Inverno 2008/09: le premesse non sono buone ma...

    Citazione Originariamente Scritto da simo89 Visualizza Messaggio
    Piaciuta la mia elucubrazione senza senso?

    Comunque, tornando in tema, vi è una qualche connessione tra la NAO e l'economia, oppure è solo lo studio di qualcuno che non aveva niente di meglio da fare?
    No penso seriamente che ci sia sta connessione sai.

    Nel 29 probabilmente l'inverno rigidissimo aveva impresso un aumento dei consumi di beni primari,e invece un ulteriore accantonamento della gran quantità di beni secondari e terziari esistenti,perchè nessuno aveva i soldi per comprarli:essi erano stati gettati quindi nelle mani della speculazione,la gente in pratica convinta di doverseli comunque accaparrare in qualche modo se li era giocati in borsa.

    Fu questa la causa del crollo della Borsa,che avvenne nel 1929...non si può probabilmente escludere un legame con l'inverno precedente anche se il tutto partì comunque prima.
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  6. #166
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
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    Predefinito Re: Inverno 2008/09: le premesse non sono buone ma...

    Questa era la conclusione parziale a cui ero pervenuto nell’analisi integrata PDO/AMO al post #113:

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast
    In conclusione, con questa analisi tendo ad escludere una fase accentuatamente negativa per il modo di variabilità intrastagionale più significativo dell’emisfero boreale come invece sarebbe emerso dalla sola indicazione PDO - /AMO + degli anni a cavallo tra il 40 ed il 50.


    Oggi mi soffermerò sul legame tra minimo undecennale e modi di variabilità emisferica, con particolare enfasi alla fase occidentale della QBO.

    [1] Non ci sono molti studi che hanno correlato il minimo un decennale del ciclo solare con i principali modi di variabilità dell’emisfero nord. I pochi che lo hanno fatto, non hanno ancora ottenuto un risultato di qualità. Sicuramente il gruppo di R. Huth è stato il più attivo in questo campo con due lavori assai interessanti i cui risultati meritano di essere sperimentati sul campo.


    [2] Nel primo lavoro si indica il PNA come l’indice teleconnettivo maggiormente correlato ai periodi di massimo e di minimo undecennale (cicli 19-23). Lo studio citato in precedenza mette in risalto che il PNA è il fattore teleconnettivo che spiega maggiormente la varianza delle altezze medie nel campo del geopotenziale durante la stagione invernale del minimo solare.


    Questo potrebbe lavorare per amplificare gli aspetti di PNA+ che non erano usciti evidenti dalla prima combinazione forzante PDO-/AMO+ essendo limitata al solo periodo 2000 al 2008, e cioè anni in cui si aveva un solo minimo solare e addirittura un massimo solare (anno 2001 del ciclo 23).

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast
    Se introduciamo la fase AMO+ accanto alla PDO-, osserviamo che la fase attuale (2002-2008) collima in ambito euro-atlantico con la precedente (1944-1962), mentre si concretizza in modo significativamente opposto in Pacifico e sull’Artico orientale. Ad un nord Pacifico in “quiete” con generale PNA-, la fase attuale oppone una forte depressione a sud del Golfo d’Alaska con un PNA debole ma positivo.


    [3] Integrando QBO e Stratosfera
    Mettiamo insieme il discorso sul fattore forzante del minimo ciclo solare che spinge per una forte depressione nordpacifica, con il carattere forzante della stratosfera, limitatamente alla QBO ovest. Osserviamo che negli inverni di minimo dal ciclo 20 al 23, la QBO+ lavora anch’essa come fattore forzante della depressione nordpacifica.




    Questa era invece la fase ovest della QBO nella stessa configurazione PDO-/AMO+ (1944-1962), cioè senza riguardo al minimo solare undecennale:




    Cambia l’oscillazione nordpacifica e scandinava (PNA e First Eurasian Pattern).
    Ma anche la NAO è influenzata: 1) estensione anticiclonica dall’Atlantico al cuore dell’Europa negli inverni QBO+ tra il 1944 ed il 1962; 2) pattern medio piuttosto zonale e allungato attorno al 60°N ed opposto pattern depressionario localizzato ad ovest della penisola iberica tra il 2000 ed il 2008

    Ora questa analisi è ottenuta indipendentemente dal lavoro del gruppo di Huth ma porta più o meno allo stesso risultato laddove come secondo pattern che spiega la varianza nel campo delle altezze geopotenziali invernali nord-emisferiche hanno pure loro indicato la NAO-:


    [3] Huth ed il suo gruppo non si sono limitati certo a dare queste indicazioni ma con un secondo lavoro hanno cercato di localizzare e qualificare i tipi di blocchi invernali associati ad un minimo undecennale (e ad un massimo undecennale) al variare della fase della QBO.
    Il dato interessante è che con il ciclo solare ben definito cioè al suo massimo o al suo minimo, c’è propensione a blocchi sui due oceani. Ma mentre la QBO orientale non permette di localizzare i blocchi (tra W-Atl o E-Atl, idem per il Pacifico) che appaiono anche poco durevoli, con la fase occidentale sono ben localizzabili e parecchio più coriacei ma solo durante il minimo solare (ben localizzabili ma poco coriacei col massimo). Inoltre la localizzazione spaziale e la magnitudine dei blocchi è stratificata con le varie fasi di forza del ciclo solare (minimo, fase di crescita, massimo, fase di decrescita) ma solo con la QBO+, preludendo ad un forte meccanismo fisico sottostante.
    Detto questo veniamo ai loro risultati.

    [4] I blocchi sono localizzati sull’Oceano Atlantico settore orientale con centro intorno a 60°N e 15°W cioè tra l’Irlanda e l’Islanda. Essi avvengono con maggiore probabilità alla fine dell’inverno, cioè tra metà gennaio e metà marzo.


    [5] La loro frequenza è espressa come il 22% dei giorni totali ossia, mediamente, avremo 14-15 giorni con quel tipo di blocco. La durata media di ciascun blocco, cioè come possiamo vedere raggruppati i giorni precedentemente detti, è intorno ai 7 giorni (più precisamente tra 5 e 9 giorni) con una probabilità di oltre il 50%. Tuttavia esiste un successivo rango di probabilità nell’ordine del 18-20% di vedere un blocco mostruoso che perdura oltre i 20 giorni.


    Solar cycle effects on modes of low-frequency circulation variability, R. Huth, L Pokorna, J Bochnıcek and P. Hejda, J. Geoph. Res., n.111, 2006
    Solar modulation of Northern Hemisphere winter blocking, D. Barriopedro,R. Garcıa-Herrera and R. Huth, J. Geoph. Res., n.113, 2008

    Ultima modifica di 4ecast; 07/11/2008 alle 12:03
    Andrea

  7. #167
    Vento teso L'avatar di quebec
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    Predefinito Re: Inverno 2008/09: le premesse non sono buone ma...

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast Visualizza Messaggio
    Questa era la conclusione parziale a cui ero pervenuto nell’analisi integrata PDO/AMO al post #113:



    Oggi mi soffermerò sul legame tra minimo undecennale e modi di variabilità emisferica, con particolare enfasi alla fase occidentale della QBO.

    [1] Non ci sono molti studi che hanno correlato il minimo un decennale del ciclo solare con i principali modi di variabilità dell’emisfero nord. I pochi che lo hanno fatto, non hanno ancora ottenuto un risultato di qualità. Sicuramente il gruppo di R. Huth è stato il più attivo in questo campo con due lavori assai interessanti i cui risultati meritano di essere sperimentati sul campo.


    [2] Nel primo lavoro si indica il PNA come l’indice teleconnettivo maggiormente correlato ai periodi di massimo e di minimo undecennale (cicli 19-23). Lo studio citato in precedenza mette in risalto che il PNA è il fattore teleconnettivo che spiega maggiormente la varianza delle altezze medie nel campo del geopotenziale durante la stagione invernale del minimo solare.


    Questo potrebbe lavorare per amplificare gli aspetti di PNA+ che non erano usciti evidenti dalla prima combinazione forzante PDO-/AMO+ essendo limitata al solo periodo 2000 al 2008, e cioè anni in cui si aveva un solo minimo solare e addirittura un massimo solare (anno 2001 del ciclo 23).



    [3] Integrando QBO e Stratosfera
    Mettiamo insieme il discorso sul fattore forzante del minimo ciclo solare che spinge per una forte depressione nordpacifica, con il carattere forzante della stratosfera, limitatamente alla QBO ovest. Osserviamo che negli inverni di minimo dal ciclo 20 al 23, la QBO+ lavora anch’essa come fattore forzante della depressione nordpacifica.




    Questa era invece la fase ovest della QBO nella stessa configurazione PDO-/AMO+ (1944-1962), cioè senza riguardo al minimo solare undecennale:




    Cambia l’oscillazione nordpacifica e scandinava (PNA e First Eurasian Pattern).
    Ma anche la NAO è influenzata: 1) estensione anticiclonica dall’Atlantico al cuore dell’Europa negli inverni QBO+ tra il 1944 ed il 1962; 2) pattern medio piuttosto zonale e allungato attorno al 60°N ed opposto pattern depressionario localizzato ad ovest della penisola iberica tra il 2000 ed il 2008

    Ora questa analisi è ottenuta indipendentemente dal lavoro del gruppo di Huth ma porta più o meno allo stesso risultato laddove come secondo pattern che spiega la varianza nel campo delle altezze geopotenziali invernali nord-emisferiche hanno pure loro indicato la NAO-:


    [3] Huth ed il suo gruppo non si sono limitati certo a dare queste indicazioni ma con un secondo lavoro hanno cercato di localizzare e qualificare i tipi di blocchi invernali associati ad un minimo undecennale (e ad un massimo undecennale) al variare della fase della QBO.
    Il dato interessante è che con il ciclo solare ben definito cioè al suo massimo o al suo minimo, c’è propensione a blocchi sui due oceani. Ma mentre la QBO orientale non permette di localizzare i blocchi (tra W-Atl o E-Atl, idem per il Pacifico) che appaiono anche poco durevoli, con la fase occidentale sono ben localizzabili e parecchio più coriacei ma solo durante il minimo solare (ben localizzabili ma poco coriacei col massimo). Inoltre la localizzazione spaziale e la magnitudine dei blocchi è stratificata con le varie fasi di forza del ciclo solare (minimo, fase di crescita, massimo, fase di decrescita) ma solo con la QBO+, preludendo ad un forte meccanismo fisico sottostante.
    Detto questo veniamo ai loro risultati.

    [4] I blocchi sono localizzati sull’Oceano Atlantico settore orientale con centro intorno a 60°N e 15°W cioè tra l’Irlanda e l’Islanda. Essi avvengono con maggiore probabilità alla fine dell’inverno, cioè tra metà gennaio e metà marzo.


    [5] La loro frequenza è espressa come il 22% dei giorni totali ossia, mediamente, avremo 14-15 giorni con quel tipo di blocco. La durata media di ciascun blocco, cioè come possiamo vedere raggruppati i giorni precedentemente detti, è intorno ai 7 giorni (più precisamente tra 5 e 9 giorni) con una probabilità di oltre il 50%. Tuttavia esiste un successivo rango di probabilità nell’ordine del 18-20% di vedere un blocco mostruoso che perdura oltre i 20 giorni.


    Solar cycle effects on modes of low-frequency circulation variability, R. Huth, L Pokorna, J Bochnıcek and P. Hejda, J. Geoph. Res., n.111, 2006
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    Che dire se non " Sei un grande"
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  8. #168
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    Predefinito Re: Inverno 2008/09: le premesse non sono buone ma...

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast Visualizza Messaggio
    [...]
    [4] I blocchi sono localizzati sull’Oceano Atlantico settore orientale con centro intorno a 60°N e 15°W cioè tra l’Irlanda e l’Islanda. Essi avvengono con maggiore probabilità alla fine dell’inverno, cioè tra metà gennaio e metà marzo.
    [...]

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    (immagino ci siano anche degli allegati, ma non vedendoli ipotizzo ... )
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    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  9. #169
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    Predefinito Re: Inverno 2008/09: le premesse non sono buone ma...

    Citazione Originariamente Scritto da quebec Visualizza Messaggio
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    Inverno 2016?" Che l' HP si ammali di PRIAPISMO !!"
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  10. #170
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    Predefinito Re: Inverno 2008/09: le premesse non sono buone ma...

    Citazione Originariamente Scritto da Massimo Bassini Visualizza Messaggio
    2004-05 like?
    (immagino ci siano anche degli allegati, ma non vedendoli ipotizzo ... )
    Si Massimo ci sono. Ma non li ho messi... (volutamente )








































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