Il caso russo conferma che i nostalgici della lira o prendono una macchina del tempo e tornano al 1974 come minimo(ma io consiglierei più di tornare al 1934,come si diceva in una ns.discussione di aprile o maggio,non ricordo più)o si rassegnano all'idea che"l'arma del cambio",che credono possa essere usata in luogo di un sistema efficiente e di conti in ordine,sia alquanto spuntata,se a tentare di usarla è un Paese corrotto,scassato ed inefficiente,quale l'Argentina,il Venezuela,la Russia ed eventualmente anche l'Italia di un'eventuale neolira.Quando una moneta,seppur sovrana,ha dietro un Paese in quelle condizioni,non c'è sovranità che tenga e si arriva al caso in cui,come è successo in Argentina/Venezuela/ex Jugoslavia e come sta puntualmente accadendo in Russia in questi giorni,i suoi stessi abitanti ripudiano de facto la moneta nazionale,ormai inservibile per acquistare qualsivoglia merce esterna e si vedono costretti ad utilizzarne altre che non siano carta straccia,che vale meno della filigrana con cui è stampata.Se sta naufragando la Russia,che ha n.volte le risorse energetiche dell'Italia,quanto pensiamo possa durare un'Italia a sovranità monetaria prima di chiudere per bancarotta o darsi all'autarchia o di fare entrambe le cose?Giorni?Ore?
http://www.lastampa.it/2014/12/17/economia/crollo-del-rublo-russia-vicina-allisteria-sospese-le-vendite-dei-prodotti-apple-e-di-auto-straniere-QVamil8slPVogp8Rt8heuM/pagina.html?wtrk=cpc.social.Facebook&utm_source=Twitter&utm_ medium=&utm_campaign=
La situazione del rublo è «critica» e «nemmeno nel peggiore degli incubi ci si sarebbe potuti aspettare un anno fa quello che sta avvenendo ora». A dirlo il numero due della Banca centrale russa, Sergey Shvetsov, secondo quanto riporta l’agenzia russa Interfax. «Dopo la misura di aumentare i tassi - ha aggiunto Shvetsov - seguiranno altre misure». Ma assicura Dmitri Medvedev: «La Russia dispone delle risorse monetarie necessarie per arrestare la crisi determinata dal crollo della moneta, senza minare i principi dell’economia di mercato». Il primo ministro ha convocato un vertice ministeriale con i capi delle maggiori società esportatrici illustrando un «pacchetto di misure» straordinarie. Rublo in altalena Nel tardo pomeriggio arriva deciso recupero per la borsa di Mosca e il rublo dopo la tempesta degli ultimi due giorni. L’indice Rts dell’azionario di Mosca mette a segno un balzo del 15%, ai massimi di seduta, più che compensando il tonfo di ieri del 13%. In buon recupero anche il rublo. La valuta recupera quasi l’11% nei confronti dell’euro con un cross che torna sotto quota 80. Anche il cambio con il dollaro migliora a 62,50. La situazione sui mercati Le Borse europee stanno migliorando con Parigi che è balzata in terreno positivo e svetta con un +0,49%. Milano ha limitato le perdite allo 0,55% e Madrid allo 0,12%, mentre Francoforte ha azzerato i cali. I listini festeggiano la notizia che la Banca centrale russa ha varato una serie di misure per sostenere la stabilità del sistema finanziario, messo a dura prova questa settimana dal crollo del rublo. Code ai centri commerciali Code di sovietica memoria ieri nei grandi centri commerciali per spendere il maggior numero possibile di rubli nel timore che perdano ulteriore valore, come successe nel 1998, alla vigilia del default. La gente ha assaltato gli shopping center affrontando file anche di cinque ore nella notte, lasciando molti scaffali vuoti. Secondo il quotidiano Vedomosti, a causa del crollo del rublo i grandi distributori di auto straniere hanno sospeso la fornitura ai concessionari, che a loro volta hanno congelato le vendite.
Con una differenza fondamentale: che in un mondo utopico un Paese come la Russia o l'Argentina o il Venezuela avrebbero anche le risorse proprie per poter vivere come se non ci fosse nessun'altro (finchè qualcuno non gli dichiara guerra ovviamente).
L'Italia o fa fuori 50, meglio 55, milioni di persone (o fisicamente o li esilia; sulla Luna ovviamente...) o non potrebbe comunque...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
sull' ipocondria o sul fatto molto discutibile della non gravità dell' appendicite lasciamo correre, anche per non andare fuori tema (tuttavia ammetto di non essere propriamente tranquillo difronte ai sintomi in generale)
sul fatto della negligenza dei lavoratori pubblici/ privati però non diciamo eresie: i dipendenti pubblici non hanno il principale col fiato sul collo, e comunque sono perseguibili d'indisciplina solo attraverso un lungo e doloroso iter burocratico che spesso rischia non solo di non avere esito favorevole ma rischia anche di ritorcersi contro chi l'ha avviato, tant'è che spesso si lascia correre ed ecco che tanti "fannulloni", a meno di non commettere ovviamente la ca**ata grossa, continuano a prendere uno stipendio rendendo poco allo stato (se vuoi posso fare esempi concreti), e sono un autentico spreco di denaro che non ci possiamo permettere in un momento come questo (ma sarebbe ugualmente ingiusto a prescindere dalla crisi)
viceversa il privato ha un controllo più diretto del datore di lavoro, e comunque ha un interesse maggiore che righi dritto, visto che investe i suoi soldi per una sua attività, e le perdite eventuali lo interessano di persona
Quando leggerò un caso del genere (caso Porsche; v. IlMessaggero) da noi allora vorrà dire che molti problemi saranno stati risolti.
Chi frequenterà il forum lo ricordi ai miei pronipoti...
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27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Oltre all'inefficienza del privato ormai noto a tutti, vogliamo dirlo chiaro e tondo che grande parte degli uffici pubblici sono tenuti in piedi dalla burocrazia stessa, posso fare l'esempio per chiedere la pensione o la disoccupazione bisogna girare almeno 2/3 ufficiha senso tutto questo?
Come la questione del 730, perchè devo pagare per fare una dichiarazione dei redditi?
Sono problemi ormai arcinoti ma che in tutti questi anni non è stato fatto nulla per trovare rimedio.
Comunque i problemi ci sono sia nel privato che nel pubblico, ovvio che nel secondo caso ci tocca più da vicino dato che tutti noi ci abbiamo più a che fare![]()
Ultima modifica di Fede85; 19/12/2014 alle 19:19
Sestriere 8/12/14
Fede http://webgis.arpa.piemonte.it/webme...DTOT=001191902
E quanti lamenti.Prima l'euro era troppo forte e tutti a rimpiangere le svalutazioni competitive.Ora è debole e neanche bene va.Non si vuol capire che le monete fiduciarie hanno un mercato,come il pesce o il petrolio.
http://www.uominiebusiness.it/default.aspx?c=635&a=23700&tag=19-12-2014-Dollaroforteeuroneiguai#.VJPk4OC67sk.facebook
Meraviglie sudamericane:
Venezuela, gettare sussidi sul fuoco | Phastidio.net
Da lavoratore nel "pubblico", sono in parte d'accordo con te.
Soprattutto sulla burocrazia; il problema è che la burocrazia - che a parole governi di tutti i colori dicono di voler tagliare - è proprio l'essenza del lavoro stesso di diversi uffici.
Lo Stato o per meglio dire il Governo dice di voler combattere (giustamente) la burocrazia fonte di inefficenza, di corruzione, ecc..
Poi nelle Leggi che il Parlamento fa c'è sempre più burocrazia, nascosta sotto la falsa voce di "maggiori controlli per combattere la corruzione...", quando si sa che con meno burocrazia la si combatte più efficacemente.
Per cui gli uffici centrali e periferici devono applicare le nuove norme iperburocratiche e giustamente il cittadino si ......indigna.
Ma i dipendenti pubblici non hanno colpe, non possono ribellarsi alle direttive.
Io stesso a volte devo fare delle cose di dubbia utilità, ma non posso certo decidere di non portare avanti i lavori che mi vengono assegnati.
Altro discorso è il 730.
Sarà complicato, ma credo che una persona con una situazione patrimoniale "media" e con un'istruzione "media" possa compilarlo autonomamente a darlo a un CAF già compilato.
Ciao Giorgio, Grande Astigiano.
...più vai in alto, più il vento tira...(G. Trapattoni)
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