Sarebbe interessante vederlo anche in gpt quello split termico ... però promette bene con nucleo siberiano più grande che si “sposta “ verso sud est ..
Ok io però ancora fatico a capire come quello split termico a 240 possa poi riverberarsi e in che tempi a 500hp
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aggiungo
2020 2.419 3.417 2.641 0.928 -0.027 -0.122 -0.412 -0.381 0.631 -0.072 2.086
quello che vedete in fondo è il valore ao di novembre
trattasi del secondo più alto della serie dopo il 1978
e questo è lo spaccato
cosa significa questo? semplice
troposfera che si quieta, flussi bassi, vps che non riceve attriti particolari e si approfondisce secondo la sua climatologia verso il minimo radiativo
quindi che serve guardare in alto quando abbiamo un vpt così in basso, chi ce l'ha mandato a +2 la stratosfera?
forse è il contrario
e sopra ne abbiamo già parlato perchè si approfondisce oltremisura
e senza bisogno di dinamiche da t-s che portano a contrazioni estreme una volta che i flussi divergenti si placano
la stratosfera medio alta non rispecchia più la climatologia su cui è tarata, che per altro è anch'essa tutta da discutere avendo in mezzo fasi inficiate da pinatubo e una serie piuttosto breve
ragion per cui queste soglie hanno delle basi veramente precarie
unnamed.jpg
ad ogni modo, questo è un andamento medio da ese cold
ci vogliono flussi reiterati e decisamente sopramedia con un buon grado di continuità ma quest'anno semplicemente, già da metà autunno, i fussi non ci sono stati più
e come potrebbe essere se hai un vpt che porta livelli di ao estrema per il periodo
quindi dove sta l'allineamento in quella cromografia? in mezzo non c'è nulla
Schermata 2020-12-26 alle 22.06.02.png
e meno male che l'anno scorso ne abbiamo visto uno reale di ese cold (reale che vuol dire con allineamento estremo su tutta la colonna, non uno in cui i 10hpa superano la soglia e poi sotto facesse come gli pare, di quelli che ne sono a bizzeffe e non ci interessano minimamente) così ognuno può verificare la differenza degli andamenti
i cold hanno bisogno di t-s che portino a determinate forzature della colonna e poi vengano assecondate dalle circolazione troposferica al momento del s-t
questo è quello che suggerisce la mia modesta logica in base alla fisica che sottende i fenomeni tridimensionali della colonna polare
Ultima modifica di Alessandro1985; 27/12/2020 alle 11:13
C'ho la falla nel cervello
Ogni anno impariamo qualcosa di nuovo.
Molti di noi, io per primo, eravamo convinti che la drammatica situazione che la scorsa estate ha segnato i ghiacci polari del comparto artico eurasiatico, avrebbe nuovamente contraddistinto una stratosfera diretta verso il proprio equilibrio radiativo proprio a causa di una troposfera scarsamente in grado di accondiscendere al gradiente verticale che si stava instaurando.
In questi ultimi anni abbiamo più volte dato riscontro alla scarsa efficacia da parte delle consuete forzanti teleconnettive di opporsi al riscaldamento della regione artica e assistito a stagioni invernali incolori determinate da elementi diversi.
Amplificazione artica, North American Dipole (NAD), warm blob pacifico, cold blob nord Atlantico, mancate inversioni della Qbo, tutti aspetti che ci hanno costretto a guardare questa materia con un rispetto e una deferenza ancora maggiore, con l'imperativo di dover leggere comportamenti del clima in grado di sfumare l'aderenza dello stesso alla statistica.
Andiamo avanti quindi con la curiosità che sempre ci ha contraddistinto, il traguardo è impalpabile come l'aria![]()
Matteo
Always looking at the sky.
Concordo Ale.
Aggiungo mie considerazioni.
La fortuna quest’anno è stata doppia: oltre all’ESE Cold “vero” della scorsa stagione, aggiungerei il poter osservare la maturazione del VP attuale, praticamente scevra da forcing T-S sin dall’autunno, tranne qualcosina ad ottobre, per cui in assenza di trigger esterni che ne perturbassero il costante equilibrio radiativo.
Equilibrio dato da step di raffreddamento record che ne hanno costantemente aggiornato il setup e condizionato la struttura, dapprima molto compatta, per poi aumentarne area alla ridistribuzione delle MPV.
Per tutto il periodo tardo autunnale in stratosfera è regnata la pace dei sensi, con sporadici tentativi di 1^ armonica dagli scarsi esiti.
Penso anche che con buona probabilità, al perdurare di condizioni simili, saremmo arrivati ad ESE per dinamiche intrinseche, con trigger la massa stessa ed S-T puro.
L’evoluzione ha voluto che alla ripresa degli EHF e di una attività d’Onda Planetaria degna di nota, il VPS si ritrovasse particolarmente esposto e scarico di PV, specie a piani isoentropici elevati.
Il resto è storia attuale: questo secondo T-S-T Event, ben più strutturato rispetto al primo stagionale e supportato da maggiore convergenza, consente forecast che inquadrano un rapido breakdown del VP e touchdown troposferico immediato, proponendo inaspettate risoluzioni di tipo Split, Asimmetrico o meno che sia, proprio quando il VP dovrebbe mostrare maggiore forza e compattezza.
Admiral Ackbar
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