Aspetta, ci stiamo incartando, parlavo del pluviometro. Tu hai fatto una domanda non avendo idea di come erano fatti, magari ce n'erano di diversi realizzati con tecnologie diverse per cui una ricerca non ti avrebbe chiarito i dubbi. Io ti ho risposto che praticamente sono quasi tutti fatti allo stesso modo e che una immagine ti avrebbe chiarito subito il funzionamento. A questo punto ti aggiungo che esistono anche quelli non automatici realizzati con un banale contenitore tarato (per cui se lo fanno pagare) che si riempe con la piogga, va poi presa la misura e svuotato manualmente. Quello raccoglie tutto ed è considerato il riferimento.
Già hai fatto ottime osservazioni e mi hai ricordato un episodio da ridere quando, a Bergamo, ho parcheggiato la macchina presa in affitto in senso contrario a tutte le altre. L'indomani il mio parabrezza era completamente gelato mentre per le altre era il vetro posteriore. Evidentemente c'era un direzione preferenziale di aria umida e chi parcheggiava li sapeva del fenomeno.
Per i casi come i nostri ci sarebbe da mettere una serie di sensori in ogni balcone. Io non voglio sporgere la strumentazione perché ho paura che il vento riesca a strapparla e danneggiare qualcuno o qualcosa. Per renderla sicura dovrei mettere roba troppo appariscente. Pazienza.
In effetti avevo visto dei pluviometri, direi "analogici", consistenti in una banale vaschetta da apporre sul balcone con una scala metrica da un lato.
L'episodio di cui parli a Bergamo, io lo vivo ogni giorno al lavoro: il lato della macchina opposto all'edificio e' sempre stra-umido, umidita' che si tramuta in un velo di ghiaccio l'inverno, quando le temperature sono particolarmente basse. Considera che lavoro in periferia, all'interno di un edificio si enorme, ma completamente aperto, ai quattro venti, come si suol dire.
Sono comunque tentato di prendere ugualmente la stazione e considerare i valori restituiti come "locali al mio balcone", ma non so se puo' essere una buona idea. Nel senso che se il sensore esterno fosse correttamente esposto a 2 o piu' metri dalle mura, rileverebbe correttamente repentini cambi di stato, mentre al riparo, interno al balcone, forse no. Se mi avvisa che sta per piovere quando ha gia' cominciato da mezz'ora, diventa uno strumento inutile. Passami l'esempio.
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