
Originariamente Scritto da
cavaz
È evidente come sia stato troppo ottimista un paio di giorni fa nel ritenere in via di definizione le dinamiche di interazioni tropo-stratosferiche, solamente 48h dopo la situazione è tornata ad intricarsi notevolmente.
L’errore è stato, senza dubbio, dare per assodata una macro-configurazione (vista però da tutti i modelli) che vedeva una forte azione di disturbo a 2 onde, con Rossby stazionaria, intrusiva e convergente in Atlantico e un più modesto blocco termico su Est Siberia. Già ieri sera i modelli mostravano differenze rispetto alla dinamica descritta, differenze che stamattina sono ancora maggiori, specie nel modello americano.
L’onda atlantica stamattina viene vista molto ampia, scarsamente intrusiva e divergente, quindi con scarsa propagazione verticale.
ED71206A-0A48-4EC8-BBA0-2F102B26E826.png4B43A358-A060-4589-92A2-1D8D2D504D37.png
Si nota poi quello che è un problema cronico di questa stagione, l’elevata vorticità in sede asiatica, getto teso e incapacità del freddo di sedimentarsi al suolo. Caratteristica che denota una certa discontinuità con l’anno passato e che non è comune in anni di NINA.
Senza più sbilanciarsi troppo, data appunto l’elevata incertezza modellistica attuale, si può dire che dalle dinamiche dei prossimi 10/12 giorni dipenderanno i movimenti tra troposfera e stratosfera della prima parte invernale. Mettendo ormai definitivamente da parte un ESE warm dicembrino, si potrebbe assistere ad un proseguimento di questo equilibrio anche nel prossimo mese, con
VPS compatto ma lievemente disturbato, con giochi che sarebbero governati principalmente dalle vicende troposferiche. Un’altra strada, secondo me ad ora meno probabile, è quella che fa intuire
gfs stamattina e preferisco non rivelarla

Segnalibri