Sono dell’idea che dovremmo goderci eventualmente le sortite freddo fuori stagione e l’inverno prenderlo così come è..inversioni termiche e secco..
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Tocca trasferirsi in Turchia![]()
Buonasera a tutti e complimenti per il corposo lavoro didattico svolto in questi anni....dopo doverosa premessa e presentazione, chiedo se possibile sapere annata e dislocazione nel trimestre invernale di evento stratosferico di tipo cold nel passato. Grazie ancora per gli eventuali suggerimenti
Io non sono ancora così convinto che sia un fattore così determinante, dovrei ragionarci un po' numeri alla mano.
A parte il fatto che comunque non credo sia la stratosfera alla base delle difficoltà degli inverni italici nell'ultimo decennio, anche per quanto riguarda la strato stiamo osservando dei cambiamenti che non si limitano al VPS invernale, a livello di stratosfera equatoriale ad esempio continuano ad esserci anomalie rispetto al ciclo della QBO, non solo a livello di venti ma anche di temperature.
Avremo materiale in abbondanza per tenerci impegnati in attesa del prossimo inverno![]()
Mettiamoci pure dentro tutto, tanto probabilmente non esiste una causa unica ma diverse concause.
Tuttavia a chi oggi evidenzia quale primaria causa quella dell'amplificazione artica (problema che certamente non è stato risolto in un anno), mi sento di obiettare che quel gradiente troposferico che può essere mancato tra il tardo autunno ed inizio inverno, motivo di deboli eddy heat fluxes verticali, certamente non è mancato a partire da gennaio eppure i flussi hanno continuato ad essere non solo poco convergenti ma anche debolissimi.
Sono tra coloro che oggi additano nei 2 anni di La Nina una possibile causa primaria benché non l'avrei mai detto ad inizio stagione basandomi su quegli studi che attribuivano scarsa rilevanza sul Nam degli episodi Enso East based....![]()
Matteo
Sull'impatto limitato dell'amplificazione artica sono perfettamente d'accordo, come ho già accennato a Sponsi. Ci può essere un impatto diretto in autunno, in inverno semmai mi aspetterei di vederlo solo indirettamente per la diversa evoluzione autunnale, non certo un effetto diretto sui flussi.
Volevo solo evidenziare che non ci sono motivi per pensare che l'ampificazione artica abbia avuto un ruolo minore quest'anno rispetto agli altri anni post 2012, lo stato dei ghiacci era migliore rispetto al 2019 (inverno da AO++ ed ESE potentissimo) o rispetto allo scorso anno (che ha avuto un MMW e AO fortemente negativa) ma non rispetto agli anni precedenti.
Anche secondo me la niña è il princiale sospettato, personalmente ho parecchi dubbi sulla distinzione EP-CP che potrebbe essere poco solida per la scarsa numerosità del campione.
Però abbiamo visto molti elementi peculiari in questa stagione, come le velocità zonali rimaste costantemente elevate per tutta la stagione senza avere un VP particolarmente forte in troposfera o lo stazionamento della MJO in 7 per un periodo lunghissimo, mi sembra una stagione molto sui generis e molto condizionata da un singolo episodio.
mi par di capire che non c'è bisogno dell'outlook per febbraio.![]()
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