A dire il vero ieri mi e' sfuggito (primo giorno dopo le ferie, la "catasta" sulla scrivania mi copriva quasi il video con i mercati in diretta...![]()
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Oggi vedo che e' tutto tranquillo (anzi, mediamente spread in frazionale calo), ma alla fine anche ieri poi non ho visto numeri cosi' "strani": magari, nel durante, l'effetto tracollo della borsa greca puo' effettivamente aver contribuito a qualche temporaneo "sbalzo" !
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Era nel dato di chiusura riportato sulla home page del sole24oreonline.
Poi stamattina il dato in calo frazionale, ma su valori completamente diversi da ieri.
Propendo per uno scazzo.![]()
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Non è chiaro il perchè dall'articolo...e ribadisco che secondo me non c'è davvero alcun motivo per cui allo stato attuale lo si debba pagare anche noi. Un conto è la crisi degli Stati Uniti, partner commerciale dell'Europa nonchè da ormai quasi 20 anni uno dei principali importatori del pianeta, che sicuramente ci manda un conto anche salato (vedi 2008).
Un altro conto è la crisi del colosso più osannato di sempre, che invece sarebbe un evento non solo pressochè neutrale a mio avviso verso i Paesi europei e il Nord America (considerato che non esportiamo praticamente nulla verso la Cina mentre al contrario importiamo di tutto) ma addirittura benefico per l'ambiente, che sta venendo devastato molto di più dalla crescita cinese che dagli europei.
E infine va bene per chi, come il sottoscritto, dovendo scegliere il minor male possibile si augura che gli Stati Uniti restino i primi del mondo il più a lungo possibile. Preferisco l'imperialismo americano a ogni altra alternativa possibile (Cina inclusa).
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Sestriere 8/12/14
Fede http://webgis.arpa.piemonte.it/webme...DTOT=001191902
Perché gli Stati Uniti?
Mi risulta che alla fine anche gli USA siano importatori netti verso la Cina....la mia idea è piuttosto che la crisi cinese finirebbe per essere
come la crisi del SE Asiatico occorsa nel 1996-1998, ossia circoscritta alle zone dell'Asia centro-orientale e Pacifico (all'epoca quella crisi, nata in Thailandia e Indonesia, rimase estesa solo all'Asia).
Ripeto: secondo me sono ben altre le cose che ci dovrebbero preoccupare.![]()
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Dovresti parlarne un po', per cominciare, con i produttori di auto...
Stai forse affermando che se salta la seconda economia mondiale il contraccolpo sarebbe più o meno irrilevante, anzi visto quando inquinano magari ci si guadagna anche?![]()
Sull'inquinare va detto che i cinesi ci hanno appena raggiunto in termini pro-capite. E comunque sono ancora decisamente lontani da quelli USA.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
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Sì, Fun mi ha anticipato, imparagonabile del tutto una crisi asiatica adesso con una del 1996, gli effetti ci sarebbero eccome
Ok, e i cinesi infatti hanno titoli del debito pubblico USA. Ma finchè la situazione negli USA non cambia ciò è praticamente ininfluente per il prezzo dei titoli del debito pubblico USA: se anche i cinesi iniziassero a vendere per fare cassa (poniamo) dal momento che la situazione complessiva negli Stati Uniti non è cambiata ci saranno comunque diversi altri acquirenti del debito pubblico.
Non vedo quindi dove stia il problema in tal senso; finchè il livello dei tassi continua a essere spinto al ribasso dalla Fed (che ogni tanto dice di voler alzare i tassi ma sanno tutti che non lo farà realmente finchè non si sarà ripresa adeguatamente anche l'inflazione europea oltre a quella USA) e finchè la situazione del debitore rimane uguale non c'è motivo per cui il costo del debito pubblico USA debba salire mandando in crisi gli stessi Stati Uniti....
Ok, esportiamo auto per 72 milioni di Euro verso la Cina...contro i 740 milioni di Euro circa di export automobilistico verso UE + USA messi assieme: L'auto made in Italy torna a graffiare l'export verso il Giappone batte l'import - MOTORI
Ma è il dato complessivo che conta. E ad oggi è molto più l'import che l'export nell'interscambio Italia-Cina.
Chiaramente mi riferisco alla situazione attuale. E' evidente che se invece fossimo 10-15 anni più avanti e avessimo, chessò, una Cina prima potenza del mondo () che smette di fare l'esportatrice e inizia a importare (i primi segnali si stanno vedendo da un paio di anni comunque in tal senso) le cose sarebbero ben diverse.
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