La terza via è il mantenimento della moneta unica e dell'out-option per chi voglia starne fuori ma rimanendo nell'UE,il ridimensionamento della burocrazia di Bruxelles,la possibilità per gli Stati che intendano proseguire sulla via di un'integrazione più stretta di farlo senza che gli altri possano metterci becco,l'ufficializzazione della natura del'Unione in termini di Confederazione degli Stati europei che si propone di perseguire gli interessi comuni agli Stati membri(come l'attuale Unione africana),la creazione di una difesa comune,non necessariamente a 28(chi vuole starne fuori ci stia e non rompa i cabasisi),l'implementazione dell'applicazione del principio di sussidiarietà,in modo da limitare che l'Unione arrivi a mettere il naso sul colore del carote o sulle dimensioni dei WC negli alberghi come fa ora.
Quanto al rischio-centralismo che tanto paventi a piè sospinto,ti faccio notare che catalani e fiamminghi si lamentano di quello spagnolo o belga ma mai di quello dell'UE.E a ragione,perchè pecca di astrattismo l'idea secondo cui il centralismo di un posto che sta a 50 o 500 km. sia meno oppressivo di uno che sta a 2.000 km.
Per me,casertano,il neocentralismo napolicentrico della mia regione è molto più SGRADEVOLE ED OPPRESSIVO di quello di Bruxelles,se permetti.
Iper-stra-quoto.
Sta' storia dell'UE=URSS è francamente ridicola.
Io quelli che la mettono in circolo ce li teletrasporterei nell'URSS pre-Gorbaciov.
Soprattutto quelli che vivono in un Paese come l'Italia, dove la mentalità dei soviet è riuscita a penetrare...senza aver avuto il comunismo.Una specie di miracolo nostrano(vedi l'iper-regolamentato settore delle libere professioni).
E da siffatto pulpito fanno la predica a Bruxelles.
O forse perche' essendo nell'euro scontiamo anche un livello di tassi europeo oggi allo 0,25%, quindi i rendimenti che paghiamo in piu' sui titoli, oltre ad un normale plus meramente finanziario (curva dei tassi a lungo in leggera salita), sono comunque una sorta di "gap" di fiducia che il mercato prezza (e ci fa pagare, appunto), questo a prescindere dal "too big to fail" !
D'altro canto, nel 1996, il Tasso Ufficiale di Sconto era mediamente oltre l'8%:
Tassi Ufficili di Sconto 1995-96.png
Ovviamente, con simili tassi, non si poteva certo avere un BTP decennale che pagasse solo il 4% !
Maledetto euro....
\as\
Gli stessi di chi usa paragoni analoghi per sostenere che la storia viaggia sempre alla stessa velocità. Più o meno s'intende.
Il resto del sillogismo poi lo spieghi quando hai tempo eh.
E dire che il motivo l'ho scritto fin dall'inizio: "massa". Massa per reggere "l'urto" del mercato globale e non diventare colonie. Che uno potrebbe dire che sarebbe un giusto contrappasso storico, ma tant'è...
A proposito... Raccontami anche di come invece pacificamente si sono sciolte URSS e Jugoslavia.
La storia degli USA o qualche altra?
Facendo finta che la domanda sia seria no.
Ma, pur rendendomi conto che la memoria a breve termine spesso è la prima che se ne va, a me par di ricordare che con l'Euro a fine 2011 fossimo arrivati a pagare il 7% sui titoli annuali...
Poi mediamente invece è assolutamente vero che si paga di meno. Non mi è chiaro se stai cercando di far passare come negativa anche questa però.
Io ti spiego dove e pure di quanto fosse migliore nel 2000 o nel 2001 rispetto al '96, '92 e vari anni precedenti.
Poi se per 10 anni non fai una minchia di nulla e speri di campare indefinitamente nel mondo attuale con il fatto che ti son calati gli interessi passivi beh... Ci pensa la realtà a spiegare come funziona...
O magari, più semplicemente, harder to fail...
Allora l'Italia non va bene. Non va bene la Grecia, già visto.
Non va bene neppure la Germania che i problemi ce li ha avuti prima dell'Euro e non dopo.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Ma è qui che emerge il liberista-purista che è Stau.
Secondo lui,la colpa dell'euro è stata quella di aver permesso agli Stati"weak"di finanziarsi sul mercato a tassi"immeritati".Ma qui lui sovverte il principio di responsabilità:la colpa non sarebbe degi Stati della periferia mediterranea dell'eurozona,che si sono seduti sugli allori ma dell'euro che inizialmente li ha aiutati.
Come se io dessi dei soldi ad un mio figlio(ipotetico)per farlo studiare all'Università e lui se li spendesse in donnine;colpa mia che glieli ho dati e non di mio figlio che è una testa scarica,seguendo il ragionamento di Stau.
Che però trascura il fatto che l'euro non è un sussidio stile Cassa del Mezzogiorno ma nasce sulla base di un trade-off:tu Paese periferico rinunci alle svalutazioni competitive che hai usato finora ed io Paese"strong" ti faccio usare una moneta che ti consente di rifinanziarti a tassi umani sul mercato.Va da sè che se poi fai passare 12 anni a vivacchiare senza metterti al passo dell'arena globale a suon di riforme strutturali la colpa non è del trade-off chiamato euro ma di te periferico che sei stato una testa scarica.
La parte grassettata già di per sè meriterebbe un quotone.
Cmq il ragionamento di Stau è di tipo purista:sì,secondo lui è sbagliato dare a greci e magnogreci la possibilità di rifinanziarsi sul mercato ai tassi che l'euro permette.Ma questo nasce dal fatto che lui vede l'euro come sussidio(alla maniera di Farrage),mentre fattualmente è nato come trade-off,da una trattativa e non da una gentile elargizione dei tedeschi.
Riporto anche qui:
SalvaRoma? La Capitale non diventi la Grande Mantenuta
"Il sindaco si è lamentato dei disservizi dell’ACEA, ma l’Atac, con quasi 12 mila dipendenti e un fatturato che sfiora 1,2 miliardi di euro, lo deriva per quasi il 70% dai contributi pubblici, cioè dai contribuenti. Una volta utilizzati tutti i ricavi da biglietti e abbonamenti, bisogna ancora coprire il 55% dei costi per il personale, carburante e tutti gli altri. In 4 anni l’Atac ha perso in termini operativi quasi 700 milioni, nonostante circa 3 miliardi di contributi pubblici. Dall’amministratore delegato dell’AMA, abbiamo appreso l’altroieri che dei 7800 dipendenti anche mille in taluni giorni non si presentano al lavoro."
E ritorno il vecchio dubbio:"come ca**o lo raddrizzi un paese del genere?"
"Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"
Ciao Tub.
Con peraltro qualche....doverosaeccezione, come nell'autunno del 2011 ove, x qualche mese, abbiamo pagato tassi sul debito pubblico forse anche superiori rispetto alle ns. reali "colpe" e solo frutto di mera speculazione estera, che scommetteva quasi su una possibile ns. uscita dall'euro e quindi, di conseguenza, un crollo dello stesso !
Torniamo insomma a quanto dicevo prima: nel bene o nel male, maledetto euro !![]()
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\as\
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