Quando mi riferivo alla troppa importanza attribuita agli aspetti politici il riferimento era ai movimenti di breve-medio termine dei mercati finanziari che sono dettati dalla politica monetaria. Questo è ciò che dicono i dati. Così come i dati dicono che tale aspetto (politico) diventa fondamentale per le dinamiche di lungo termine, pertanto nessun paese può permettersi di rimanere senza una guida credibile.
Un solo dato ... lo spread Dax/FtseMib che non risente dell'influenza diretta della mano invisibile della BCE, almeno che non inizi ad acquistare anche titoli azionari oltre a titoli di stato, e che rappresenta un termometro della situazione economica piuttosto che finanziaria (che è meglio rappresentata dallo spread sul decennale)
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e ho considerato il periodo 2002-oggi per vari motivi:
- Italia e Germania hanno la stessa moneta quindi entrambi gli indici sono soggetti all'influenza indiretta della stessa banca centrale
- è il decennio perduto dell'Italia ove si è reso manifesto il problema economico-finanziario nel suo complesso frutto di errori dei decenni passati e della mancanza di lungimiranza cronica nell'attuare alcune riforme come fatto in germania fin dagli anni '90
Rapportando entrambi gli indici alla massa monetaria M1, mettendo in risalto un'andamento depurato dalla componente inflazionistica - quindi causato da fattori congiunturali - è evidente il differente trend decennale delle due economie ... clamoroso lo spread a partire dal minimo del 2009 dove l'andamento di fondo è esattamente l'opposto - non è un caso infatti, che la Germania non sia tornata ancora in recessione e noi ci siamo già da 7 trimestri (Lo sfondo verticale grigio rappresenta il periodo recessivo calcolato dalla NBER - per l'Italia, aihmé, un ulteriore periodo recessivo è presente anche tutt'ora e per tutto il 2012). Interessante osservare, anche, come il superamento di quota 8000 (nominali) da parte del Dax non sia giustificato dai fondamentali ma sia il frutto di stimoli monetari senza precedenti dal momento che in termini "reali" il trend decennale è lievemente al ribasso ed i massimi del 2000 e del 2007 rimango ampiamente inviolati.
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[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
Intanto giusto per riderci (amaramente) un po' su...
Che significa essere un paese in crisi fiscale – 4 | Phastidio.net
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Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Meglio tardi che mai:
Hollande / Europa: necessario un governo economico con un solo presidente
Sono molto d'accordo: «L'Europa federale? Ora o mai più» - Corriere.it
Quoto.
Nel titolo e nel merito.
Abbiam solo da guadagnarci, nel lungo termine, tutti.
Qualcuno anche nel breve.
E questa differenza di tempi dei benefici mi sa che è quella che rischia di far saltare tutto.
A proposito... Una parte di sovranità si può cedere volontariamente senza passare da trattati vari? Perchè io firmo subito...![]()
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Bè, solo in parte. Se abbassi "artificialmente" il rendimento dei titoli di stato, rendi comparativamente più appetibile il mercato azionario, dato che il rapporto tra i due rendimenti (TdS / azioni) scende, e in una "strategia di diversificazione" ottimale il peso delle seconde sale.
Solofilo - freddofilo e seccofilo in inverno, caldofilo e variabilofolo in primavera, caldofilo e seccofilo in estate, tiepidofilo e variabilofilo in autunno - mi piacciono 6 ore di sole dopo 1 ora di temporale, o le giornate secche ed anticicloniche invernali dopo 1 giorno di neve fitta
a queste precise condizioni:
È la sua idea della Federazione leggera?
«Sì, con un bilancio di appena il 5% del Pil europeo: mettere in comune 4 o 5 settori, nulla a che vedere col Superstato. Il resto lo lasciamo alla sussidiarietà. Non dobbiamo diventare assolutamente omogenei. A differenza della mia amica Ulrike Guérot, secondo cui l'Europa non si fa perché non ci si mette d'accordo se è meglio pasteggiare a vino o a birra, penso che la nostra ricchezza siano proprio la birra e il vino di ognuno dei nostri Paesi. Insieme dobbiamo fare solo le cose che contano: esteri, difesa, sicurezza, fiscalità, tesoro, ricerca, infrastrutture e ci metto anche l'immigrazione. Le cifre più prudenti dicono che l'Europa avrà bisogno di 50 milioni di immigrati entro il 2050».
sono d'accordo pure io...
Te sei mattoquando la soluzione a tutti i problemi è semplicissima
:
2 Maggio ore 8.00: ... il default dell'Italia?
Può fallire una nazione?Se stampa la moneta in cui è indebitata, non può... Se invece non la stampa e se la deve procurare, si. Per fare un esempio: il Giappone ha un debito pubblico intorno al 250% del Pil e nessuno si sogna di dire che è a rischio default (tant'è che paga un tasso di interessi prossimo a zero)...L'Italia, invece, ha un debito pubblico che è poco più della metà del Giappone e, tuttavia, è considerata a rischio default (... e paga un tasso di interessi a 10 anni intorno al 5%). Il Giappone, mal che vada, "mette in moto le presse" (per dire che crea massa monetaria) e ripaga i suoi debiti in yen svalutati...L'Italia, invece, deve restituire euro che non può "creare"... e quindi deve farseli dare dai suoi cittadini (attraverso le tasse)...Se la maggioranza degli italiani capisse questo semplice passaggio, scoppierebbe una la rivoluzione armata (la gente capirebbe che c'è un alternativa molto meno dolorosa alle tasse ed alle privazioni di questi anni) ed usciremmo immediatamente dall'euro...Un paese che ha sovranità monetaria è come una famiglia con una macchinetta stampa-soldi in garage. Un paese che, invece, ha ceduto la sua sovranità monetaria (alla Bce nel caso nostro), è come una famiglia che deve fare tutti i mesi i conti con le entrate e le uscite per fare quadrare il suo bilancio (e non fare debiti eccessivi)...Quindi l'Italia può fallire? Certo che si... esattamente come una qualsiasi famiglia indebitata che ha raggiunto un livello tale (di debiti) da risultare insostenibile (Cipro e la Grecia sono già in questa situazione).
<< omissis >>
E come si risolve il rischio default?
Uscendo dall'euro, nazionalizzando la Banca d'Italia e ricominciando a stampare lire (riacquisendo sovranità monetaria)...Diversamente, restando nell'euro, bisognerà continuare con dosi sempre più massicce di austerità... ovvero sempre più tasse e più tagli ai servizi pubblici... fino alla rivoluzione o al default...E un'altra soluzione non c'è?
Non è ancora stata inventata... quindi non saprei dirvi.
Estratto dalla zona free di borsari a volte mi chiedo perchè continuo a leggere certi siti... ripagare i propri debiti facendo ricorso a tasse e tagli è certamente doloroso, ripagare i propri debiti svalutando il debito (uscendo dall'euro) è altrettanto doloroso ... non si è ancora capito dopo 4mld di anni che esite questo mondo che i debiti prima o poi vanno ripagati e ripagare i debiti costa ... forse il problema è il debito in sé non il suo rientro
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[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
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