Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm
Ho aggiornato l'articolo sulle zone del SW asiatico aggiungendo i dati di bassa troposfera e confrontati con i dati al suolo .... interessante lo scollamento suolo-troposfera in estate, e' come se dopo l'eruzione del Pinatubo e ancor di piu' dopo il Nino del 1998 i terreni si scaldino di più dell'aria ripsetto al passato ...
Aggiornamento 2/9/09: UAH-LT:
Dal 1979 sono disponibili anche i dati della Troposfera (UAH) e quindi sono andato a plottarli sulla stessa zona presa in esame, sia per un controllo sui dati GHCN e CRU che per osservare eventuali differenze tra suolo e troposfera.
Vediamo l’andamento annuale:
Differenze ce ne sono soprattutto negli ultimi 15-20 anni. Nonostante i riferimenti siano diversi gli andamenti e i valori sono assai simili tra 1979 e 1992, dopo si allarga la forchetta tra anomalie al suolo e anomalie in quota. Anche nei dati in quota si nota il climate step del 1997-1998 solo che questo sembra rientrato molto velocemente in troposfera mentre le temperature al suolo sono scese assai più lentamente.
Vediamo adesso il confronto stagionale, prima con GHCN e poi con CRU:
Qui notiamo che entrambi i confronti mostrano che le anomalie invernali sono più o meno ben correlate tra suolo e troposfera, salvo alcune discrepanze, mentre è invece chiarissimo lo scollamento tra suolo e troposfera nei mesi estivi con il suolo molto più anomalo della quota, specie in CRU dove le differenze sono di circa 1° mentre di circa 0,4° in GHCN.
Adesso ne sappiamo qualcosa in più.![]()
I dati in troposfera a che quota sono riferiti? 500 hPa o più su?
Apperò ... Addirittura bassa troposfera.
Ovviamente bassa troposfera!
È ben nota la difficoltà, da parte dei satelliti, nel rilevare selettivamente le temperature della troposfera medio-alta (a causa del contributo da parte della stratosfera). Annosa questione.
TLT di RSS e T2LT di UAH sono canali "lower troposhere" (con peso relativo massimo fra i 700 e gli 850 hPa) ideati proprio per rimuovere correttamente l'apporto "disturbante" da parte della bassa strato nel canale T2 ("middle troposhere") delle MSU.
Bel contributo, Sandro!
Ad occhio, una possibile parziale spiegazione della divergenza fra suolo e troposfera fra i 2 periodi con differenza maggiore (1979-1992 vs 1998-2008) potrebbe anche essere ricondotta ad un aumento, sull'area, dell'inversione causata da alisei più robusti (o, dal momento che siamo in estate, da una diminizione dell'influenza del monsone estivo...)
venti a loro volta indotti da un notevole aumento dei geopotenziali sull'area caucasica...
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Sì, i valori sono un po' approssimati, ma bisgona tener conto dei 2 principali pozzi, non solo l'oceano ma anche la biosfera terrestre.
La frazione AF del totale delle emissioni antropiche di CO2 (comprendente combustibili fossili e cambiamento nel land use) che rimane in atmosfera, nonostante le forti variazioni interannuali del rateo di crescita della CO2 (di cui parlerò in un prossimo post), si stima sia cresciuta con un ritmo del 0.24% all'anno da 50 anni a questa parte. Ciononostante, questa frazione si è mantenuta all'interno di un range fra 0.4 e 0.5 (cioè fra il 40 e il 50% delle emissioni antropiche di CO2 rimangono in atmosfera) perché ovviamente, nel frattempo, sono molto aumentate le emissioni totali in atmosfera.
In buona sostanza, il ciclo del carbonio ha agito da mitigatore e ha stabilizzato il sistema.
Mentre le emissioni crescono in modo sempre più rapido e in modalità assolutamente non lineare (finora) e con un tempo di raddoppio di circa 30 anni, i pozzi oceanici e continentali sembrano rispondere in maniera piuttosto lineare all'incremento di CO2 al di sopra del livello pre-industriale.
E tuttavia il lento aumento dell'AF è imputabile da un lato ad una diminuita efficienza di stoccaggio da parte degli oceani (soprattutto di quelli delle latitudini medio-alte australi) che, nonostante l'aumento nel sequestro di CO2, oggi risultano un po' meno efficienti nel loro "lavoro".
D'altro canto, si è notato che il flusso netto di carbonio sulla terraferma, negli ultimi 50 anni, è passato da una situazione di sostanziale emissione (causa land use change) ad una situazione di sostanziale assorbimento (causa altri processi che hanno amplificato la risposta biologica da parte della biosfera, ad es. land use change e rimboschimenti nel NH, fertilizzazione indotta da CO2, effetti del cambiamanto climatico...).
Appunto perché oceani e biosfera non agiscono in modo costante sulla CO2 emessa dall'uomo, oggi circa il 27% della CO2 di origine antropica è assorbita dagli oceani (1.9 Pg C su un totale emesso di 5.9 da combustioni e 1.2 di land use) e circa il 25% dalla biosfera terrestre (1.8 Pg C su 7.1). Ma ancora 40-50 anni fa, come detto sopra, l'oceano era l'attore principale.Una cosa pero' mi riesce ostica ad una prima lettura:
- perche' si ritiene che il 50% delle emissioni umane siano state stoccate in oceano quando invece si ritiene che questi ne stiano assorendo 1/4 ?
Se partiamo dall'inizio dell'era industriale, le stime ci dicono che l'oceano ha già assorbito (finora) circa la metà delle emissioni effettuate dal allora.
Sì, infatti mi sono spiegato male. A parte il fatto che sull'equilibrio dinamico fra assorbimento/emissione non contano solo le T oceaniche e la pCO2 ma conta anche la quantità di carbonio inorganico disciolto e ovviamente anche l'acidità degli oceani ...io intendevo dire che le proiezioni fatte dicono che si potrebbe arrivare al 70% della CO2 emessa da inizio era industriale assorbita dagli oceani (dunque 20% in più), non che questi dal 27% passino imporvvisamente ad un potenziale di assorbimento del 70% !!!- e ancora perche' si pensa che possa arrivare addirittura al 70% ? La pressione parziale nei dintorni della superficie varia enormemente con la temperatura dell'acqua e gradualmente iniseme all'aumento di CO2 in atmosfera nel tempo. Quindi perche' mai dovrebbe cambiare il rapporto di assorbimento se non in caso diminuire x aumentata temperatura dell'acqua (scenario IPCC) ?
Magari leggo meglio.
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Comunque Stefano, mi rimane oscuro come si riesca a discernere dalla CO2 "human made" (emissioni+land use) da quella globalmente emessa/assorbita dal ciclo del carbonio da terre-oceani-biosfera !!!
La composizione isotopica ? Mi pare che ci siano parecchi dubbi a riguardo.![]()
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